Pensionato di sant’Egidio alla vibrata ritrovato a pescara dopo giorni di assenza

Pensionato di sant’Egidio alla vibrata ritrovato a pescara dopo giorni di assenza

La scomparsa di Aldo Di Matteo, 83 anni di Sant’Egidio alla Vibrata, si è conclusa con il ritrovamento in ospedale a Pescara grazie all’intervento dei carabinieri e alla collaborazione della comunità.
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Un uomo di 83 anni scomparso da Sant’Egidio alla Vibrata è stato ritrovato in ospedale a Pescara grazie all’intervento dei carabinieri; restano da chiarire le cause del suo allontanamento. - Gaeta.it

La scomparsa di un uomo di 83 anni di Sant’Egidio alla Vibrata si è conclusa con il suo ritrovamento a Pescara, dove era ricoverato in ospedale. La sua famiglia aveva denunciato la sparizione ai carabinieri dopo aver perso ogni contatto. L’intervento delle forze dell’ordine e le ricerche hanno permesso di localizzarlo e mettere fine all’incertezza. Restano da chiarire le circostanze che hanno portato all’allontanamento.

Scomparsa e denuncia: i primi passi per ritrovare l’anziano

La famiglia di Aldo Di Matteo, pensionato ottantatreenne residente a Sant’Egidio alla Vibrata, ha segnalato la sua scomparsa alla caserma locale dei carabinieri venerdì scorso. L’uomo non dava notizie da diversi giorni, suscitando preoccupazione tra i suoi cari. I familiari si sono rivolti immediatamente alle forze dell’ordine, fornendo una descrizione dettagliata che ha consentito di avviare le ricerche. Nella denuncia è stato chiesto il rilascio di autorizzazioni per diffondere dati e immagini utili al ritrovamento.

Le autorità hanno subito mobilitato risorse per verificare varie piste, concentrandosi sugli spostamenti possibili del pensionato. L’assenza di segnalazioni dirette ha reso però complicata la localizzazione. È stato fondamentale raccogliere informazioni da testimoni e sfruttare sistemi di sorveglianza presenti in aree individuate come possibili tappe. La collaborazione con enti e cittadini ha incrementato la rete di vigilanza.

Il ritrovamento a pescara: dal ricovero ospedaliero alla ricostruzione dei fatti

Dopo alcuni giorni di ricerche, la svolta è arrivata con la conferma che l’uomo si trovava ricoverato da più giorni in un ospedale di Pescara. Il paziente, inizialmente senza documenti chiari, è stato riconosciuto grazie al confronto con le denunce presentate dai carabinieri. Il ricovero è avvenuto in condizioni di salute stabili, anche se non era chiaro il motivo esatto del trasferimento fuori dalla sua abitazione.

Le autorità hanno iniziato a ricostruire le motivazioni dietro lo spostamento: se si sia trattato di una fuga volontaria, un malore improvviso o una situazione di disorientamento. Per ora il pensionato resta in osservazione presso la struttura ospedaliera, mentre si cerca di risalire a tutte le tappe percorse e gli eventi precedenti alla scomparsa.

L’importanza delle segnalazioni tempestive e il ruolo dei dati personali

Il personale delle forze dell’ordine ha evidenziato la necessità che, nel momento della denuncia, i famigliari autorizzino la divulgazione di immagini e dati personali. Questa procedura agevola il coinvolgimento della comunità e velocizza le operazioni di ricerca su più fronti. Nel caso di persone anziane è particolarmente rilevante poter diffondere fotografi e informazioni per ottenere segnalazioni precise.

Le autorità invitano chiunque noti persone in difficoltà o scompaia a rivolgersi subito ai carabinieri o alle forze competenti. Un intervento rapido garantisce maggiori possibilità di ritrovamento in breve tempo e tutela la sicurezza degli interessati. Questo caso ha mostrato come una rete di collaborazione tra familiari, forze dell’ordine e ospedali possa risolvere casi complessi. Al momento le indagini continuano per chiarire la dinamica completa del viaggio e delle condizioni che hanno portato l’uomo a Pescara.

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