Performance artistica all’aperto a formia: studenti creano mosaico temporaneo sulle rovine dei ninfei romani

Performance artistica all’aperto a formia: studenti creano mosaico temporaneo sulle rovine dei ninfei romani

Gli studenti dell’I.C. Alighieri di Formia e Ventotene creano un mosaico effimero sulla spiaggia di Marina di Castellone, unendo arte, natura e storia romana per promuovere memoria, sostenibilità e identità locale.
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Studenti di Formia hanno realizzato un mosaico effimero sulla spiaggia di Marina di Castellone, unendo arte, natura e patrimonio storico per riflettere su sostenibilità e identità locale. - Gaeta.it

La spiaggia di Marina di Castellone a Formia è stata teatro di un evento artistico nato da un’idea degli studenti delle classi seconde dell’I.C. Alighieri di Formia e Ventotene. Guidati da insegnanti e un’artista, i ragazzi si sono confrontati con l’ambiente circostante, trasformando elementi naturali e storici in una creazione destinata a sparire, ma capace di lasciare un messaggio forte sul legame tra uomo, natura e storia.

Un progetto che unisce arte e natura nella cornice delle rovine romane

L’ambientazione scelta per questa iniziativa, la spiaggia di Marina di Castellone, si trova accanto ai Ninfei, uno dei resti romani più suggestivi del territorio. Qui gli studenti hanno iniziato l’attività immersi tra la sabbia e le pietre, esplorando direttamente la costa, raccogliendo sassi scelti con cura per colpo d’occhio e caratteristiche fisiche. L’obiettivo era avvicinarsi al luogo non solo come spettatori, ma come parte attiva, instaurando un dialogo con la natura e il passato.

Le docenti Annamaria Riccetti e Maria Calantone insieme all’artista Palma Aceto hanno seguito i ragazzi passo dopo passo. Ogni pietra raccolta è stata esaminata per colore, forma e consistenza, in modo da poter comporre un disegno che rispecchiasse sia la componente razionale che quella più spontanea. Questo procedimento ha permesso di stabilire un legame concreto con l’area archeologica, trovando un equilibrio tra rigore geometrico e fluidità naturale.

La creazione di un mosaico effimero tra geometrie archetipe e nuance cromatiche

Su un quadrato tracciato sulla sabbia, gli studenti hanno ricreato un disegno suddiviso in segmenti irregolari, usando linee dritte, spezzate e curve. Questo modulo si rifà agli studi vitruviani dell’arte romana, che sottolineano la simmetria, le proporzioni e l’armonia tra forme diverse. Ogni spazio del disegno è stato riempito con pietre di una tonalità omogenea ma con sfumature variate, così da creare piccoli contrasti e creare un effetto visivo che cambiasse col movimento della luce e del mare.

L’opera, concepita per durare il tempo necessario a essere apprezzata, si amalgama perfettamente con il contesto naturale. Il mosaico temporaneo rappresenta quindi un atto di rispetto nei confronti dell’ambiente e delle vestigia storiche, lasciando una traccia simbolica oltre a quella visiva. L’installazione riflette la capacità degli studenti di trasformare la conoscenza del luogo in una produzione artistica concreta e sensibile.

L’impatto educativo e culturale del laboratorio sulla memoria, il paesaggio e la sostenibilità

Il percorso svolto dai ragazzi ha avuto anche una forte valenza didattica. Hanno riscoperto principi dell’eredità di Vitruvio, basati su equilibrio e proporzione, ma lo hanno fatto mettendo al centro la riflessione sul paesaggio naturale e culturale del loro territorio. Hanno così considerato l’importanza del patrimonio archeologico non solo come testimonianza storica, ma anche come elemento da rispettare e valorizzare.

Il lavoro pratico ha offerto un’occasione concreta per affrontare temi legati alla tutela dell’ambiente, stimolando una coscienza attiva sulla sostenibilità. Gli studenti, lavorando con materiali della natura, hanno sperimentato il rapporto tra materia e memoria. La loro creazione site-specific parla di cura dell’identità locale e di una bellezza pensata come rapporto quotidiano con ciò che li circonda.

Un legame tra scuola, storia locale e responsabilità comune

Groupi come questo si inseriscono in un contesto più ampio di progetti che cercano di legare scuola, storia locale e arte, puntando a un coinvolgimento diretto dei giovani. Attraverso il gesto artistico fatto di raccolta e posa, i ragazzi hanno dato vita a un’esperienza che va oltre la semplice attività creativa, toccando valori più ampi legati al senso di appartenenza e alla responsabilità verso il patrimonio comune. “Un modo per sentire il passato e il presente in un unico respiro.”

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