Papa Francesco a Palermo: un pranzo con i poveri nella missione di Biagio Conte nel 2018

Papa Francesco a Palermo: un pranzo con i poveri nella missione di Biagio Conte nel 2018

Papa Francesco visita la Missione Speranza e Carità di Palermo, pranzando con i poveri e ascoltando le loro storie, dimostrando vicinanza, umanità e rispetto verso persone di diverse culture e condizioni sociali.
Papa Francesco A Palermo3A Un P Papa Francesco A Palermo3A Un P
Papa Francesco ha visitato la Missione Speranza e Carità di Palermo il 15 settembre 2018, pranzando con i senza fissa dimora e mostrando umanità, ascolto e vicinanza concreta verso i poveri, in un gesto simbolico di inclusione e rispetto. - Gaeta.it

La visita di Papa Francesco alla Missione Speranza e Carità di Palermo, il 15 settembre 2018, ha lasciato un ricordo profondo tra chi ha preso parte a quell’incontro. In quella occasione, il pontefice si è seduto a tavola con i senza fissa dimora accolti nella struttura fondata da Biagio Conte, incontrando persone di diverse provenienze e condizioni sociali. La semplicità e umanità con cui ha dialogato hanno colpito i presenti. Il racconto arriva da Riccardo Rossi, ex portavoce del fondatore della missione, che ha vissuto da vicino quei momenti.

l’incontro di papa Francesco con la comunità della missione speranza e carità

Papa Francesco è arrivato nella missione siciliana seguendo la volontà di condividere un momento con chi vive in condizioni di estrema povertà e marginalità. Quel 15 settembre 2018, il pontefice ha voluto pranzare assieme ai poveri, sedendosi con loro al tavolo, e dimostrando una vicinanza che andava oltre il semplice ruolo istituzionale. Riccardo Rossi, che era presente con la moglie Barbara al tavolo opposto, ricorda come Francesco si sia mostrato come un padre attento, piuttosto che un leader distante.

la scelta del pasto come gesto simbolico

La scelta del pasto racconta molto: il Papa ha richiesto di mangiare quello che abitualmente veniva servito ai poveri ospiti della missione. Un gesto che non solo ha evitato distanze sociali, ma ha mostrato un rispetto autentico per chi affronta sofferenze quotidiane. Al momento del pranzo, accanto a lui c’erano persone provenienti da varie parti del mondo, anche con disabilità, di fedi differenti, come musulmani. Il pontefice ha interagito con tutti con naturalezza, instaurando un dialogo semplice, ma pieno di significato.

l’ascolto e la vicinanza del pontefice verso i poveri

Durante il pranzo, Papa Francesco non ha monopolizzato la parola, ma ha ascoltato con attenzione molti dei presenti, lasciando spazio alle loro storie e alle loro emozioni. Gli ospiti della missione, visibilmente commossi, hanno trovato nella sua presenza un motivo di coraggio, tanto che diversi si sono alzati dai loro posti per abbracciarlo spontaneamente. La sala mensa era piena, e quell’atmosfera ha reso evidente la forza di un gesto semplice ma raro: il pontefice che si apre agli altri senza barriere.

un momento toccante con una famiglia multietnica

Un momento particolarmente significativo è stato l’incontro con una coppia di sposi, lui di origine nigeriana e lei italiana, con la loro bambina. Papa Francesco ha preso in braccio la bimba con affetto, mostrando un lato paterno e intimo che ha toccato molti presenti. Anche il gesto di accettare una rosa da una bambina e deporla davanti al mosaico della Madonna nella chiesa chiamata “Casa di Preghiera di tutti i Popoli”, che ha visitato dopo il pranzo, ha confermato la sua attenzione alle piccole cose, simboli di speranza e fede condivisa.

ricordo personale e ruolo di riccardo rossi nella comunicazione della visita

Riccardo Rossi, che ha vissuto direttamente quei momenti, racconta con emozione la gioia che ha suscitato l’incontro per lui e per l’intera comunità. La visita di Papa Francesco ha avuto per lui valore storico, tanto da realizzare un numero speciale della rivista della missione, “La Speranza”, dove ha raccolto la storia della comunità proprio in coincidenza con la visita del pontefice.

Nel ruolo di addetto stampa, Rossi si è occupato di comunicare l’evento ai media, cercando di far ascoltare le voci di quanti, di diversa cultura e religione, hanno incontrato Papa Francesco quel giorno. L’esperienza ha permesso a tanti di raccontare la propria storia, confermando nell’opinione pubblica il valore della missione e della sua opera.

l’incontro del 2016 con papa Francesco e l’importanza della preghiera

Il ricordo di Rossi non si limita al 2018. Lui e la moglie Barbara avevano già avuto modo di incontrare Papa Francesco nel febbraio 2016, in Piazza San Pietro a Roma. Allora erano appena sposati e hanno raccontato al pontefice la loro vita dedicata ai poveri, portando la testimonianza del lavoro nella missione di Biagio Conte.

Francesco li ascoltò con attenzione e, alla fine, disse loro: “Pregate per me”. Questa richiesta è rimasta nella memoria di Rossi come un insegnamento sulla fragilità e sull’importanza della preghiera, riconosciuta come un fulcro nella vita di chi si dedica al prossimo. Quel momento rappresenta un gesto di umanità, una manifestazione sincera della vita interiore del pontefice.

L’incontro con Papa Francesco nella missione a Palermo resta un episodio segnato da gesti concreti e da scambi che hanno superato le differenze. La visita ha sottolineato, con parole e azioni, il valore della dignità umana e la necessità di vicinanza a chi vive in situazioni difficili, senza bisogno di grandi discorsi, ma con attenzione e rispetto.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×