Partono i lavori per la nuova scuola di Valfornace, un passo significativo per il territorio maceratese

Partono i lavori per la nuova scuola di Valfornace, un passo significativo per il territorio maceratese

A Valfornace, partono i lavori per la nuova scuola “Ugo Betti”, un investimento di 3,5 milioni di euro che mira a rinvigorire la comunità e combattere lo spopolamento post-sisma.
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Partono i lavori per la nuova scuola di Valfornace, un passo significativo per il territorio maceratese - Gaeta.it

A Valfornace, in provincia di Macerata, hanno preso il via i lavori per la costruzione della nuova scuola “Ugo Betti“. Questo nuovo edificio, destinato a diventare un polo educativo per l’intera comunità, rappresenta un importante investimento per il futuro della zona. Con una spesa prevista di circa 3,5 milioni di euro, la conclusione dei lavori è fissata per gennaio 2026. Questa iniziativa si inserisce nel contesto più ampio della ricostruzione post-sisma del 2016, un tema cruciale per la rinascita delle aree interne dell’Appennino.

Investimenti e tempistiche della costruzione

L’intervento edilizio prevede la creazione di un nuovo complesso scolastico che accoglierà al suo interno la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di primo grado, per un totale di circa 80 alunni. La scelta di investire in una nuova struttura scolastica dimostra un chiaro impegno a favore dell’istruzione e del benessere dei giovani, che sono considerati il futuro della comunità. Le scuole pubbliche non sono solo luoghi di apprendimento, ma anche centri vitali di socializzazione e cultura, motivo per cui la loro realizzazione e il loro mantenimento sono di primaria importanza.

Guido Castelli, commissario per la ricostruzione post-terremoto, ha confermato che questa iniziativa è fondamentale per tutto il territorio dell’entroterra marchigiano. La presenza di un’adeguata struttura educativa in grado di ospitare bambini e ragazzi è una risorsa strategica per combattere il fenomeno dello spopolamento e garantire un futuro per le piccole comunità montane.

Un progetto utile per la comunità locale

Il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, ha espresso grande soddisfazione per l’inizio dei lavori, sottolineando l’importanza vitale della scuola per i piccoli borghi della zona. La nuova struttura non solo migliorerà le condizioni di apprendimento, ma contribuirà anche a rafforzare il legame tra le famiglie e l’istituzione scolastica, stimolando un senso di appartenenza e comunità. Sarà un luogo dove le famiglie potranno sentirsi sicure e supportate, un elemento chiave per il rilancio della vita sociale ed economica del territorio.

La riapertura di una scuola nel borgo rappresenta un chiaro segnale di speranza e di rinascita per un’area che ha subito enormi difficoltà a causa del terremoto. Con l’avanzare dei lavori, ci si aspetta che la nuova scuola diventi un simbolo di resilienza e volontà da parte della comunità di ricostruire e continuare a vivere.

Contributo della scuola al futuro dell’Appennino

La realizzazione della nuova scuola a Valfornace si colloca all’interno di un contesto più ampio di investimenti in infrastrutture pubbliche nella regione. Le autorità locali riconoscono l’importanza di mettere in piedi servizi essenziali come l’istruzione per il rilancio dell’Appennino. Ogni nuova costruzione, come questa, rappresenta una pietra miliare nel processo di ricostruzione, non soltanto dal punto di vista materiale, ma anche simbolico.

In una regione dove la popolazione è in continua diminuzione, è fondamentale creare opportunità che possano attrarre famiglie e nuovi residenti. La presenza di una scuola adeguata è un fattore di attrazione determinante per quei genitori che decidono di stabilirsi in un luogo. La convinzione è che costruire luoghi di studio moderni e accoglienti possa coinvolgere le giovani generazioni nel legame con i propri territori e nel processo di sviluppo sostenibile.

A Valfornace, i lavori per la nuova scuola segnalano un’importante inversione di rotta nella direzione di una ricostruzione attenta e progressista, dove l’istruzione occupa un posto privilegiato nel futuro della comunità.

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