Gli episodi di furto di biciclette elettriche continuano a preoccupare la provincia di Bolzano. Negli ultimi giorni, i carabinieri hanno messo fine a tre indagini distinte, portando alla denuncia di otto persone coinvolte in furti e ricettazioni di e-bike per un valore complessivo che supera i 40mila euro. Il fenomeno ha coinvolto sia il capoluogo che zone limitrofe, con modalità che rivelano una certa organizzazione e preparazione da parte dei responsabili.
Furti seriali nel centro storico di bolzano e scoperta del deposito della refurtiva
Nel cuore di Bolzano, due uomini avevano preso l’abitudine di comparire nel centro storico con l’intento di rubare biciclette elettriche parcheggiate nei luoghi pubblici. I ladri riuscivano a spezzare rapidamente i lucchetti e portar via le e-bike in pochi minuti, agendo con una certa routine che ha attirato l’attenzione dei carabinieri. Le forze dell’ordine hanno avviato un controllo serrato, seguendo i movimenti dei sospetti attraverso pedinamenti e osservazioni continue.
Il deposito della refurtiva
Questa attività ha permesso di individuare un’abitazione utilizzata come deposito per la refurtiva. Qui i militari hanno scoperto che un terzo uomo, già noto alle autorità, conservava le biciclette rubate. La perquisizione ha portato al recupero di due e-bike, stimate intorno ai 12.000 euro. I due ladri sono stati denunciati per furto aggravato, mentre il terzo è accusato di ricettazione. Questo caso dimostra come la catena tra ladri e ricettatori renda più complessa la lotta contro i furti, ma allo stesso tempo come un’attività investigativa puntuale possa smascherare anche i punti di stoccaggio della merce rubata.
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Tre ricettatori individuati con e-bike senza documenti a bolzano
In un’altra indagine parallela, sempre a Bolzano, i carabinieri hanno identificato tre persone sospettate di ricettazione. Questi soggetti sono stati trovati in possesso di biciclette elettriche, senza poter fornire prove sulla provenienza legittima dei mezzi. In particolare, rimangono senza proprietario due bici di marca Orus modello e8000, di cui le forze dell’ordine hanno avviato gli accertamenti per rintracciare i legittimi possessori.
Il fatto che le e-bike siano state trovate senza documenti di acquisto o registrazione alimenta il sospetto che provengano da bottini di furti recenti o passati. Le ricerche dei proprietari sono ancora in corso, ma la situazione mette in evidenza come la circolazione di veicoli rubati senza alcuna tracciabilità complichi il recupero e la restituzione a chi li aveva persi.
Furto di e-bike da 14.000 euro ad appiano sulla strada del vino smascherato grazie alle telecamere
Nel comune di Appiano sulla Strada del Vino, i carabinieri hanno scoperto un furto particolarmente audace ai danni di una struttura ricettiva locale. Una coppia, un uomo e una donna, ha tagliato con attrezzi la catena di sicurezza di una e-bike, del valore di 14.000 euro, per caricarla direttamente su un’automobile e allontanarsi senza destare sospetti.
La videosorveglianza come alleata
A tradire i ladri sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nell’edificio, catturate durante il furto. Le registrazioni hanno fornito dettagli utili ai carabinieri per identificare la coppia e denunciarla per il furto. Questo episodio dimostra quanto ancora i sistemi di videosorveglianza rappresentino un elemento fondamentale per contrastare reati di questo tipo, permettendo di individuare rapidamente i responsabili anche in presenza di azioni rapide e pianificate.