Pescara, 36enne arrestato per minacce e violenza a pubblico ufficiale dopo tentato accesso violento in uno studio

Pescara, 36enne arrestato per minacce e violenza a pubblico ufficiale dopo tentato accesso violento in uno studio

Un uomo di 36 anni tenta con violenza di entrare in uno studio a Pescara, aggredisce la porta e resiste alla polizia; arrestato e posto in custodia cautelare dopo l’udienza di convalida.
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Un uomo di 36 anni ha tentato con violenza di entrare in uno studio professionale a Pescara, aggredendo la porta e opponendo resistenza alla polizia, che lo ha arrestato e posto in custodia cautelare in carcere. - Gaeta.it

Un episodio di violenza ha scosso il centro di pescara nel pomeriggio di ieri, quando un uomo di 36 anni ha cercato con forza di entrare in uno studio professionale, scatenando una sequenza di eventi che si è conclusa con il suo arresto da parte della polizia di stato. La vicenda ha coinvolto aggressioni contro la porta dell’attività e resistenza nei confronti degli agenti intervenuti. Ecco i dettagli ricostruiti dagli inquirenti.

L’intervento della polizia dopo la segnalazione di accesso violento in uno studio del centro città

Intorno alle ore 16:30 di ieri, venerdì 27 giugno 2025, la linea di emergenza ha ricevuto una chiamata da uno studio situato nel cuore di pescara, che denunciava un tentativo di effrazione particolarmente violento. La persona segnalata aveva cercato di forzare l’ingresso della sede professionale colpendo la porta a calci e pugni. Immediatamente sul posto sono giunti gli agenti della polizia di stato per verificare la situazione e intervenire.

Non appena arrivate, le forze dell’ordine non hanno trovato l’aggressore all’interno o nei dintorni immediati, ma hanno notato uno zaino lasciato sul pianerottolo, probabilmente abbandonato dall’uomo nel tentativo di fuggire velocemente. I poliziotti hanno iniziato a raccogliere indizi e testimonianze del personale presente nello studio per ricostruire i fatti. I segni di danneggiamento evidenti sulla porta d’ingresso confermavano la veemenza con cui era stato sferrato l’assalto.

Il tentativo di accesso e l’aggressione agli agenti, la dinamica delineata dagli investigatori

I primi rilievi hanno accertato che il 36enne aveva insistito nel voler entrare con la forza nello studio. L’individuo, secondo le testimonianze, sarebbe tornato successivamente con l’intento di completare l’effrazione iniziata in precedenza. Essendo sull’attenti, gli agenti hanno intercettato l’uomo prima che potesse agire nuovamente.

Al momento dell’arresto, l’uomo ha mostrato segni evidenti di agitazione momenti di forte rabbia e ha opposto una resistenza attiva agli agenti provando anche a minacciarli verbalmente, nella speranza di farsi strada o evitare il fermo. La calma degli operatori di polizia ha permesso però di bloccarlo definitivamente e condurlo in questura senza ulteriori danni o escalation pericolose.

Arresto e procedimento giudiziario: custodia in carcere disposta dopo l’udienza di convalida

Dopo l’arresto per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, il 36enne è stato denunciato anche per violazione di domicilio aggravata, visto il carattere violento del tentativo di ingresso nello studio professionale e i danni causati all’immobile. Le forze dell’ordine hanno preso in custodia l’uomo, portandolo nelle camere di sicurezza della questura di pescara.

Su richiesta del pubblico ministero di turno, si è proceduto a trattenere il 36enne in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta questa mattina negli uffici giudiziari della città. Durante l’udienza il giudice ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, ritenendo necessaria la detenzione in attesa degli sviluppi del processo. Al momento non sono state rese note ulteriori informazioni sul movente che avrebbe spinto l’uomo a compiere questi gesti.

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