patriarca di gerusalemme parte per il conclave dopo la messa in suffragio di papa francesco: ricordo e impegni

patriarca di gerusalemme parte per il conclave dopo la messa in suffragio di papa francesco: ricordo e impegni

Il patriarca Pizzaballa celebra la messa in suffragio di papa Francesco a Gerusalemme, riflette sul suo pontificato e si prepara a partecipare al conclave per l’elezione del nuovo pontefice, sottolineando l’importanza della preghiera per Gaza.
Patriarca Di Gerusalemme Parte Patriarca Di Gerusalemme Parte
Il patriarca Pierbattista Pizzaballa ha celebrato a Gerusalemme una messa in suffragio di papa Francesco, ha ricordato il suo pontificato umano e aperto, ha sottolineato l’importanza della preghiera per Gaza e si è preparato a partecipare al conclave per eleggere il nuovo papa a Roma. - Gaeta.it

A Gerusalemme, il patriarca Pierbattista Pizzaballa ha celebrato la messa in suffragio di papa Francesco, scomparso di recente. Successivamente ha annunciato la partenza per Roma dove sarà presente al conclave destinato a eleggere il nuovo pontefice. Nel corso di una breve conferenza stampa, il cardinale ha condiviso alcuni ricordi e riflessioni sul pontificato di Francesco, sottolineandone la capacità di agire con cuore aperto e senza legarsi ai protocolli. Pizzaballa ha inoltre risposto alle domande sulla situazione di Gaza, ribadendo l’importanza della preghiera e del sostegno spirituale continuo.

la messa in suffragio di papa francesco a gerusalemme

Il patriarca Pierbattista Pizzaballa ha officiato una messa per ricordare papa Francesco nella chiesa di Gerusalemme, dove risiede. La funzione ha avuto luogo pochi giorni dopo la notizia della morte del pontefice. L’evento si è svolto in modo sobrio, con la partecipazione di pochi fedeli e giornalisti. Durante la celebrazione, Pizzaballa ha voluto sottolineare l’importanza di onorare la figura del papa, non solo per la sua carica, ma per il suo modo di vivere la fede.

Ha inoltre rimarcato come papa Francesco non fosse legato a forme rigide, ma spingesse verso un’apertura sincera e diretta al dialogo con tutti. Durante l’omelia, il patriarca ha richiamato la figura del pontefice come esempio di umanità e di un approccio al cristianesimo concreto e quotidiano. La messa è servita anche come momento di unione spirituale, specialmente in un contesto delicato come quello medio-orientale, con tensioni ancora molto vive soprattutto in aree come Gaza.

ricordo personale di pizzaballa sul pontificato

Nella conferenza stampa successiva alla messa, il cardinale Pizzaballa ha raccontato alcuni aspetti personali del suo rapporto con papa Francesco. Ha spiegato come il pontefice riuscisse a ragionare con il cuore, senza seguire rigidi protocolli o tradizioni burocratiche. Questa libertà, ha detto, gli ha permesso di compiere gesti e scelte impensabili in altri contesti.

Pizzaballa ha evidenziato la spontaneità e l’autenticità del papa, qualità che gli hanno dato la forza di affrontare questioni complesse in modo innovativo. Questo approccio ha colpito non solo i cattolici ma anche persone di altre fedi e culture, soprattutto in aree segnate da conflitti. Il patriarca ha insistito sul valore umano prima che istituzionale del pontefice, ricordandone la capacità di instaurare relazioni sincere con interlocutori di ogni tipo, senza quarantene diplomatiche.

Questo, ha aggiunto, ha reso il pontificato di Francesco diverso, capace di spostare discussioni e aperture laddove sembrava impossibile, dando un tono più umano alla guida della Chiesa cattolica.

l’impegno per gaza e il ruolo della preghiera nel dramma attuale

Durante il breve incontro con i giornalisti è arrivata la domanda su come papa Francesco continuerà a mantenere i contatti con la popolazione di Gaza, teatro di una crisi umanitaria. Pizzaballa ha risposto con fermezza ricordando la forza della preghiera come strumento di vicinanza spirituale.

«Noi crediamo anche in un altro linguaggio, quello della preghiera», ha detto sottolineando che il pontefice, anche dopo la sua morte, continuerà a sostenere i suoi amici nella regione con le sue suppliche. Questo messaggio si lega alla volontà di non abbandonare chi vive il dramma della guerra e delle sofferenze quotidiane.

Il patriarca ha ricordato che la componente spirituale è fondamentale in realtà difficili come Gaza, dove la vita viene messa a dura prova dalle tensioni politiche e militari. La preghiera da sola non risolve conflitti, ma offre conforto morale e mantiene vivi legami di speranza. Inoltre, Pizzaballa ha sottolineato l’impegno concreto della Chiesa locale nel portare aiuti e assistenza, pur fra molte difficoltà.

La scelta di affidarsi alla preghiera resta, per il patriarca, un modo per mantenere una presenza che va oltre le distanze geografiche e le divisioni. Un impegno che dà continuità alla missione spirituale anche in momenti di crisi.

partenza per roma e il conclave per eleggere il nuovo papa

Dopo la messa e la conferenza, Pierbattista Pizzaballa ha annunciato il suo viaggio a Roma per partecipare al conclave. L’evento, che raduna i cardinali di tutto il mondo, serve a eleggere il nuovo pontefice dopo la morte di papa Francesco.

Il patriarca di Gerusalemme, uno degli esponenti più influenti della Chiesa cattolica in Medio Oriente, si unirà ai suoi colleghi nel processo decisionale che influenzerà la guida futura della Chiesa. Roma diventa così teatro di un passaggio significativo: la ricerca di un nuovo leader capace di affrontare sfide globali e di mantenere i principi di fede.

Pizzaballa parte da Gerusalemme con un bagaglio di esperienze legate all’attuale conflittualità medio-orientale, ma anche con la consapevolezza di portare avanti l’eredità di Francesco. La sua presenza al conclave sottolinea l’importanza della voce dei territori al centro di tensioni internazionali nella scelta del nuovo pontefice.

L’attesa per l’elezione è alta, con la speranza che il nuovo papa possa continuare a dialogare con il mondo con un approccio umano e vicino ai bisogni più urgenti. La partenza del patriarca segna così un momento politico e religioso di rilievo, in cui si misurano futuro e continuità della Chiesa nei prossimi anni.

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