Parte da bologna il viaggio di libera contro mafie e corruzione con oltre 100 tappe in italia e europa

Parte da bologna il viaggio di libera contro mafie e corruzione con oltre 100 tappe in italia e europa

Libera celebra 30 anni con un viaggio di oltre 100 tappe in Italia ed Europa per rilanciare la lotta contro mafie e corruzione, promuovendo verità, giustizia e riforme legislative.
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Il percorso di Libera celebra i suoi 30 anni con oltre 100 tappe in Italia e Europa, promuovendo la lotta contro mafie e corruzione attraverso sensibilizzazione, proposte legislative e coinvolgimento della società civile. - Gaeta.it

Un percorso nato a bologna celebra i 30 anni di libera e della sua rete contro mafie e corruzione, con più di 100 tappe tra italia ed europa. La partenza è avvenuta in piazza de’ celestini attraverso un flash mob e l’apertura simbolica di un’osteria. Questo viaggio punta a riaccendere il dibattito pubblico, proponendo una nuova agenda civile dedicata alla lotta contro mafie e corruzione, mettendo al centro la necessità di verità e giustizia.

La partenza da bologna e il significato dell’evento

Il via ufficiale alla mobilitazione è arrivato a bologna in piazza de’ celestini, con un flash mob organizzato per richiamare l’attenzione sulla diffusione delle mafie e sulla corruzione che colpisce la società italiana. È stata inaugurata un’osteria simbolica, un luogo che simboleggia la socialità e il confronto, per riaffermare l’importanza di uno spazio pubblico libero dalla mafia e dalla corruzione. La scelta di questa forma di protesta nasce dal desiderio di coinvolgere la cittadinanza, ricordando che la lotta non riguarda solo lo stato ma tutti i cittadini.

La manifestazione si svolge a 30 anni dalla nascita di libera, associazione impegnata a contrastare le mafie in modo diffuso. Con questa iniziativa la rete intende testimoniare che non si può abbassare la guardia, soprattutto in un momento storico segnato da crescenti infiltrazioni e da nuove forme di criminalità che penalizzano l’economia e la società civile. Il raduno è partito dunque da uno spazio simbolo, un luogo in cui coinvolgere la comunità e consolidare una rete di persone e realtà impegnate in questa battaglia.

I temi centrali del viaggio tra diritto, educazione e istituzioni

L’iniziativa metterà al centro questioni decisive. Innanzitutto il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, un tema che riguarda direttamente la restituzione alla collettività di quanto sottratto illegalmente. La richiesta è di norme più efficaci e rapide, per evitare che questi beni restino inutilizzati o abbandonati. Assieme a questa, spiccano le istanze legate ai diritti delle vittime innocenti delle mafie, spesso dimenticate o marginalizzate nei processi di giustizia e riparazione.

Alla corruzione è dedicata una particolare attenzione con una proposta che punta a regolare in modo severo i conflitti di interesse, specialmente tra istituzioni e poteri economici. L’iniziativa s’interessa anche del dl sicurezza, visto come una misura legislativa che dovrebbe rispettare i diritti fondamentali e garantire protezione senza limitare la democrazia. Non mancano questioni che toccano l’educazione come strumento per uscire dall’influenza mafiosa: occorre costruire una nuova consapevolezza per contrastare la cultura dell’omertà e del sopruso.

Altri argomenti riguardano il contrasto al gioco d’azzardo, elemento che spesso alimenta il riciclaggio e i circuiti criminali, e l’ambiente, indicato come fronte vulnerabile alle infiltrazioni di organizzazioni illegali. La libertà di informazione è richiamata come garanzia per i cittadini e base per una società trasparente. Sul piano della giustizia si sottolinea l’importanza di un carcere che promuova la rieducazione e la reintegrazione sociale, mentre la richiesta di autonomia della magistratura mira a scongiurare interferenze e pressioni politiche.

Infine, si rivolge attenzione alla democrazia rappresentativa, perché la lotta ai poteri illegali deve passare attraverso istituzioni forti e indipendenti, capaci di garantire equità e legalità. Questa serie di temi, complessi e interconnessi, saranno affrontati in varie tappe del viaggio, coinvolgendo esperti, istituzioni e cittadini.

Le richieste precise alle istituzioni per rinnovare le leggi e le politiche

Libera sollecita alcune modifiche legislative e interventi mirati nei confronti delle istituzioni. Chiede norme più stringenti per la confisca e il riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata, affinché possano avere impatto sociale reale e duraturo. È inoltre avanzata la proposta di inserire il diritto alla verità nella carta costituzionale, per riconoscere formalmente il bisogno di trasparenza nei processi di contrasto alle mafie.

Un’altra richiesta importante è una regolazione rigorosa dei conflitti di interesse che coinvolgono politici, amministratori e imprenditori. Viene chiesto inoltre un piano nazionale per le zone a forte povertà educativa, con l’obiettivo di evitare che la mancanza di opportunità alimenti l’infiltrazione mafiosa. Nel campo del gioco d’azzardo, si punta all’approvazione di una legge quadro che limiti gli effetti negativi sul tessuto sociale.

La tutela di chi denuncia mafie e corruzione rappresenta un punto significativo. Vanno messi in campo strumenti concreti per proteggere e sostenere questi testimoni, spesso esposti a gravi rischi. Politiche più inclusive sono inoltre richieste per chi vive ai margini della società, perché fenomeni come la povertà e l’esclusione favoriscono la penetrazione di gruppi illegali.

L’ultima richiesta riguarda l’adozione della direttiva sulle querele temerarie, bottigliate per difendere la libertà di espressione e di critica. Questo complesso di proposte mira a stimolare un intervento deciso delle istituzioni, affinché la lotta contro mafie e corruzione non resti solo una dichiarazione ma diventi misura concreta.

Il viaggio di libera tra italia ed europa per tenere alta l’attenzione pubblica

L’iniziativa di libera si articola in più di cento tappe, distribuite su tutto il territorio nazionale e in alcune città europee, per mantenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso oltre che sulla corruzione. Questa diffusione territoriale serve a costruire una rete capillare di informazione e di mobilitazione, che coinvolga diversi tipi di pubblico: dai giovani studenti ai lavoratori, dalle associazioni ai semplici cittadini.

Il viaggio rappresenta anche un momento di confronto diretto con amministratori, forze dell’ordine e operatori sociali, per una ricostruzione dettagliata delle nuove minacce e delle migliori risposte. Ogni tappa propone incontri pubblici, dibattiti, proiezioni e momenti culturali, a sottolineare che la battaglia contro mafie e corruzione tocca molti aspetti della vita quotidiana.

Portare la discussione anche in alcune città europee vuole mettere in evidenza che i problemi riguardano anche altri paesi e richiedono cooperazione internazionale. In questo modo, libera conferma l’importanza di una strategia che superi confini nazionali e punti a ricostruire fiducia e legalità in spazi pubblici sempre più minacciati dall’illegalità.

Il viaggio si presenta come una campagna di sensibilizzazione che vuole stimolare un nuovo impegno civile, non più solo di denuncia, ma di proposta e di partecipazione attiva. Il dialogo continua quindi con le diverse realtà coinvolte, seguendo un percorso che durerà per tutto il 2025, consolidando il ruolo di libera come voce qualificata nella lotta contro mafie e corruzione.

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