Un nuovo progetto sperimentale di telemedicina prenderà avvio il 19 maggio 2025 in alcuni comuni delle aree interne del Piceno. L’iniziativa punta a migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie per i residenti, specialmente nelle zone dove le difficoltà di mobilità e la presenza di una popolazione anziana rendono più complicata la fruizione delle cure. Il progetto è finanziato dal Bim Tronto e sostenuto dall’Accordo di programma quadro dedicato all’area interna di Ascoli Piceno, con l’Unione montana del Tronto e Valfluvione come ente capofila, in collaborazione con l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli.
Comuni pilota e principali servizi di telemedicina previsti
Il progetto sarà sviluppato inizialmente in sei comuni: Offida, Comunanza, Appignano, Montalto delle Marche, Acquasanta Terme e Cupra Marittima. Queste località rappresentano punti strategici per testare una piattaforma digitale che simula il fascicolo sanitario elettronico. Su questa piattaforma medici di famiglia, specialisti e pazienti potranno consultare online referti e dati clinici, supportati dagli infermieri territoriali. Ciò consentirà un collegamento diretto tra operatori sanitari e assistiti.
Focus sulle prime fasi del progetto
Nelle prime fasi l’attenzione sarà focalizzata sulla cardiologia e sulla pneumologia. Le prestazioni sanitarie comprenderanno il monitoraggio dello scompenso cardiaco, esami elettrocardiografici, holter cardiaci, e spirometrie per pazienti con asma o malattie croniche ostruttive polmonari . Successivamente il progetto estenderà i servizi ad ambiti come la medicina fisica e riabilitativa, con l’integrazione di tecnologie di realtà virtuale, e il settore dermatologico, garantendo così una copertura più completa delle necessità mediche locali.
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Ruolo delle istituzioni e visione del direttore generale di Ast di Ascoli
Antonello Maraldo, direttore generale dell’Ast di Ascoli, ha sottolineato come questa collaborazione tra enti pubblici generi nuove opportunità per la salute dei cittadini. Ha definito il progetto un’anticipazione concreta della cosiddetta “medicina del territorio di prossimità”, prevista dal Decreto 77. Questo provvedimento sarà in grado di portare servizi sanitari direttamente nelle abitazioni, riducendo i costi e facilitando l’accesso alle cure. Maraldo ha evidenziato come il progetto rappresenti un esempio significativo in Italia per la gestione territoriale della salute. Ha inoltre rimarcato l’importanza della sinergia tra i diversi enti coinvolti nel promuovere soluzioni di assistenza moderne e accessibili.
Intervento di Antonello Maraldo
«La collaborazione tra enti pubblici genera nuove opportunità per la salute dei cittadini, rappresentando un modello di medicina di prossimità che potrà innovare l’accesso alle cure», ha detto Maraldo.
Vantaggi per i pazienti e obiettivi della digitalizzazione regionale
Tra i benefici principali vi è la possibilità per i pazienti, soprattutto quelli con patologie croniche, di ricevere un monitoraggio continuo e personalizzato. Ciò favorisce una presa in carico più efficace da parte dei medici e una risposta più tempestiva alle necessità di salute. Per l’Ast l’introduzione della telemedicina migliora la gestione delle risorse, contribuendo a evitare spostamenti inutili e accessi impropri a strutture ospedaliere.
Il progetto si inserisce in una strategia più ampia di digitalizzazione portata avanti dalla Regione Marche. Andrea Maria Antonini, assessore regionale alla digitalizzazione, ha spiegato come la telemedicina sia un elemento chiave per colmare il divario digitale e sanitario nelle aree interne. La rete infrastrutturale digitale è stata potenziata recentemente, raggiungendo coperture superiori al 99% anche nei territori più isolati, permettendo così un accesso più diffuso ai servizi telematici sanitari.
La collaborazione tra enti locali per una sanità più equa nelle zone interne
La sinergia tra Ast di Ascoli, Regione Marche, Bim Tronto, Unione montana del Tronto e Valfluvione e i sindaci dei comuni coinvolti è stata definita fondamentale per portare avanti un modello di sanità territoriale più moderno. Il coordinamento tra le istituzioni mira a garantire un’assistenza più equa, efficace e vicina alle persone, in particolare dove l’invecchiamento della popolazione e le difficoltà di spostamento complicano l’accesso ai servizi.
A rafforzare l’impegno in questa direzione, è già previsto il supporto del progetto “Next Appennino”, destinato a portare ulteriori risorse e potenziare le reti sanitarie delle aree interne. L’intento è di consolidare e sviluppare la telemedicina come strumento centrale per la gestione della salute di comunità in zone spesso marginalizzate dal resto del territorio regionale.