La memoria di Oscar Fuà, giovane patriota della Brigata Maiella, è stata onorata questa mattina a Sulmona, dove è stato celebrato l’ottantesimo anniversario della sua morte avvenuta a Brisighella nel 1944. La commemorazione ha visto la partecipazione del sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, insieme ad altre figure significative della comunità, che hanno sottolineato l’importanza storica e il valore simbolico di Fuà e della Brigata Maiella nella lotta per la libertà e la democrazia.
il ricordo del sacrificio
Il sindaco Di Piero ha messo in evidenza il significato della commemorazione, affermando che non si poteva permettere che la figura di Oscar Fuà venisse dimenticata. Il giovane patriota, studente del liceo classico e appena diciottenne, è stato descritto come un emblema dei valori di patria e libertà, ai quali si è sacrificato senza esitazione. Durante il suo intervento, il sindaco ha condannato l’indifferenza verso la memoria storica e ha espresso la necessità di riconoscere il contributo che Fuà e i suoi compagni hanno dato alla società, sottolineando che “a queste persone dobbiamo eterna gratitudine”.
La celebrazione non è stata soltanto un momento di ricordo, ma anche un’opportunità per riflettere sulle numerose testimonianze e documenti storici relativi alle operazioni della Brigata Maiella. L’associazione presieduta da Lando Sciuba ha annunciato che nel corso dell’anno saranno depositati all’archivio di Stato di Sulmona importanti materiali storici, a dimostrazione del valore collettivo della memoria legata a queste figure eroiche.
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la tragica storia di oscar fuà
Oscar Fuà cadde il 4 dicembre 1944 durante un assalto a Brisighella, presso il belvedere della zona, dove perse la vita a causa del fuoco incrociato delle mitragliatrici tedesche. La sua storia è particolarmente significativa poiché Fuà, di origine ebraica, aveva già vissuto l’angoscia delle persecuzioni razziali. In un gesto di coraggio e determinazione, decise di unirsi alla Brigata Maiella e combattere per la libertà, indossando la divisa dei suoi compagni e unendosi al Gruppo dei Patrioti, che operavano in un contesto di estrema difficoltà e pericolo.
La gioventù di Fuà, segnato dalla guerra e dall’oppressione, serve a ricordare le lotte affrontate da una generazione intera. La sua immagine emerge non solo come quella di un giovane studioso, ma come quella di un combattente che ha scelto di difendere i principi di democrazia e giustizia. La sua vita e la sua morte pongono interrogativi profondi sul valore dell’impegno civico e sul prezzo da pagare per la libertà.
l’eredità della brigata maiella
La Brigata Maiella ha avuto un ruolo fondamentale nella Resistenza italiana, diventando simbolo di lotta contro l’oppressione nazista. I membri di questa formazione partigiana, tra cui Oscar Fuà, si sono distinti per il loro coraggio e dedizione in un periodo buio della storia. Attraverso operazioni di guerriglia e atti di resistenza, hanno contribuito a mantenere viva la speranza di una liberazione e di un futuro migliore.
Nel corso degli anni, l’eredità della Brigata Maiella è rimasta viva non solo attraverso racconti e testimonianze, ma anche grazie a iniziative come quella di raccogliere documenti storici, che testimoniano le operazioni e l’impegno di quei giovani patrioti. La loro storia non è solo un capitolo del passato, ma un patrimonio di valori che continua a ispirare le nuove generazioni e serve da monito contro l’oblio.
La commemorazione di Oscar Fuà rappresenta così un’occasione per riconoscere e apprezzare il sacrificio di tutti coloro che hanno dato la vita nella lotta per i diritti e la dignità umana, un impegno che è ancora rilevante nel contesto attuale.