padre di simone napoli riceve richiesta di pagamento per intervento elisoccorso dopo incidente mortale

padre di simone napoli riceve richiesta di pagamento per intervento elisoccorso dopo incidente mortale

La famiglia di Simone Napoli, morto in un incidente in Alto Adige, riceve una richiesta di pagamento per l’elisoccorso; la normativa regionale impone il contributo anche in caso di esito tragico, suscitando polemiche.
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Simone Napoli, 19 anni, è morto in un incidente in Alto Adige; due mesi dopo, il padre ha ricevuto una richiesta di pagamento per l’intervento dell’elisoccorso, sollevando un dibattito sulle spese di soccorso d’urgenza e la normativa regionale. - Gaeta.it

La tragedia che ha colpito la famiglia di simone napoli, giovane di 19 anni morto in un incidente stradale in alto adige, si è aggiunta a un ulteriore dispiacere. Due mesi dopo il sinistro, il padre ha ricevuto una richiesta di pagamento per l’intervento dell’elicottero di soccorso avvenuto sulla statale della val d’Ega. La vicenda apre il tema delle spese legate ai soccorsi d’urgenza e le modalità con cui vengono gestite in regione.

Dettaglio dell’incidente sulla statale della val d’ega

Il 3 marzo 2025, simone napoli ha perso la vita in un incidente sulla statale della val d’Ega, in alto adige. Le autorità locali hanno confermato che si trattava di un episodio grave, che ha richiesto l’intervento immediato dell’elisoccorso per garantire il trasporto in ospedale. Nonostante la tempestività dei soccorsi, il giovane è deceduto in seguito alle ferite riportate. La zona montuosa e impervia della statale rende critico l’accesso per le ambulanze, motivo per cui l’elicottero risulta fondamentale in questi casi.

L’intervento di elisoccorso è un servizio costoso, proprio per il rischio e la rapidità richiesta. La presenza di questo mezzo in loco ha permesso un primo soccorso efficace, soprattutto vista la difficoltà di raggiungere velocemente il luogo dell’incidente su strada. L’operazione di recupero richiede piloti specializzati, personale medico a bordo e capacità tecniche aggiornate. La morte del ragazzo ha lasciato un segno profondo nella comunità locale, che ha assistito al susseguirsi delle operazioni di soccorso.

Richiesta di pagamento da parte dell’asl e normativa regionale

Due mesi dopo l’evento, il padre di simone ha ricevuto una comunicazione ufficiale via posta dall’azienda sanitaria locale . Il documento chiedeva il pagamento di 100 euro come contributo per l’intervento dell’elisoccorso, con scadenza fissata al 23 maggio 2025. Questo importo rientra nel sistema di ticket sanitari applicati in alto adige, basato su una normativa regionale che prevede il rimborso anche in presenza di esito negativo.

Secondo questa normativa, il costo dell’elisoccorso si aggira intorno ai 140 euro al minuto, spiegano fonti sanitarie. La somma richiesta rappresenta solo una parte della spesa totale ma si riferisce alla tariffa fissa da versare per garantire copertura parziale dell’operazione. L’azienda ha ricordato che l’obbligo di pagamento vale sia nei casi con esito positivo che in quelli tragici come quello di simone. La regola ha lo scopo di mantenere operativo e sostenibile il sistema di soccorso aereo per tutta la popolazione locale.

Reazioni della famiglia e del pubblico alla richiesta di pagamento

Il padre di simone napoli ha espresso una forte delusione, sottolineando la mancanza di attenzione e sensibilità verso chi sta attraversando un lutto difficile. Ha definito la richiesta un gesto insensibile, visto che si tratta di un periodo doloroso per la famiglia, che si trova a dover fare i conti con la perdita del figlio e, a distanza di settimane, anche con questa spesa. In molti commenti, è stata evidenziata l’inadeguatezza di imporre un obbligo economico in situazioni di grave emergenza.

La vicenda ha sollevato discussioni tra cittadini e associazioni locali che chiedono maggiore flessibilità o esenzioni per casi particolarmente delicati, come decessi o invalidità derivanti dall’intervento con elisoccorso. Alcuni sottolineano che il costo deve essere coperto dallo stato o dalle regioni, senza “caricare” direttamente le famiglie, specie quando non ci sono colpe o responsabilità nell’accaduto.

Posizione dell’azienda sanitaria sulla procedura standard

L’azienda sanitaria locale ha risposto alle critiche spiegando che la richiesta di pagamento segue una procedura standard prevista dalla legge regionale. Hanno chiarito che ogni intervento dell’elisoccorso, indipendentemente dall’esito, genera costi rilevanti che devono essere coperti per garantire la continuità del servizio. Per loro la tariffa rappresenta un contributo necessario alla gestione operativa.

L’azienda ha invitato a comprendere che la normativa serve a sostenere i mezzi di trasporto d’emergenza, fondamentali in un territorio montano come quello dell’alto adige. Non hanno avviato alcuna deroga nel caso specifico, sottolineando che la regola si applica in modo uniforme a tutti. Hanno aggiunto che eventuali modifiche o esenzioni richiedono interventi normativi e non possono dipendere da valutazioni caso per caso.

L’attenzione mediatica sulla vicenda potrebbe spingere a rivedere le modalità di accesso e pagamento del servizio, ma al momento resta in vigore questa impostazione rigida, che mette a confronto delicati aspetti di equità e sostegno alle famiglie colpite da situazioni estreme.

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