L’attività dei carabinieri della compagnia di Egna ha portato all’esecuzione di nove perquisizioni domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su una rete di spaccio di sostanze stupefacenti in Alto Adige. L’inchiesta interessa diverse località della provincia di Bolzano e coinvolge persone appartenenti a varie fasce d’età. L’azione coordinata dalla procura della Repubblica di Bolzano punta a smantellare un sistema di distribuzione di droga che operava su più comuni della zona.
L’indagine coordinata dalla stazione carabinieri di laives
L’operazione nasce da un’indagine prolungata, coordinata dalla stazione carabinieri di Laives. L’attività investigativa ha riguardato un ampio raggio territoriale, includendo diverse località altoatesine. È stato messo sotto osservazione un gruppo di persone sospettate di traffico di stupefacenti, distribuite nei comuni di Laives, Bolzano, Merano, Terlano e Nova Ponente. La raccolta di prove e informazioni ha richiesto tempo e impegno per delineare la rete di spaccio e i flussi di sostanze illegali.
La procura della Repubblica ha autorizzato l’esecuzione di perquisizioni domiciliari per raccogliere ulteriori prove e, se possibile, sequestrare droga o strumenti utilizzati per il commercio illecito. La collaborazione tra le compagnie carabinieri di Egna, Merano e Bolzano ha facilitato una tempestiva esecuzione degli accessi nelle abitazioni dei sospetti, con l’obiettivo di interrompere l’attività criminosa.
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I risultati delle perquisizioni e l’arresto a merano
Durante le perquisizioni, un episodio ha coinvolto un giovane nato nel 2005 e residente a Merano. I carabinieri lo hanno sorpreso con circa 250 grammi di hashish. Oltre alla droga, il ragazzo deteneva materiali per confezionare le singole dosi, elementi che hanno confermato l’attività di spaccio. L’arresto è avvenuto in flagranza, quindi senza indugi è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata nelle prossime settimane.
Il caso è significativo perché l’età del giovane indica un coinvolgimento precoce nel mondo della droga. Il quantitativo sequestrato non era insignificante e lascia intendere un certo movimento all’interno della rete di distribuzione più ampia che l’indagine cerca di smantellare. Altri controlli approfonditi hanno permesso di raccogliere elementi probatori anche su altri soggetti indagati.
Scoperta di ketamina e contanti a laives durante le perquisizioni
Un altro episodio è emerso nella località di Laives, dove è stato fermato un coetaneo del giovane di Merano. Nel corso della perquisizione nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato residui di ketamina. In aggiunta, sono stati sequestrati 950 euro in contanti, ritenuti provento del traffico di droga. Sono stati recuperati anche strumenti usati per il confezionamento delle dosi da immettere sul mercato.
Questo ritrovamento conferma come l’indagine abbia raggiunto più punti della rete di spaccio, con soggetti attivi in vari comuni dell’Alto Adige. Il denaro contante sequestrato entra a far parte del quadro probatorio per collegare le attività sospette alle vendite di sostanze illegali. Lo sviluppo di questi accertamenti potrebbe portare a nuovi arresti e a una maggiore comprensione della dinamica criminale nel territorio interessato.
Un contrasto costante nelle province di bolzano e trento
Le perquisizioni e i sequestri testimoniano ancora una volta l’attenzione dedicata dalle forze dell’ordine al contrasto del traffico di stupefacenti nelle province di Bolzano e Trento, zona che spesso diventa punto di passaggio o mercato per la droga. Lo scenario resta complesso, con un tessuto sociale che subisce le conseguenze delle attività illegali messe in atto da giovani e non solo.