patrimonio netto delle famiglie in europa nel 2024: italia al terzo posto con il 16% sul totale

patrimonio netto delle famiglie in europa nel 2024: italia al terzo posto con il 16% sul totale

Il patrimonio netto delle famiglie europee supera i 70.200 miliardi di euro nel 2024, con l’Italia al terzo posto per ricchezza e basso indebitamento, caratterizzata da un’alta quota di attività produttive e asset diversificati.
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Nel 2024 il patrimonio netto delle famiglie europee supera i 70.200 miliardi di euro, con l’Italia al terzo posto per ricchezza e basso indebitamento, caratterizzata da una composizione patrimoniale bilanciata tra immobili, asset finanziari e attività produttive. - Gaeta.it

Il patrimonio netto delle famiglie europee ha superato nel 2024 i 70.200 miliardi di euro, con una crescita del 4,4% sul 2023. I dati, raccolti dalla banca centrale europea e analizzati dall’associazione bancaria italiana , mostrano le differenze tra paesi e le caratteristiche delle ricchezze detenute. L’Italia si posiziona al terzo posto per quota di ricchezza complessiva, con una solida posizione patrimoniale e uno dei livelli di indebitamento più bassi dell’area. L’analisi mette in luce anche le diverse composizioni di asset tra le famiglie dei principali stati europei.

La distribuzione della ricchezza netta tra i principali paesi europei

Nel 2024, il 29% del patrimonio netto delle famiglie europee è detenuto dai nuclei tedeschi, mentre il 20% spetta alle famiglie francesi. L’Italia si colloca al terzo posto con il 16%, seguita dalla Spagna con il 13%. Il rimanente 22% è distribuito tra gli altri paesi dell’area euro. Questo quadro conferma la centralità economica di Germania, Francia e Italia in Europa.

Le famiglie italiane spiccano per il rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile, che raggiunge otto volte il reddito, superiore alla media dell’area euro e anche ai valori di Francia e Germania . In Spagna il rapporto è più alto, pari a 8,6. Questo dato riflette una maggiore accumulazione patrimoniale rispetto al reddito percepito.

In termini assoluti, il volume della ricchezza netta delle famiglie italiane risulta consistente, ma il confronto tra paesi mette in evidenza differenze importanti nella composizione del patrimonio e nel peso delle passività finanziarie.

Indebitamento delle famiglie italiane e il confronto con gli altri paesi

Il livello di indebitamento delle famiglie italiane risulta tra i più bassi dell’area euro. Le passività finanziarie delle famiglie italiane rappresentano l’8,4% del patrimonio totale, contro l’11,3% della media europea. In Germania questa quota è al 9,7%, mentre in Francia sale al 12,8%. La Spagna presenta un valore simile all’Italia, pari al 7,9%.

Questo dato indica una maggiore cautela nell’assunzione di debiti da parte delle famiglie italiane. La prudenza nella gestione del debito si riflette in una migliore posizione patrimoniale netta e in un minor rischio finanziario per il sistema economico.

Le differenze nell’indebitamento si collegano anche alle diverse strategie di investimento e alle caratteristiche economiche di ciascun paese. L’Italia si distingue per un accesso meno accentuato al credito al consumo e mutui meno diffusi rispetto ad altri stati europei.

Composizione del patrimonio familiare: ruolo degli immobili e degli asset finanziari

La maggior parte della ricchezza delle famiglie europee è costituita da immobili residenziali. In Italia questa componente pesa per il 43,9% sul totale del patrimonio, una quota inferiore alla media europea, che raggiunge il 51,6%. Paesi come Francia, Germania e Spagna presentano valori ancora più elevati: rispettivamente 52,2%, 53,2% e 60,6%.

La minore incidenza degli immobili nel patrimonio italiano si può collegare anche al forte aumento dei prezzi delle abitazioni negli altri paesi. Questo ha accentuato la differenza nei valori patrimoniali legati al mattone.

I depositi bancari rappresentano l’11,2% delle attività complessive delle famiglie italiane, leggermente sotto la media europea del 12,4%. La liquidità invece è superiore alla media europea, con l’1,6% contro l’1,1% dell’area euro, segnalando una maggiore presenza di denaro subito disponibile.

Questi dati indicano una composizione più bilanciata, con una presenza significativa di asset liquidi rispetto agli altri paesi, dove predominano gli investimenti immobiliari.

Le attività produttive delle famiglie italiane: una quota sostanziale nel portafoglio complessivo

Le famiglie italiane detengono nel 2024 una quota consistente di attività produttive all’interno del loro patrimonio. Partecipazioni in imprese non quotate e beni non finanziari destinati alla produzione rappresentano il 20,2% del portafoglio complessivo delle famiglie nel paese.

Questa percentuale è quasi sei punti sopra la media dell’area euro, delineando un forte legame delle famiglie italiane con il tessuto imprenditoriale. L’investimento diretto in attività produttive riflette tradizionalmente la struttura economica italiana, caratterizzata da una presenza diffusa di piccole e medie imprese familiari.

Il ruolo di questi asset è rilevante anche per la trasmissione intergenerazionale del patrimonio, vista la natura spesso patrimoniale e duratura di tali beni.

Gli investimenti in imprese non quotate aggiungono un elemento di diversificazione rispetto a quello immobiliare e finanziario, distinguendo le famiglie italiane dalle altre europee e influenzando la consistenza e le dinamiche della ricchezza netta nazionale.

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