Il nuovo piano operativo triennale 2025-2027 dell’autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale si concentra sul miglioramento delle banchine e sul rafforzamento del rapporto fra i porti e le città di riferimento. L’obiettivo è potenziare le attività logistiche e valorizzare il ruolo chiave del sistema portuale per il territorio di Marche e Abruzzo. Il piano, appena approvato dal comitato di gestione, mette in rilievo strategie precise che interessano in particolare il porto di Ancona e altri scali minori.
Il ruolo strategico del sistema portuale adriatico centrale nel commercio mediterraneo
L’autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale ha evidenziato come il suo network rappresenti un nodo vitale dentro le autostrade del mare e nelle direttrici mediterranee. Il porto di Ancona spicca soprattutto per il suo collegamento alla rete Ten-T e ai corridoi europei scandinavo-mediterraneo e baltico-adriatico, con flussi merci e passeggeri che attraversano queste rotte internazionali ogni giorno. Il piano operativo sottolinea anche l’importanza di settori come cantieristica navale, diportismo, nautica e pesca che coinvolgono tutte le realtà portuali sotto la giurisdizione Adsp.
Economia locale e mercato internazionale
Questi ambiti mantengono viva l’economia locale e creano un ponte diretto tra il sistema portuale e i mercati internazionali. La posizione geografica dei porti, insieme alle infrastrutture attuali, permette di consolidare traffici marittimi che attraggono investimenti e opportunità di lavoro. Per questo la strategia punta su interventi mirati da realizzare nei prossimi anni per garantire una piattaforma portuale più integrata e capace di rispondere alle esigenze del trasporto moderno.
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Interventi infrastrutturali per il porto di ancona: potenziamento banchine e terminal crociere
Nel piano triennale rientrano numerose infrastrutture puntuali pensate per il porto di Ancona. Al centro delle opere ci sono nuovi interventi sulla pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21 al molo sud destinato a traffici traghetti e merci. Inoltre è prevista la costruzione di una nuova banchina 27 e l’ammodernamento della banchina 23 per aumentare capacità e sicurezza operative. Non mancano lavori di dragaggio per mantenere la profondità necessaria al passaggio delle navi nelle banchine commerciali che vanno dalla 19 alla 26.
Attenzione al settore crocieristico e cantieristica
L’attenzione si estende anche al settore crocieristico. È in programma un nuovo terminal crociere sulla banchina 15, al quale si aggiunge il banchinamento del molo Clementino, pensato esclusivamente per le navi da crociera e le relative operazioni di imbarco e sbarco passeggeri. Tra gli interventi più complessi c’è la realizzazione di una banchina di allestimento e l’allungamento del bacino di carenaggio nello stabilimento Fincantieri, fondamentali per la cantieristica navale. Questi lavori si inseriscono nell’accordo quadro firmato a novembre 2023 tra Adsp e Fincantieri.
Completano il quadro alcuni interventi ambientali, come la rifioritura dei tetrapodi già conclusa, e il consolidamento del molo. Tutti i progetti seguono linee guida di sostenibilità definite per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le risorse nel breve e medio periodo.
Lavori previsti nei porti di ortona, pesaro, san benedetto del tronto e pescara
Oltre ad Ancona, il piano operativo dedica attenzione anche ad altri porti importanti della costa adriatica centrale. Nei porti di Ortona, Pesaro, San Benedetto del Tronto e Pescara sono previsti interventi finalizzati ad adeguare le infrastrutture e a migliorare i servizi logistici. Questi lavori includono interventi mirati di restauro, ampliamento e manutenzione delle banchine, oltre alla modernizzazione degli impianti di supporto alle operazioni portuali.
Potenziamento dei servizi e infrastrutture
Lo sviluppo di questi scali punta a rafforzare la connessione con le economie locali e a garantire maggiore efficienza negli scambi commerciali. Le migliorie contribuiranno anche a sostenere il traffico di merci e passeggeri, tenendo conto delle esigenze specifiche delle singole realtà urbane legate ai porti.
Questi interventi sono inseriti anch’essi nel programma triennale delle opere pubbliche con particolare attenzione agli aspetti ambientali e di vivibilità per le città coinvolte.
L’importanza del porto come cerniera tra territorio e mercati internazionali
Il presidente dell’autorità, Garofalo, ha spiegato come i porti sotto la sua gestione siano un punto cruciale di connessione tra il territorio e gli scenari globali, un compito che si fa più evidente nei periodi di crisi. “Il trasporto marittimo ha mantenuto un ruolo fondamentale anche durante le difficoltà recenti, continuando a garantire collegamenti e opportunità di sviluppo per l’economia locale e nazionale.”
Questa funzione di cerniera, spesso sottovalutata, si lega al lavoro quotidiano di migliaia di operatori, imprenditori e lavoratori portuali. Senza questi punti nevralgici il commercio internazionale e le attività correlate risentirebbero di rallentamenti e disagi significativi. Il piano operativo riflette proprio questa consapevolezza, dedicando risorse e progetti indirizzati al potenziamento e all’adeguamento delle strutture portuali.
Raccordo imprescindibile tra economia locale e internazionalizzazione
In sostanza, questi porti sono un raccordo imprescindibile tra le produzioni territoriali, le importazioni, le esportazioni e i flussi turistici, mantenendo viva una rete di scambi indispensabile per l’economia e per le relazioni tra diverse aree europee e del Mediterraneo.