Un nuovo progetto di ricerca ha preso il via per studiare come le realtà culturali italiane stanno affrontando la transizione ecologica. “4C – deCarbonizzazione in Campo Culturale e Creativo” si presenta come la prima indagine nazionale dedicata a questo tema, con l’obiettivo di comprendere il punto di partenza, le difficoltà e le prospettive future del settore culturale rispetto alla sostenibilità ambientale. Il percorso di presentazione inizia a Napoli, coinvolgendo istituzioni, operatori e studiosi interessati al rapporto tra cultura e ambiente.
Il progetto 4C e le sue premesse
Il progetto 4C è stato promosso dalla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e ha ricevuto il finanziamento iniziale da Banca d’Italia e Fondazione CRT. Il lavoro di ricerca ha coinvolto un’ampia analisi sul livello di consapevolezza delle organizzazioni culturali italiane riguardo alla decarbonizzazione. L’attenzione si è centrata sul loro ruolo nell’adozione di pratiche ecosostenibili e nella diffusione di contenuti che favoriscano la sensibilizzazione ambientale.
La fase di start up ha focalizzato il suo sguardo su quantificare la preparazione del settore alle sfide ambientali attuali, evidenziando quali sono gli ostacoli principali che queste organizzazioni incontrano nel ridurre il loro impatto, e quali opportunità si delineano per chi riuscirà a modificare il proprio modello operativo. Il tema affronta, infatti, la necessità di adeguare non solo le strutture e le modalità produttive, ma anche i messaggi culturali veicolati.
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La presentazione napoletana
Il 28 maggio alle 18, a Napoli, presso le Gallerie d’Italia in via Toledo 177, ha preso il via il road-show per presentare i risultati e le prospettive del progetto 4C. L’iniziativa ha raccolto rappresentanti del settore culturale, esperti ambientali e membri di istituzioni locali. L’obiettivo è condividere le evidenze della ricerca, promuovere un dibattito sulle strategie di riduzione delle emissioni, favorire il confronto tra operatori culturali e imprese, e stimolare una rete di collaborazione a livello nazionale.
La presentazione napoletana e il road-show nazionale
Il road-show toccherà altre città italiane per coinvolgere istituzioni e realtà culturali, alimentando la partecipazione di tutti gli attori che possono influire sul cambiamento. Questo percorso di confronto diretto serve a diffondere conoscenze, monitorare i progressi compiuti, e aiutare le organizzazioni a definire piani di azione efficaci.
Impatti e finalità
Il progetto 4C punta a stimolare un cambiamento profondo nel settore culturale italiano, ponendo al centro la decarbonizzazione. Si tratta di favorire l’accesso a risorse finanziarie, sia pubbliche sia private, che sostengano iniziative di sostenibilità. Le organizzazioni culturali, infatti, svolgono un ruolo cruciale nella produzione e diffusione di contenuti che possono orientare l’opinione pubblica verso pratiche più responsabili.
Oltre alla riduzione diretta delle emissioni, 4C vuole supportare un mutamento sistemico, che coinvolga comunità e territori nel loro complesso. Le istituzioni culturali, dal canto loro, possono diventare portatrici di modelli virtuosi di gestione energetica, logistica e comunicazione. Questo processo richiede un cambio di passo, che il progetto intende accompagnare con dati aggiornati e ricerche mirate.
Il futuro della ricerca nel campo culturale ecologico
“4C costituisce un primo passo che sarà seguito da ulteriori studi specifici e aggiornati.” L’idea è creare un punto di riferimento costante per tenere sotto controllo le evoluzioni del settore culturale nella lotta contro il riscaldamento globale. Il progetto sottolinea la necessità di un dialogo continuo tra politiche pubbliche, che possono imporre e coordinare il cambiamento dall’alto, e iniziative dal basso, che danno vita a innovazioni operative concrete.
Solo in questo modo sarà possibile rafforzare la capacità delle organizzazioni culturali di trasformarsi e rimanere rilevanti in un’epoca che richiede attenzione ambientale e responsabilità sociale. L’attenzione sul comparto culturale risponde al fatto che la cultura è un veicolo potente per motivare comportamenti e adottare nuovi stili di vita, condizionando così anche settori più tradizionalmente coinvolti nelle emissioni di gas serra.