La notte tra febbraio e marzo 2025 ha visto l’intervento della squadra mobile di latina insieme ai colleghi di roma. L’operazione ha portato all’arresto di più persone accusate di una rapina a mano armata avvenuta in un appartamento di via ezio, nel centro di latina. Il caso era stato seguito dalla procura locale, che ha coordinato le indagini in seguito alla denuncia presentata da due donne vittime della violenza.
Dettaglio della rapina e modalità con cui è stata commessa
A febbraio 2024, nelle prime ore del mattino, la vittima principale, una donna ucraina di 45 anni, ha trovato due uomini incappucciati che l’attendevano davanti alla sua porta. L’hanno sorpresa mentre stava aprendo l’ingresso e l’hanno costretta con la forza a entrare. Le hanno chiuso la bocca con una mano e l’hanno legata a una sedia usando del nastro adesivo, bloccandole anche labbra e mani. I malviventi hanno puntato una pistola al suo collo, minacciandola di sparare se non avesse rivelato dove si trovassero i soldi in casa.
La donna però non ha collaborato. I rapinatori, allora, l’hanno trascinata verso il bagno, mantenendo la presa sulla pistola. Qui le hanno strappato la catenina dal collo e un anello dal dito, oggetti personali che hanno portato via insieme ad altri beni. Durante tutta la rapina la vittima è rimasta immobilizzata e terrorizzata, senza possibilità di reagire.
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L’intervento della sorella e la fuga dei rapinatori
In un momento imprevisto durante la rapina, è arrivata la sorella della vittima senza sapere cosa stava accadendo. Uno dei rapinatori si è presentato fingendosi un poliziotto, per distrarla e farla entrare nell’appartamento. Una volta dentro, l’altro bandito le ha strappato la borsa di mano, rubandone il contenuto. Capito che si trattava di falsi agenti, la donna ha iniziato a urlare per chiedere aiuto. I criminali hanno tentato di bloccarla con del nastro adesivo e hanno fatto minacce con la pistola.
Le urla però hanno creato tanta confusione e i rapinatori sono stati costretti a fuggire, lasciando dietro di sé segni di violenza e paura. La sorella della vittima è riuscita a sfuggire alla loro cattura, andando a chiedere aiuto subito dopo.
Il bottino e la rete criminale all’esterno dell’appartamento
Sul luogo della rapina sono stati notati anche altri complici, rimasti fuori dall’abitazione durante l’assalto. Questi ultimi si sono occupati di trasportare il bottino, sistemandolo in un borsone. I preziosi trafugati includevano numerosi orologi, gioielli e borse firmate, con un valore stimato intorno ai 60.000 euro.
Lavoro investigativo e collaborazione tra le forze dell’ordine
Il lavoro investigativo della squadra mobile ha consentito di ricostruire la rete criminale dietro le quinte della rapina. Le indagini hanno portato all’emissione delle misure cautelari da parte del giudice per le indagini preliminari di latina. L’azione coordinata ha colpito i responsabili, arrestati grazie alla collaborazione dei due uffici investigativi di latina e roma. Lo svolgimento della vicenda ha confermato la pericolosità del gruppo e la necessità di interventi mirati per la tutela della sicurezza cittadina.