Otto candidati per la presidenza del Coni in vista dell’elezione del 26 giugno

Otto candidati per la presidenza del Coni in vista dell’elezione del 26 giugno

Otto candidati, tra cui Franco Carraro e Luciano Buonfiglio, si sfidano per la presidenza del Comitato olimpico nazionale italiano il 26 giugno, puntando a rinnovare e avvicinare il Coni allo sport italiano.
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Otto candidati si sfidano il 26 giugno per la presidenza del CONI, con Franco Carraro tra i protagonisti; Luciano Buonfiglio punta su un rinnovamento partecipativo e il coinvolgimento diretto degli atleti e delle nuove leve. - Gaeta.it

La corsa per la guida del Comitato olimpico nazionale italiano si anima con otto candidati ufficiali pronti a sfidarsi il 26 giugno. Tra loro spicca la figura di Franco Carraro, la cui candidatura è stata confermata all’ultimo momento. Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Canoa Kayak, tra i candidati, ha spiegato il suo punto di vista sull’ingresso dell’ex presidente della Figc nella competizione. La situazione riflette un momento cruciale per il Coni, dove diverse sensibilità cercano di rinnovare l’ente e rispondere alle esigenze dello sport italiano.

I candidati ufficiali alla presidenza del coni

Otto persone comporranno la lista definitiva dei contendenti per la presidenza del Coni. Oltre a Franco Carraro, figurano nomi noti come Duccio Bartalucci, Luciano Buonfiglio, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Giuseppe Macchiarola e Luca Pancalli. Questi candidati rappresentano differenti esperienze e approcci al mondo sportivo nazionale. La presenza di Carraro, da sempre una personalità di rilievo nel calcio e nello sport italiano, aggiunge un elemento di interesse alla competizione.

I candidati hanno tempo fino al 26 giugno per presentare e condividere i loro programmi e per cercare consensi tra le diverse federazioni e associazioni sportive. La sfida si inserisce in un clima di grande attesa, dato che il Coni è un organismo fondamentale per l’organizzazione e la promozione dello sport in Italia. La competizione non è solo una disputa personale, ma un evento che può cambiare la direzione e l’efficacia dell’ente olimpico nazionale nei prossimi anni.

La posizione di luciano buonfiglio sulla candidatura di franco carraro

Luciano Buonfiglio, candidato alla presidenza e attuale presidente della Federazione Canoa Kayak, ha detto che la candidatura di Franco Carraro non modifica lo scenario della sfida. Ha raccontato di aver preso tempo per costruire un programma condiviso, dialogando con tutti gli attori principali, inclusi i presidenti federali, le discipline associate, gli enti territoriali e le organizzazioni di promozione sportiva. Buonfiglio ha voluto coinvolgere anche gli atleti, che reputa figure chiave sia nella costruzione del programma che per il futuro del Coni stesso.

Buonfiglio precisa di aver mantenuto contatti con membri del Comitato olimpico internazionale e con presidenti di organismi sportivi internazionali. Il suo obiettivo è mettere su un progetto condiviso che guardi oltre il proprio nome. Ha definito la competizione come serrata, ma senza guerre intestine. Vuole ridare senso di appartenenza al Coni, un ente che secondo alcuni osservatori era stato percepito come meno rilevante, ma che a suo avviso continua a rappresentare un punto fermo per lo sport italiano.

Il programma e le idee per un coni più vicino allo sportivo

Buonfiglio sottolinea che per costruire un Coni orientato al futuro bisogna coinvolgere maggiormente le nuove leve: i presidenti neoeletti e gli atleti, che potranno diventare i futuri dirigenti. Insiste sull’importanza di conoscere e vivere quotidianamente la realtà sportiva per proporre miglioramenti concreti. Ha usato un’immagine efficace: per cambiare il traffico di Roma bisogna chiamare i tassisti, quindi per migliorare lo sport bisogna portare all’interno del Coni chi frequenta il mondo sportivo ogni giorno.

Questa visione si discosta dall’idea di una struttura chiusa o guidata solo da figure storiche senza un contatto diretto con le esigenze attuali degli sportivi. La candidatura di Carraro è rispettata, ma Buonfiglio preferisce focalizzarsi sui risultati e sul coinvolgimento concreto delle risorse che rappresentano il futuro dello sport italiano. Il dialogo aperto e la costruzione di un programma condiviso dovranno essere elementi centrali per chi guiderà il Coni dai prossimi mesi.

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