L’ospedale monaldi di napoli ha superato una soglia importante nel campo della cardiologia interventistica. In pochi mesi del 2025, questa struttura ha effettuato 100 interventi di impianto transcatetere di valvola aortica , dimostrando capacità e organizzazione avanzata. Il riscontro testimonia come una riorganizzazione interna e una guida precisa possano migliorare i risultati clinici e la qualità dell’assistenza.
Un percorso di intenso lavoro e riorganizzazione interna
Il traguardo dei 100 interventi contenuti in sei mesi non nasce per caso. L’unità operativa complessa di cardiologia, sotto la direzione del dottor emilio di lorenzo, ha affrontato un percorso di cambiamento decisivo. A partire dal settembre del 2024, l’ospedale ha rafforzato e integrato tutte le linee assistenziali cardiologiche, snellendo processi e riducendo le frammentazioni che spesso rallentano il lavoro di equipe. L’obiettivo era creare una squadra più coesa, capace di operare in modo fluido e continuo sui pazienti affetti da patologie valvolari complesse.
Lavoro di squadra e sinergie
Questa trasformazione ha comportato l’aumento delle sinergie tra cardiologi, cardiochirurghi, infermieri specializzati e tutte le figure coinvolte nella gestione dei pazienti. Il risultato è stato una rete interna efficace, capace di ridurre i tempi di attesa e di eseguire interventi di alta specializzazione con una migliore organizzazione delle risorse. Il piano è stato supportato dalla direzione generale, guidata dall’avvocato anna iervolino, riconfermata di recente nel suo incarico, a sottolineare la continuità e l’impegno nella crescita clinica e gestionale dell’azienda.
Leggi anche:
La procedura tavi: innovazione e impatto sulla cura delle patologie valvolari
L’intervento di impianto transcatetere di valvola aortica, noto come tavi, rappresenta una tecnica minimamente invasiva per sostituire valvole cardiache difettose, evitando un’operazione a cuore aperto. È una procedura indicata soprattutto per pazienti con rischi elevati o con condizioni che sconsigliano la tradizionale chirurgia. L’uso di tecnologie avanzate e la precisione nell’esecuzione permettono un recupero più rapido e meno complicazioni post-operatorie.
Al monaldi, la tavi ha assunto un ruolo centrale fra le opzioni terapeutiche grazie alla programmazione attenta e alle competenze sviluppate dal team. Il superamento delle 100 procedure conferma come l’ospedale abbia consolidato un centro specializzato in grado di assicurare queste terapie a un numero crescente di cittadini campani e non solo. I casi trattati rispecchiano la complessità clinica ma dimostrano anche la risposta positiva della struttura agli standard più elevati richiesti.
Un intervento innovativo
“La tavi rappresenta una svolta fondamentale per i nostri pazienti ad alto rischio,” commentano i medici del reparto cardiologico del monaldi.
Collaborazione e rilancio del programma trapianti al monaldi
Il successo della tavi si lega strettamente alla qualità della collaborazione tra diverse specialità. L’unità di cardiologia ha rilanciato il programma di trapianto di cuore, lavorando fianco a fianco con cardiochirurghi e altre figure mediche. Questo lavoro condiviso ha permesso di offrire ai pazienti una continuità di assistenza migliore, anche in casi complessi in cui la sostituzione valvolare o il trapianto rappresentano soluzioni complementari.
Il dialogo tra reparti e professionisti ha contribuito a ottimizzare i percorsi clinici, diminuendo le attese e migliorando la qualità complessiva delle cure. La direzione, che ha puntato su un modello di governance incentrato sul benessere del paziente, ha favorito la diffusione di protocolli integrati e l’utilizzo di risorse efficienti. Questo modello è scelto come riferimento per altre strutture regionali, che cercano di imitare questo metodo di lavoro, basato sulla cooperazione e la chiarezza di obiettivi.
Un modello ospedaliero basato sulla dedizione di medici e personale
Dietro al risultato concreto c’è il contributo quotidiano di un team variegato composto da medici, infermieri, tecnici e personale amministrativo. La professionalità e la dedizione di ogni figura sono risultate fondamentali per raggiungere i numeri annunciati. Lo staff ha affrontato impegni continui, aggiornamenti e gestione di situazioni spesso critiche, dimostrando una capacità di adattamento e prontezza non comuni.
La riconferma della direzione generale e la stabilità manageriale hanno rappresentato un punto di forza. Il monaldi, parte dell’azienda ospedaliera dei colli, si conferma un polo importante per terapie avanzate in cardiologia. L’attenzione alla qualità dei servizi fa parte di un processo che coinvolge tutte le componenti dell’ospedale, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza e i risultati per chi si rivolge a questa struttura. A quel punto la strada per nuovi passi si apre con basi solide e progettualità chiara.