Un cammino di cinque giorni tra i borghi e i paesaggi delle Marche si prepara ad accogliere giovani sotto i 35 anni, il 22 agosto prenderà il via una proposta che unisce natura, arte e spiritualità lungo 70 km da Cupramontana a Camerino. Questi luoghi raccontano tradizioni secolari, bellezze naturalistiche e testimonianze religiose profonde, per un’esperienza capace di coniugare cammino e riflessione, riscoprendo il ritmo lento e l’essenzialità.
Il cammino dei cappuccini lungo 400 km di storia nelle marche
Il cammino, che in totale misura circa 400 km suddivisi in 17 tappe, attraversa borghi noti come Cagli, San Severino Marche, Camerino e Offida. Ogni tappa racconta storie di arte e spiritualità attraverso i teatri antichi, chiese affrescate e tradizioni artigiane ed enogastronomiche. Il percorso si sviluppa lungo sentieri campestri e strade secondarie, favorendo la mobilità a piedi e contribuendo a supportare le economie delle piccole comunità locali. L’attenzione è rivolta alla tutela del paesaggio, evitando consumi di suolo e valorizzando l’ambiente circostante.
Luoghi simbolo del cammino
In particolare, la presenza di luoghi come il convento di Renacavata a Camerino, considerato la culla dell’ordine francescano cappuccino, o il santuario della Madonna dell’Ambro nei Monti Sibillini, noto come la “Lourdes dei Sibillini”, arricchisce il percorso di significati religiosi e culturali. Questo cammino rappresenta un’occasione per immergersi nella storia viva delle Marche, per attraversare spazi che oggi conservano tracce visibili di un passato religioso e civile molto intenso. L’itinerario spazia dalle aree collinari ai centri storici, offrendo prospettive diverse ma complementari sulla regione.
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Da cupramontana a san severino marche: paesaggi e spiritualità tra vigneti ed eremi
Il punto di partenza previsto è Cupramontana, borgo noto per i suoi vigneti di verdicchio e per alcuni luoghi sacri come l’abbazia romanica di Sant’Urbano, immersa tra i boschi, e l’eremo dei Frati Bianchi, rifugio nel XVI secolo di chi cercava una vita di preghiera e povertà seguendo la riforma cappuccina. Chi si avventura lungo questo primo tratto incrocia esperienze di fede profonde ma anche paesaggi che uniscono natura e tradizione agricola.
Procedendo verso Apiro e Cingoli, definito il “balcone delle marche” per il suo panorama sugli Appennini e la vallata, il cammino riserva scenari molto suggestivi. Nel percorso s’incontra l’eremo di Sant’Angelo, che ha ospitato alcune delle prime esperienze di vita riformata antecedenti alla nascita ufficiale dei cappuccini. Questa tappa, la più lunga e impegnativa, mette alla prova il corpo e la mente, preparando i partecipanti alla sosta intermedia di San Lorenzo di Treia. Il giorno seguente la via prosegue verso San Severino Marche, città che custodisce importanti testimonianze d’arte e spiritualità, come l’antico convento di San Salvatore in Colpersito, luogo di riferimento dell’ordine cappuccino.
La ricchezza storica e spirituale
Il percorso è quindi ricco di siti che combinano elementi naturali e spirituali, offrendo ai partecipanti un cammino non solo fisico ma anche interiore, immersi in una realtà fatta di fede e bellezza straordinaria.
L’arrivo a camerino e la conclusione al convento di renacavata
L’esperienza si conclude a Camerino, città universitaria e storica sede del primo convento cappuccino al mondo, fondato nel 1528. Qui il convento di Renacavata rappresenta un luogo immerso nel verde, simbolo delle origini dell’ordine e della semplicità francescana. Il cammino finisce con una giornata dedicata alla riflessione e a momenti di festa, offrendo ai partecipanti l’occasione di confrontarsi e di ritrovare un senso di comunità.
La guida del percorso è affidata ai frati Sergio e Nicola, affiancati dall’artista Tom Search che propone laboratori creativi durante il cammino. L’esperienza richiede uno spirito di adattamento: le notti si trascorrono in palazzetti, conventi e palestre, con sacco a pelo personale. Il costo è di 150 euro a partecipante, comprensivo di tutte le spese. Quest’iniziativa si inserisce nell’anno del giubileo come una modalità alternativa per avvicinarsi al territorio delle Marche e allo stesso tempo scoprire sé stessi attraversando paesaggi e comunità.
Cammino lento e comunità: un invito a ritrovare l’armonia con il territorio e la fede
Il cammino dei cappuccini vuole essere più di un semplice itinerario da percorrere a piedi. Come osserva fra Sergio Lorenzini, promotore dell’esperienza, si tratta di un invito a rallentare e ad aprirsi all’ascolto, per cogliere “il battito più profondo della vita”. Camminando insieme e condividendo momenti fatti di silenzio, preghiera e creatività, i partecipanti trovano un’occasione di armonia personale e di vicinanza al creato.
Uno sguardo autentico sulle marche
Attraverso la scoperta di luoghi di fede poco conosciuti o spesso fuori dai circuiti turistici principali, questa proposta offre uno sguardo diverso sulle Marche. Qui si aprono porte e cuori, si incontra una bellezza fatta di semplicità, che parla la lingua della tradizione francescana e invita a una partecipazione diretta, autentica. Un cammino dove la fatica si trasforma in contemplazione e il paesaggio si fa compagno di viaggio per riscoprire il valore della lentezza.