Il governo italiano si prepara a varare un pacchetto di misure dedicate alla sicurezza sul lavoro, da annunciare nella giornata del 30 aprile 2025, poco prima del 1 maggio, festa dei lavoratori. L’intervento punta a sostenere il mondo produttivo con una dote finanziaria consistente, garantita dall’avanzo di bilancio dell’Inail. Si tratterebbe di fondi spalmati su più anni per ridurre l’impatto sul deficit pubblico. Il premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’intenzione di coinvolgere sindacati e imprese in un confronto per definire modalità e applicazione delle misure.
Il finanziamento e il modello ot23 per ridurre i premi assicurativi
L’intervento finanziario previsto dal governo raggiungerebbe circa un miliardo di euro, una cifra che potrebbe essere distribuita su più esercizi per garantire una spesa sostenibile. La fonte dei fondi sarebbe il consistente avanzo di bilancio accumulato dall’Inail, l’istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Il modello tecnico di riferimento appare il cosiddetto OT23, uno strumento Inail già esistente che favorisce le imprese attraverso una riduzione del premio assicurativo.
Il meccanismo di premiazione per le imprese
Questo meccanismo premia le aziende che realizzano interventi concreti per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le imprese che adottano pratiche di prevenzione efficaci possono quindi chiedere uno sconto sul premio Inail, ottenendo un doppio beneficio: migliore tutela dei dipendenti e minori costi assicurativi. Il pacchetto annunciato dal governo potrebbe ampliare e rafforzare questa misura, facilitando nuove iniziative sul miglioramento degli ambienti di lavoro.
Il contesto degli infortuni e l’allarme del presidente mattarella
Il richiamo alla sicurezza sul lavoro arriva anche dall’ultimo bilancio sugli incidenti in Italia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso forte preoccupazione per la crescita degli incidenti mortali nel 2024. Secondo il XXVI Rapporto sul mercato del lavoro, pubblicato dal Cnel, i casi fatali denunciati all’Inail sono aumentati del 4,7%: da 1.029 del 2023 a 1.077 del 2024.
Nel dettaglio crescono soprattutto gli incidenti in itinere, cioè quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro, passati da 239 a 280. Meno marcato l’aumento negli incidenti avvenuti durante l’attività lavorativa, con un incremento di soli sette casi, da 790 a 797. È cresciuto anche il numero delle denunce per malattia professionale, che hanno toccato quota 15.745 in più rispetto all’anno precedente . In generale, tuttavia, si registra una diminuzione degli infortuni totali , dovuta principalmente a una riduzione negli incidenti avvenuti nel luogo di lavoro , mentre aumentano quelli in itinere .
Le reazioni critiche dei sindacati al piano governativo
L’annuncio del governo sulla sicurezza sul lavoro ha ricevuto risposte tiepide o critiche da parte dei sindacati principali. Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha sottolineato come non ci sia stata alcuna convocazione ufficiale per discutere del pacchetto. Ha ricordato una piattaforma unitaria sulla salute e sicurezza sul lavoro presentata ormai un anno e mezzo fa, senza che il governo l’abbia presa in considerazione o aperto un confronto.
Dubbi e critiche anche da parte della uil
Anche Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil, ha espresso dubbi sull’effettiva volontà di dialogare del governo Meloni. Ha osservato che spesso al 30 aprile arrivano solo annunci a ridosso del primo maggio, senza coinvolgimento preventivo delle parti sociali. La Uil ha evidenziato come le risorse delle aziende sanitarie locali destinate alla prevenzione sul lavoro siano estremamente contenute, pari a solo lo 0,4% del budget complessivo, circa 399 milioni di euro all’anno. Questa cifra non sarebbe sufficiente a garantire un servizio adeguato nei diversi ambienti lavorativi.
Le prospettive sul confronto tra governo, imprese e sindacati
Al momento non è chiaro se il pacchetto di misure sarà soltanto annunciato o effettivamente varato il 30 aprile. Meloni ha detto di voler coinvolgere le parti sociali per un confronto che definisca le azioni concrete. D’altra parte, i sindacati attendono segnali concreti di dialogo, ritenendo che senza un coinvolgimento reale rischi di restare una dichiarazione di principio.
Il sistema Inail e il modello OT23 offrono strumenti già esistenti per sostenere la prevenzione, ma la sfida resta nell’utilizzo di queste risorse in maniera capillare nelle imprese di ogni dimensione, specialmente nelle piccole e medie. L’obiettivo dichiarato è di ridurre incidenti e malattie legate al lavoro, un tema che continua a colpire migliaia di persone ogni anno in Italia. Come evolverà il confronto tra governo, rappresentanti dei lavoratori e imprese nelle prossime settimane resta un punto di osservazione centrale per capire quanto effettivamente cambierà la sicurezza nei luoghi di lavoro.