Piazza Affari ha chiuso la settimana con un andamento positivo, mantenendo il ftse mib vicino ai livelli massimi raggiunti a metà maggio. La buona performance del mercato italiano si è accompagnata a una diminuzione dello spread tra btp e bund, fattore che ha contribuito a rasserenare gli investitori. Anche in Europa gli indici principali hanno mostrato segnali di moderata crescita, sostenuti dal miglioramento dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, che hanno alleviato i timori di un rallentamento economico globale. A Milano, alcuni titoli in particolare hanno attirato l’attenzione per variazioni significative nei prezzi.
Andamento e statistiche principali di piazza affari e mercati europei
Il ftse mib ha segnato un aumento dello 0,55% chiudendo a 40.601 punti, una distanza minima dal massimo storico toccato il 16 maggio scorso, che era di 40.656 punti. Lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è ristretto fino a 92,8 punti base, livello tra i più bassi degli ultimi anni, se si considera che il minimo storico si era raggiunto nel febbraio del 2021 con 90,6 punti. Il rendimento dei btp italiani si posiziona al 3,49%, mentre quello dei bund tedeschi al 2,57%. La situazione riflette una crescente fiducia nel debito italiano.
Sul piano europeo, la maggior parte degli indici ha mostrato cali contenuti o leggeri rialzi. Lo stoxx 600 europeo ha guadagnato lo 0,3%, a ridosso del massimo delle ultime due settimane. A Londra il ftse 100 è salito dello 0,3%, mentre il cac 40 di Parigi ha chiuso con un aumento dello 0,19%. Francoforte invece ha chiuso leggermente sotto la parità, con un calo dello 0,08%. Questi movimenti hanno beneficiato dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, usciti positivi e capaci di smorzare le paure su un possibile rallentamento economico.
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Tra i titoli maggiormente sotto i riflettori, Recordati si è distinta con un rialzo del 3,78%, posizionandosi a 54,95 euro per azione. La crescita è stata spinta dalla revisione al rialzo del prezzo obiettivo da parte di Jp Morgan, che ha fissato un target di 67 euro e ha previsto una crescita definita come “forte e sostenibile” per l’azienda farmaceutica. Le azioni di Unipol hanno registrato un aumento dell’1,7%, mentre Intesa Sanpaolo è salita dell’1,46%. Anche Unicredit ha guadagnato terreno, con un rialzo dello 0,67%.
Nel comparto della difesa invece si sono viste prese di profitto che hanno portato a un calo significativo di Leonardo, che ha perso il 3,09%. Il settore ha seguito una tendenza negativa simile in tutto il mercato europeo. Amplifon e Stmicroelectronics hanno contenuto le perdite, chiudendo rispettivamente con cali dello 0,67% e dello 0,54%. Questi movimenti riflettono un aggiustamento dopo i guadagni precedenti e un clima prudente degli investitori sul comparto tecnologico e difensivo.
Fattori che hanno influenzato i mercati finanziari italiani ed europei
L’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla crescita economica è il principale elemento che ha orientato gli investitori durante la settimana. In particolare, i dati sull’occupazione negli Stati Uniti, usciti più solidi delle attese, hanno contribuito a preservare l’umore positivo nei mercati. Sul fronte europeo, oltre al miglioramento del contesto internazionale, il contenimento dello spread italo-tedesco indica una maggiore fiducia verso l’Italia e la sua capacità di gestire il proprio debito pubblico. Come noto, spread più bassi si traducono in costi inferiori di finanziamento per lo stato e migliorano l’attrattività del mercato obbligazionario.
La situazione in Italia appare quindi favorevole nel breve termine, anche se i livelli raggiunti impongono una certa cautela. La vicinanza al valore record del ftse mib ricorda agli operatori la volatilità possibile in un contesto di mercati ancora influenzati da incertezze geopolitiche e da variabili macroeconomiche da monitorare attentamente.
Il calo di alcuni titoli, specialmente nel settore difesa, indica che parte del mercato preferisce consolidare i guadagni e modulare l’esposizione in vista di possibili novità. Le revisioni dei prezzi target, come quella di Recordati, mostrano invece quali segmenti restano attrattivi per gli investitori che puntano su crescita e risultati stabili nel medio termine.
Solo con l’andamento delle prossime settimane sarà possibile capire meglio come si evolverà il mercato, ma al momento gli indici europei e italiani non mostrano segnali di cedimento significativi.