Un evento culturale di rilievo si terrà a Parma dal 6 all’8 giugno 2025, dedicato a riflettere sul valore della lentezza nelle nostre vite. L’11° festival della lentezza propone tre giorni ricchi di appuntamenti, mostre, spettacoli e laboratori in vari luoghi caratteristici della città. L’iniziativa coinvolge personalità del mondo culturale, della scienza e dell’ambiente, offrendo un’occasione per pensare con calma temi attuali e di grande impatto sociale.
Programma e ospiti principali del festival della lentezza a parma
Il festival si articola in numerosi appuntamenti distribuiti tra borgo delle Colonne, piazzale Salvo d’Acquisto e piazzale San Francesco. L’apertura è affidata a Michele Serra venerdì 6 giugno alle 18:00 nel piazzale San Francesco, con un incontro intitolato “Senso del limite” in dialogo con Emma Nicolazzi Bonati. Subito dopo, alle 18:30, nel cortile d’onore di Casa della Musica, Sofia Pasotto discuterà insieme a Federico Taddia della crisi climatica.
La serata del venerdì riserva anche due eventi alle 21:30: la psicoterapeuta Stefania Andreoli presenterà “Il bandolo della matassa”, un’analisi sul rapporto genitori-figli, mentre nello spazio Colonne 28 il divulgatore ambientale e stand up comedian Fill Pill proporrà uno spettacolo di divulgazione ambientale molto originale.
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Incontri del sabato tra letteratura e ambiente
Il sabato 7 giugno si segnala alle 14:30 la presentazione del libro “Tra i bianchi di scuola” di Espérance Hakuzwimana, che offre una prospettiva sulla scuola plurale. Alle 16:00, sempre a Colonne 28, Simone Pieranni si soffermerà su come sarà l’Asia nel 2100 e quali trasformazioni coinvolgeranno anche il nostro modo di vivere. Per gli appassionati di literatura per l’infanzia, alle 17:30 Massimo Vitali esplorerà l’opera meno nota di Gianni Rodari dal titolo “Oltre l’infanzia”. La serata continuerà alle 21:30 con “Le ragazze salveranno il mondo”, uno spettacolo di Annalisa Corrado e Monica Morini che affronta i temi ambientali.
Domenica tra libri e musica a casamia e san francesco
Domenica 8 giugno alle 12:00 sarà la volta di Gad Lerner che presenterà il suo libro “Gaza” nel cortile d’onore di Casa della Musica. Alle 18:00 in piazzale San Francesco, lo scrittore Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega, parlerà del suo ultimo volume “M. La fine e il principio”, conclusione della sua trilogia sul fascismo. La chiusura musicale del festival è affidata al violoncellista Mario Brunello, che si esibirà alle 21:30 nella chiesa di San Francesco del Prato. Successivamente, dal 9 all’11 giugno, Brunello condurrà un trekking natur-gastro-eno-musicale sull’Appennino Parmense.
Coinvolgimento locale e sinergie culturali
Il festival si distingue anche per il forte legame con il quartiere che ospita l’evento. La compagnia teatrale Anellodebole collaborerà con Progetto Itàca e l’università di Parma per un laboratorio creativo che coinvolgerà studenti universitari, educatori e abitanti del luogo. Questo approccio favorisce la partecipazione attiva della comunità e valorizza i luoghi della città.
Sono inoltre coinvolte due scuole superiori parmensi: il liceo classico Romagnosi e il liceo artistico Toschi. Questa sinergia con il mondo della formazione arricchisce il festival con nuove prospettive e contribuisce a diffondere i valori legati alla lentezza tra le nuove generazioni.
Il sindaco di Parma Michele Guerra ha sottolineato il ruolo che il festival si è conquistato nel tessuto culturale cittadino: “non è solo la qualità degli incontri a fare la differenza, ma soprattutto la filosofia che ispira l’iniziativa: spingere a riflettere sul modo in cui viviamo nelle società moderne e su come affrontiamo i grandi problemi legati all’ambiente, alla cultura e alla qualità della vita.”
Rilievo e impatto culturale dell’11° edizione del festival
L’11° edizione del festival della lentezza conferma la capacità di Parma di proporre proposte culturali con un respiro profondo e attento ai tempi attuali. Il tema della lentezza si presta a stimolare un confronto originale e necessario sulle sfide sociali, ambientali e umane del nostro tempo.
Gli ospiti di questa edizione rappresentano diversi ambiti ma tutti condividono l’interesse per un modo di vivere più riflessivo, consapevole e rispettoso. Gli eventi combinano momenti di spettacolo, dialogo e approfondimento con occasioni di partecipazione diretta.
L’aspettativa degli organizzatori è di superare i risultati di pubblico delle passate edizioni. Il festival infatti si rivolge sia alla cittadinanza locale sia a un pubblico più ampio, attirando persone interessate a tematiche di attualità affrontate con lentezza e attenzione. La scelta di luoghi simbolici di Parma incentiva inoltre la scoperta degli spazi urbani attraverso una lente più calma e consapevole.
L’evento si riconferma così un appuntamento che va oltre il puro intrattenimento, ponendosi come utile momento di riflessione e scambio in una società spesso dominata dalla fretta e dalla rapidità.