Ospedale di L’Aquila: Centro di Eccellenza per la Brachiterapia e la Radioterapia Oncologica

Ospedale di L’Aquila: Centro di Eccellenza per la Brachiterapia e la Radioterapia Oncologica

L’Ospedale di L’Aquila si afferma come centro oncologico di riferimento in Abruzzo e Lazio, offrendo trattamenti innovativi come la brachiterapia e tecniche avanzate per la cura del cancro.
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Ospedale di L’Aquila: Centro di Eccellenza per la Brachiterapia e la Radioterapia Oncologica - (Credit: abruzzolive.it)

L’Ospedale di L’Aquila, grazie all’impegno del servizio di radioterapia oncologica, emerge come punto di riferimento non solo per le donne della provincia, ma anche per pazienti provenienti da altre aree d’Abruzzo e dal Lazio. Questo ospedale offre trattamenti all’avanguardia, come la brachiterapia oncologica, un’opzione vitale per le pazienti affette da tumore alla cervice uterina. Con una programmazione attenta e risorse tecniche innovative, L’Aquila si posiziona come un centro essenziale nella lotta contro il cancro.

La brachiterapia oncologica: un’opzione terapeutica preziosa

Negli ultimi tre anni, l’Ospedale San Salvatore ha effettuato oltre 300 sedute di brachiterapia per donne provenienti da province limitrofe dell’Abruzzo e anche dal Lazio, comprese città come Sora e Cassino. Questo trattamento, diretto dal professor Giovanni Luca Gravina, è l’unico servizio attualmente disponibile in Abruzzo per questa terapia specifica, consolidando così l’importanza e il prestigio dell’ospedale nella gestione oncologica regionale. La brachiterapia oncologica offre un’opzione terapeutica mirata, in grado di minimizzare i danni ai tessuti circostanti mentre mira direttamente al tumore. Le pazienti possono beneficiare di un trattamento che non solo ha dimostrato di essere efficace, ma anche estremamente preciso, portando a risultati clinici significativi.

Grazie a un’accurata programmazione del manager Ferdinando Romano, che ha supervisionato e strutturato la crescita del servizio negli anni, il reparto guadagna mobilità attiva e un’alta capacità attrattiva. Questo approccio strategico permette non solo di attrarre pazienti da territori vicini, ma rappresenta anche un passo importante per garantire un’assistenza di qualità e accessibile per le donne colpite da questa patologia.

Collaborazione interspecialistica per un’assistenza completa

Un fattore determinante per il successo del servizio di radioterapia oncologica all’Ospedale di L’Aquila è la forte sinergia tra i vari reparti coinvolti nella cura delle pazienti. Il dottor Mario Di Staso, responsabile del trattamento di brachiterapia, collabora attivamente con il dipartimento di ostetricia e ginecologia, guidato dal dottor Leonardo Di Stefano. Grazie a questo lavoro di squadra, il reparto è in grado di offrire un percorso di cura integrato e coordinato, essenziale per affrontare le complessità dell’oncologia.

Il dottor Gabriele Iagnemma partecipa anch’esso a questo processo, garantendo un supporto multidisciplinare che migliora ulteriormente la qualità dell’assistenza. La forza di un approccio così congiunto permette non solo di massimizzare l’efficacia dei trattamenti, ma anche di supportare le pazienti in un momento particolarmente delicato della loro vita. L’esperienza dei professionisti coinvolti assicura che ogni paziente riceva un percorso terapeutico personalizzato e basato sulle ultime evidenze scientifiche.

Innovazione tecnologica: l’importanza della tecnica VMAT

Un ulteriore punto di forza del servizio di radioterapia oncologica dell’Ospedale San Salvatore è rappresentato dalla tecnica VMAT . Questa metodologia è particolarmente utile nel trattamento dei tumori della mammella sinistra, consentendo la protezione di organi vitali, come cuore e coronarie, che si trovano in prossimità della zona trattata. Con l’adozione di due acceleratori lineari all’avanguardia, installati più di un anno fa come frutto di investimenti in nuove tecnologie, il reparto ha notevolmente migliorato la sua capacità di trattamento.

Grazie a questa tecnica innovativa, è possibile ridurre significativamente la dose di radiazioni somministrata rispetto agli standard tradizionali. In questo modo, si abbassano i rischi di effetti collaterali su cuore e apparato coronarico, migliorando la sicurezza del trattamento e il benessere delle pazienti. Ogni seduta di radioterapia ha una durata compresa tra 7 e 8 minuti e viene attuata attraverso cicli di 15 sedute. Fino ad oggi, oltre 150 pazienti con tumore alla mammella sinistra hanno ricevuto il trattamento, per un totale di circa 2.200 sedute erogate, confermando l’efficacia e la capacità del servizio nella cura di questa specifica patologia.

Il servizio di radioterapia oncologica dell’Ospedale di L’Aquila continua a dimostrare un impegno attivo non solo nella cura, ma anche nella continua innovazione, svolgendo un ruolo cruciale nella lotta contro il cancro a livello regionale.

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