Operazione molosso: 18 arresti per traffico di droga a Catania, coinvolti anche cinque minorenni

Operazione molosso: 18 arresti per traffico di droga a Catania, coinvolti anche cinque minorenni

L’operazione “Molosso” dei carabinieri di Catania ha portato all’arresto di 18 persone, tra cui cinque minorenni, smantellando un’organizzazione dedita al traffico di droga nel quartiere San Cristoforo.
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Operazione molosso: 18 arresti per traffico di droga a Catania, coinvolti anche cinque minorenni - Gaeta.it

L’operazione ‘Molosso‘, realizzata dai carabinieri del comando provinciale di Catania, ha portato all’arresto di 18 individui, inclusi cinque minorenni, accusati di gestire un importante traffico di stupefacenti nel noto quartiere di San Cristoforo. Questa indagine complessa, condotta tra giugno 2023 e febbraio 2024, ha visto il coinvolgimento sia della Procura Distrettuale che di quella per i Minorenni, permettendo di avvalersi di metodi investigativi sia tradizionali che tecnologici. Memo video registrati durante le operazioni hanno documentato atti di spaccio evidenti, con spacciatori ripresi nell’atto di contare il denaro guadagnato e cedere dosi di droga attraverso lo spioncino di porte blindate, una prassi adottata per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Purtroppo, è stata testimoniata anche la presenza di un minore durante attività di spaccio, richiamando l’attenzione su una questione sociale seria e inquietante.

Strategia e dinamiche dell’operazione

Sono oltre 100 i carabinieri coinvolti nell’operazione Molosso, supportati dalla compagnia di intervento operativo del XII Reggimento Sicilia. L’operazione è stata autorizzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura per i Minorenni di Catania, portando all’emissione di due ordinanze cautelari. Gli arrestati dovranno affrontare accuse gravi, tra cui associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, nonché acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. È importante ribadire che si applica la presunzione d’innocenza fino a una eventuale condanna definitiva.

L’attività investigativa ha rivelato un’organizzazione ben strutturata, in grado di gestire il traffico di sostanze stupefacenti in modo efficiente e invisibile, grazie a metodi che hanno incluso il monitoraggio a distanza e intercettazioni. Snodi cruciali delle indagini hanno permesso di risalire alla rete di spacciatori e definire il giro d’affari dell’organizzazione. Il sequestro di beni è anche una parte fondamentale dell’operazione, in corso per cercare di limitare le risorse economiche degli indagati maggiorenni, segno di un’operazione che punta non solo a fermare l’attività illegale, ma anche a privare i criminali dei mezzi finanziari necessari per continuare la loro attività illecita.

Implicazioni sociali e nella comunità

Il coinvolgimento di minorenni in questo contesto evidenzia una problematica più ampia legata al traffico di droga a Catania e più in generale in Italia. Le ricerche dimostrano che in molte città le organizzazioni criminali sfruttano la vulnerabilità dei giovani, avvicinandoli per coinvolgerli in attività illecite. Non si tratta solo di arresti, ma di un campanello d’allarme che mette in luce la necessità di iniziative preventive e di supporto per i giovani, affinché possano trovare alternative valide al coinvolgimento nel crimine.

Le autorità e le istituzioni locali devono collaborare per affrontare questa problematica in modo olistico, comprendendo l’importanza di programmi sociali e di educazione per ridurre il rischio di coinvolgimento dei minorenni nelle attività di spaccio. Senza azioni di prevenzione, il ciclo della criminalità potrebbe ripetersi, perpetuando un circolo vizioso difficile da spezzare.

L’operazione Molosso, quindi, non è solo un successo delle forze dell’ordine, ma rappresenta anche un richiamo per la società a prendere coscienza e ad agire per proteggere le nuove generazioni da questa insidiosa realtà. Le sfide sono molte, ma la volontà di affrontarle è altrettanto forte.

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