Dalla questura di Padova arrivano nuovi provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive per sette persone, sei minorenni e un maggiorenne con una lunga serie di precedenti. Questi provvedimenti scattano in risposta a episodi di violenza e reati commessi fuori dagli stadi, ma collegati a comportamenti antisociali. La città affronta una situazione preoccupante legata a episodi di rissa e altre condotte illecite, soprattutto nell’ambito della vita notturna.
I daspo fuori contesto per minorenni e maggiorenne con precedenti
Il questore di Padova, Marco Odorisio, ha emanato sette nuovi daspo fuori contesto. Questi divieti hanno durate variabili da due a cinque anni. A riceverli sono sei giovani minorenni e un adulto con precedenti penali importanti, che vanno da episodi di rissa, rapine e lesioni a reati legati agli stupefacenti, furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi senza permesso. Non si tratta di divieti legati direttamente a comportamenti dentro gli impianti sportivi, ma piuttosto a fatti riconducibili a una condotta generale ritenuta pericolosa anche negli spazi pubblici e della movida.
Ai destinatari del provvedimento è quindi vietato l’accesso a tutte le manifestazioni sportive, a livello nazionale, per via del pericolo che possono costituire per l’ordine pubblico. La decisione nasce da una valutazione rigorosa che leva dalle arene sportive chi ha dimostrato comportamenti criminali in altri luoghi o contesti.
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Contesto di incremento dei reati tra i giovani a Padova
Gli episodi che hanno spinto la questura ad adottare queste misure si inseriscono in un quadro più ampio di aumento di episodi violenti e comportamenti illegali da parte di minorenni nelle aree urbane di Padova. Negli ultimi mesi si è assistito a risse frequenti, spesso nelle zone di movida e in altri spazi pubblici, con l’impiego anche di armi da taglio. Questa escalation ha fatto suonare un campanello d’allarme sulle potenziali conseguenze per la sicurezza collettiva.
Le autorità evidenziano come molti dei giovani coinvolti provengano da contesti di disagio o abbiano già fatto registrare condotte delinquenziali precedenti. Il daspo fuori contesto è uno strumento che cerca di fermare questa deriva, togliendo in modo mirato la possibilità di creare disordini negli eventi sportivi e, indirettamente, nel tessuto cittadino.
Attività della questura di padova nel contrasto alla violenza e al disagio
Nel solo 2025 la questura di Padova ha messo in atto ben 268 misure di prevenzione personali contro persone ritenute pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza della comunità. Tra questi si contano 12 daspo fuori contesto, cioè divieti specifici legati a reati commessi fuori dagli stadi ma che influiscono sul decoro degli eventi sportivi.
Inoltre, sono stati eseguiti 81 daspo “Willy”, un tipo di provvedimento nato dopo l’omicidio di Willy Monteiro a cui si aggiungono divieti di accesso ai locali pubblici per chi è coinvolto nello spaccio o in episodi di violenza durante la movida serale. La quota comprende anche 93 fogli di via obbligatori e 82 avvisi orali, strumenti che spargono divieti di presenza e allontanamenti temporanei da aree urbane ritenute pericolose.
Questi numeri dimostrano una linea di intervento pratica delle forze dell’ordine per ridurre episodi di illegalità e tensioni sociali. La combinazione di questi provvedimenti cerca di isolare chi crea disordine e di prevenire nuove escalation violente.
I reati alla base dei provvedimenti: rissa, rapina, uso di armi e altro
I fatti che hanno portato ai daspo fuori contesto riguardano reati gravi. I protagonisti sono stati coinvolti in risse, rapine, e hanno riportato accuse per lesioni personali. Altri elementi sono stato il possesso e l’uso di sostanze stupefacenti, furti, resistenze a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Il coacervo di questi comportamenti alimenta una percezione di allarme pubblico, perché si tratta di atti commessi fuori dai luoghi tradizionali della criminalità, ma che influenzano negativamente la sicurezza di strade e locali.
L’utilizzo di armi da taglio, in particolare, è una delle cause principali che rende necessarie misure preventive di forte impatto. Le forze dell’ordine stimano che i protagonisti di questi episodi aumentino il rischio di incidenti gravi negli ambienti della movida o in manifestazioni pubbliche. Per questo l’inserimento nel daspo fuori contesto impedisce l’accesso ai luoghi dove possono facilmente alimentare violenze o disordini.
L’effetto delle misure sulle manifestazioni sportive e la sicurezza urbana
I divieti imposti col daspo fuori contesto hanno un peso significativo sulle dinamiche che ruotano intorno agli eventi sportivi. Espellere dalle manifestazioni sportive persone con passati di violenza e reati rende gli incontri più sicuri per chi assiste e per gli operatori. Questo tipo di misura dissuade partecipanti potenzialmente pericolosi dal sfruttare le arene sportive come terreno per nuovi scontri o vendette.
La questura di Padova sottolinea che queste azioni rientrano in una strategia più ampia di tutela della sicurezza pubblica. Ridurre la presenza di soggetti noti per comportamenti criminali in luoghi di aggregazione sportiva e sociale contribuisce a evitare incidenti e situazioni di crisi. Alle volte questi divieti si estendono anche a momenti e contesti non direttamente collegati allo sport, ma che sono comunque fonte di tensione e pericoli.