Il pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto si prepara a tornare sabato 14 giugno 2025 per la sua 47ª edizione. L’evento richiama ogni anno fedeli da tutta Italia e anche dall’estero, pronti a percorrere i 28 chilometri tra le due città nel cuore della notte. Quest’anno il pellegrinaggio si lega al Giubileo 2025 con il tema “Dove abiti?”, ispirato dal motto “Pellegrini di speranza”. Una manifestazione che miscela fede e partecipazione popolare, con tanti volti e storie diverse lungo il cammino.
La storia e il significato del pellegrinaggio macerata-loreto
Il pellegrinaggio nasce nel 1978 per volontà di monsignor Giancarlo Vecerrica, che anche questa volta sarà tra i partecipanti. Al compimento degli 85 anni, Vecerrica conserva un’energia sorprendente che lo porta a percorrere ancora i 28 chilometri a piedi, con le sue immancabili scarpe da tennis. L’evento si distingue per la tradizione e per il legame profondo con la fede mariana, celebrata attraverso la meta finale, la Santa Casa di Loreto, luogo di pellegrinaggio per milioni di persone.
Durante un recente incontro con papa Leone XIV, monsignor Vecerrica ha raccontato di un colloquio cordiale, in cui il pontefice chiedeva il segreto della sua vitalità. La risposta ha messo al centro la Madonna: la devozione a Maria, sottolineata dal papa già all’inizio del suo pontificato, si conferma vero motore di questo pellegrinaggio. Una fiaccola della pace benedetta dal papa ha aperto il cammino, percorrendo 300 chilometri sotto il trasporto di tedofori fino al Centro fiere di Villa Potenza, punto di partenza della camminata.
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Il programma della giornata e la partenza del pellegrinaggio
La partenza del pellegrinaggio avverrà la sera del 14 giugno alle 20.30, con una messa solenne celebrata da cardinale Marcello Semeraro presso il Centro fiere di Villa Potenza. Il cardinale presiede il dicastero delle cause dei santi, e parteciperà alla celebrazione prima di ripartire per Roma dove lo attendono altri impegni per il Giubileo. Il rito iniziale sottolinea il carattere religioso e comunitario dell’evento, che fino a notte inoltrata vedrà migliaia di persone muoversi verso Loreto.
L’itinerario attraversa paesaggi familiari ai pellegrini ma suggestivi nella calma della notte. Il tema “Dove abiti?” distilla il senso interiore della camminata: interrogarsi sulla propria identità spirituale e sul luogo in cui riposa il cuore. La domanda guida i partecipanti dentro un percorso fatto di passo, riflessione e preghiera. Il richiamo a pellegrini provenienti anche da altri paesi come Colombia, Spagna e Svizzera conferma la risonanza internazionale che questa manifestazione conserva.
Le storie e la presenza di pellegrini provenienti da diverse esperienze
Durante la notte, lungo il percorso, emergono testimonianze intime e variegate, che incarnano la portata sociale di questa iniziativa religiosa. Tra i partecipanti ci sono persone che hanno affrontato percorsi complessi: da una ragazza di fede musulmana a detenuti che camminano per ringraziare o chiedere grazia. Presenti pure coppie di sposi e fedeli che rispondono a chiamate personali, mostrando come il pellegrinaggio coinvolga ogni tipo di esperienza umana.
Anche chi non potrà camminare fisicamente ha la possibilità di essere vicino spiritualmente, grazie alle preghiere raccolte in cassette poste nelle chiese e attraverso una piattaforma digitale. Il rapporto tra fede e realtà sociale si riflette nelle parole di vescovo Nazzareno Marconi, che invita i presenti a guardarsi dentro rispondendo al tema centrale: “Tu dove abiti? Dove riposa il tuo cuore?”. Su questo interrogativo si costruisce la tensione spirituale del cammino notturno.
L’impatto locale e il sostegno delle istituzioni
L’evento mostra la sua forza anche sul piano territoriale e sociale, coinvolgendo cittadinanza e amministrazioni locali. Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, e la vicesindaca Francesca D’Alessandro sottolineano la capacità del pellegrinaggio di unire generazioni diverse e zone limitrofe in un momento di condivisione all’insegna della speranza. Il percorso diventa così un gesto collettivo che supera le barriere comuni, contribuendo a rafforzare il senso di comunità.
La risonanza dell’appuntamento si conferma alta, sia per l’afflusso di pellegrini sia per l’attenzione degli enti locali. Le sollecitazioni spirituali si intrecciano a quelle sociali e culturali, mantenendo un equilibrio che rende il pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto una tradizione stabile e partecipata. Lo sappiamo, nel 2025 questa camminata notturna porta avanti una storia ferma nella fede ma viva nella sua presenza umana e territoriale.