Il 9 giugno 2025 a Modica, nel ragusano, si è svolto un incontro importante per le imprese che producono il cioccolato di Modica IGP. Il Consorzio del Cioccolato di Modica IGP, insieme a CSQA Organo di Controllo designato dal Ministero, ha presentato alle aziende il nuovo Piano dei Controlli approvato il mese prima. Questo documento stabilisce regole stringenti sulla produzione e sull’uso della denominazione IGP, oltre a introdurre strumenti digitali per la gestione dei dati di produzione.
Il ruolo del consorzio e le nuove responsabilità ufficiali
L’appuntamento è iniziato con un saluto di Nino Scivoletto, direttore del Consorzio del Cioccolato di Modica IGP, e di Salvatore Peluso, presidente del Consorzio. Il Masaf ha ufficialmente riconosciuto il Consorzio attribuendogli funzioni precise per la tutela e la promozione del prodotto. Questo significa che dal decreto, il Consorzio gestisce l’approvazione delle confezioni e autorizza l’uso della denominazione “Cioccolato di Modica IGP” per tutti i prodotti trasformati. Tutte le aziende produttrici, indipendentemente dall’appartenenza o meno al Consorzio, dovranno quindi rivolgersi a questa realtà per ogni autorizzazione relativa al marchio IGP.
Questa novità segna un cambio nella gestione del prodotto e limita la possibilità per le aziende di operare senza il controllo diretto del Consorzio, che si configura come unico ente riconosciuto dal Ministero a questo scopo. Un passaggio necessario per mantenere un controllo specifico sul nome e sulla qualità del cioccolato di Modica, garantendo così un sistema più chiaro e uniforme per produttori e consumatori.
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Contenuti e articolazione del nuovo piano dei controlli
Il nuovo Piano dei Controlli è stato presentato da Nicola Conterno e Raimondo Catzeddu, responsabili per le produzioni DOP e IGP, con particolare attenzione al prodotto Cioccolato di Modica IGP, seguito da Catzeddu. Il documento, composto da 15 articoli, delinea dettagliatamente tutte le fasi per l’accesso al sistema di produzione del cioccolato protetto dalla denominazione IGP.
Tra i punti principali del piano c’è l’introduzione obbligatoria del cosiddetto Passaporto Digitale per tutte le imprese coinvolte nel processo produttivo. Questo passaporto deve accompagnare ogni fase del prodotto, tracciandone la filiera e garantendo trasparenza. Alla giornata erano presenti 14 aziende su 21. Alcune di queste ancora non associate al Consorzio, ma comunque coinvolte nel sistema di controllo.
Il piano spazia dalla definizione dei requisiti per entrare nel sistema di produzione al rispetto di tutte le norme previste per la tutela del marchio, dettagliando le modalità di verifica e ispezione delle imprese. La presenza del Passaporto Digitale rende obbligatorio il caricamento di dati puntuali e aggiornati riguardanti le materie prime, la lavorazione, la confezione e la distribuzione.
Il portale dops 4.0 e le nuove tecnologie per la gestione dei dati
Tra le novità introdotte per semplificare e organizzare i controlli c’è il Portale DOPS 4.0, un sistema informatico pensato per supportare tutte le imprese produttrici. Le aziende riceveranno credenziali personali per accedere a questa piattaforma. Da qui si potrà caricare ogni dato relativo a produzione e lavorazione, facilitando il monitoraggio e la gestione del marchio.
Il Portale DOPS 4.0 permette anche di centralizzare le informazioni, evitando dispersioni e migliorando l’efficacia delle verifiche. L’utilizzo di questo strumento digitale non solo consente un controllo puntuale di ogni fase produttiva ma assicura anche una gestione ordinata della documentazione necessaria per il mantenimento della certificazione IGP.
Un sistema di supporto per le aziende
Il sistema risponde all’esigenza di modernizzare la gestione amministrativa delle produzioni, permettendo anche agli enti di controllo di disporre di un quadro immediato e aggiornato delle attività svolte da ogni singola azienda. In questa prima fase, il supporto tecnico dei dirigenti CSQA sarà disponibile sia telefonicamente che via mail per assistere chi dovesse avere difficoltà nel caricamento o nell’accesso al portale.
Il coinvolgimento delle imprese e il percorso verso la certificazione
La giornata di studio a Modica ha visto un’ampia partecipazione da parte delle aziende del territorio, con molte realtà della produzione di cioccolato. Le imprese sono state coinvolte attivamente, ricevendo risposte e chiarimenti dagli esperti di CSQA, che hanno messo a disposizione la loro esperienza per facilitare il passaggio al nuovo sistema di controllo.
Questo approccio diretto e partecipativo è finalizzato a evitare malintesi e garantire che ogni azienda comprenda le proprie responsabilità e gli step da seguire per mantenere la certificazione. L’inserimento obbligatorio nel sistema di controllo consente un monitoraggio più capillare delle produzioni di cioccolato di Modica IGP, fondamentale per tutelare un prodotto riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Il dialogo aperto fra Consorzio, organi di controllo e aziende rappresenta un momento chiave per il futuro del prodotto e per la salvaguardia della qualità e dell’autenticità del cioccolato di Modica. Già nelle prossime settimane è prevista una continuazione di questa fase informativa per raggiungere tutte le imprese sul territorio e favorire una collaborazione più stretta.