Pavia, il colonnello iseccio traccia il bilancio dell’arma: risultati e casi di infedeltà tra i carabinieri

Pavia, il colonnello iseccio traccia il bilancio dell’arma: risultati e casi di infedeltà tra i carabinieri

La festa per il 211esimo anniversario dell’arma dei carabinieri a Pavia celebra i risultati operativi e la collaborazione con la procura, mentre emergono indagini su tre militari coinvolti in accuse di infedeltà e reati.
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La celebrazione del 211° anniversario dei Carabinieri a Pavia ha evidenziato risultati positivi nella sicurezza locale, ma anche indagini per infedeltà interna che coinvolgono tre militari, sottolineando l’impegno dell’arma e la necessità di rigore e trasparenza. - Gaeta.it

La festa per il 211esimo anniversario dell’arma dei carabinieri a pavia ha evidenziato un bilancio operativo positivo sul fronte della prevenzione e del contrasto ai reati. Non sono mancati però riferimenti a vicende di infedeltà interna, che coinvolgono alcuni militari. Il capitano Marco Iseglio, comandante provinciale, ha ribadito come la maggioranza degli uomini dell’arma continui a guadagnarsi la fiducia dei cittadini, malgrado le ombre sollevate da pochi casi. L’evento si è svolto in piazza duomo e ha visto la presenza di diverse autorità, tra cui il procuratore della repubblica Fabio Napoleone.

Un anniversario tra risultati e ombre per l’arma dei carabinieri a pavia

La cerimonia in piazza duomo ha celebrato il 211esimo anniversario della fondazione dell’arma dei carabinieri. Durante il discorso, il colonnello Marco Iseglio ha presentato i risultati operativi ottenuti nel corso dell’ultimo anno, sottolineando l’azione costante nel prevenire e reprimere reati sul territorio provinciale. Ha messo in luce l’impegno di oltre 500 militari, attivi ogni giorno per dare sicurezza e supporto alla popolazione.

Al contempo, ha riconosciuto il peso delle vicende che mettono in discussione la condotta di alcuni appartenenti all’arma, lasciando intendere la necessità di un rigoroso giudizio interno. Le parole del comandante vogliono ribadire che i casi di infedeltà non oscurano il lavoro di numerosi carabinieri, i quali mantengono un saldo legame con i cittadini.

L’evento ha mostrato così un’immagine ibrida: da un lato il valore concreto delle attività sul campo, dall’altro le difficoltà nell’affrontare le zone d’ombra che possono emergere anche all’interno delle forze dell’ordine.

L’indagine clean 2 e le accuse contro tre carabinieri di pavia

L’accenno del colonnello iseccio agli spettacoli di infedeltà ha richiamato l’attenzione sull’indagine “clean 2”, avviata dalla procura di pavia. Questo procedimento penale riguarda tre carabinieri: antonio scoppetta, ex operativo nel nucleo di polizia giudiziaria e attualmente carabiniere forestale, maurizio pappalardo, ufficiale in congedo e un tempo comandante del nucleo informativo del comando provinciale, e daniele ziri, brigadiere del nil .

I pm contestano ai tre militari diverse ipotesi di reato, tra cui corruzione, induzione indebita, peculato e stalking. L’inchiesta ha suscitato un’attenzione significativa perché coinvolge figure con ruoli di responsabilità e fiducia all’interno dell’arma pavese. Alcuni episodi contestati riguardano presunti abusi d’ufficio e la gestione opaca di situazioni lavorative.

La magistratura ha potuto avviare l’indagine grazie a intercettazioni e accertamenti svolti nelle scorse settimane, oltre all’ascolto di testimonianze. Nel frattempo, i tre carabinieri sono sotto indagine formale, e si attende l’evoluzione dei fatti in sede giudiziaria.

La presenza delle autorità e l’importanza del sostegno istituzionale

Alla festa organizzata in piazza duomo è intervenuto anche il procuratore della repubblica di pavia, fabio napoleone, a testimonianza dell’importanza che le istituzioni attribuiscono al dialogo tra organi di giustizia e forze dell’ordine. La presenza del magistrato ha sottolineato il duplice aspetto della giornata: il riconoscimento delle attività positive dell’arma, e al tempo stesso un richiamo al rigore nel rispetto delle regole.

Il procuratore napoleone ha ribadito – in forma ufficiale durante la cerimonia – il ruolo essenziale della collaborazione tra procura e carabinieri, punto fermo nella lotta contro il crimine e nella tutela della legalità. La condivisione di informazioni e procedure diventa fondamentale anche per riconoscere tempestivamente comportamenti illeciti all’interno delle stesse forze dell’ordine.

Il rapporto tra procura e comando provinciale di pavia resta saldo, con l’obiettivo di garantire trasparenza e correttezza negli interventi operativi. La festa ha così confermato anche questa relazione, che contribuisce a mantenere alta la coesione tra istituzioni pubbliche.

Il contesto attuale del comando provinciale di pavia

Un corpo di oltre 500 carabinieri opera sul territorio provinciale di pavia, impegnato nel presidio quotidiano di sicurezza. Il comando provinciale monitora attività di controllo del territorio, indagini su reati vari, e operazioni di prevenzione che coinvolgono anche la polizia forestale e il nil, il nucleo ispettorato del lavoro.

Il contesto locale presenta sfide specifiche, come fenomeni di criminalità organizzata, problemi legati all’ambiente urbano e rurale, e la necessità di controllare situazioni di lavoro irregolare. In questo quadro, ogni carabiniere ha un ruolo preciso e contribuisce a mantenere l’ordine.

Il comando provinciale continua a puntare su una formazione rigorosa e sul consolidamento dei rapporti con la comunità, aspetti che tornano utili per prevenire atteggiamenti non conformi tra gli appartenenti. La gestione interna dei casi sospetti resta una priorità, soprattutto dopo episodi che hanno messo alla prova la fiducia nell’arma.

Le autorità rimangono impegnate a salvaguardare la credibilità e l’efficacia dell’arma sul territorio pavese.

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