Pausa di riflessione per i cardinali prima del conclave per l’elezione del nuovo papa

Pausa di riflessione per i cardinali prima del conclave per l’elezione del nuovo papa

I cardinali osservano una pausa di riflessione il 1° maggio a san Giuseppe lavoratore, con messa in suffragio di papa Francesco e ultimi preparativi prima dell’inizio del conclave il 7 maggio a Roma.
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Il 1° maggio, in occasione di San Giuseppe lavoratore, i cardinali osservano una pausa di riflessione a Roma prima dell’inizio del conclave il 7 maggio, con una messa in suffragio di papa Francesco e l’arrivo degli ultimi elettori. - Gaeta.it

Il giorno di san Giuseppe lavoratore, festa anche in Vaticano, si rispetta una pausa di riflessione fra i cardinali prima del conclave che comincia mercoledì 7 maggio. In questa giornata festiva non sono previste congregazioni generali, né incontri ufficiali legati all’elezione papale, in attesa di tornare in aula con le sessioni di domani e sabato. Anche domenica 4 maggio resterà ferma l’attività pubblica dei porporati.

Il ruolo dei cardinali e la celebrazione di oggi in suffragio di papa Francesco

In questa giornata di pausa, impegno principale per i cardinali sarà la messa “novendiale” in suffragio di papa Francesco. A presiederla, alle 17 nella basilica di san Pietro, sarà il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, figura centrale durante la sede vacante. La celebrazione del 1° maggio è dedicata particolarmente alla Curia Romana, che in questi giorni gestisce gli affari ordinari della chiesa, ma la cerimonia è aperta a tutti i fedeli che vogliono partecipare. Lo svolgersi di questa messa contribuisce a mantenere una dimensione spirituale fondamentale nel momento di attesa fra la fine del pontificato e l’inizio delle procedure di elezione.

Gli ultimi arrivi dei cardinali elettori a roma in vista del conclave

Aroma continuano ad arrivare gli ultimi cardinali elettori non ancora presenti, mentre sino a ieri in città erano già 124 su 133. Il numero totale dei porporati con diritto di voto sarebbe 135, ma due, lo spagnolo Antonio Canizares Llovera e il keniano John Njue, mancheranno per problemi di salute. C’è poi il caso del cardinale bosniaco Vinko Puljic, che potrà partecipare a roma dopo il permesso dei medici ma non entrerà nella Cappella Sistina. Al suo posto, voterà da Casa Santa Marta, riducendo ulteriormente il numero di chi sarà direttamente impegnato nelle votazioni. Per ora non si segnalano altre assenze. Questo fatto modifica il quorum necessario per eleggere il nuovo papa: con 133 elettori, servono 89 voti.

Le prossime tappe: la ripresa delle congregazioni e l’apertura formale del conclave

Dopo questa breve sospensione, i cardinali torneranno a riunirsi domani e sabato per le congregazioni generali, incontri in cui si discutono aspetti pratici e morali legati alla scelta del successore di papa Francesco. Le ultime consultazioni pubbliche si svolgono nel contesto della preparazione formale al conclave. Non a caso, l’attesa cresce per il mercoledì 7 maggio, giorno in cui si aprirà ufficialmente la Cappella Sistina per l’elezione del nuovo pontefice. Nei giorni di pausa come oggi e domenica, il clima si fa più raccolto e meditativo, in attesa che l’assemblea cardinalizia entri nel vivo della scelta, che segnerà un momento decisivo per la Chiesa cattolica in tutto il mondo.

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