La Polizia di Stato, nell’ambito di un’importante operazione finalizzata alla lotta contro la pedopornografia online, ha eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di otto individui residenti nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Roma. Queste persone sono state indagate per detenzione di materiale pedopornografico.
Indagini e Arresti: La Lotta alla Pedopornografia
Durante le indagini, sono state condotte ispezioni e analisi informatiche sui telefoni dei sospettati, che hanno portato al rinvenimento di prove significative sul loro coinvolgimento nella diffusione online di video contenenti abusi sessuali su bambini di giovane età, inclusi neonati. Queste prove hanno portato all’arresto in flagranza di due persone di 48 anni, uno a Napoli e l’altro ad Avellino.
Coordinamento Internazionale e Indagini Approfondite
L’indagine è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania della Polizia Postale, su incarico della IV Sezione – Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Napoli, in coordinamento con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online di Roma. L’operazione è scaturita da una segnalazione riguardante individui italiani coinvolti nella diffusione di materiale pedopornografico su un popolare social network, giunta attraverso canali di cooperazione internazionale di polizia.
Identificazione dei Sospettati: Una Rete Anonima Scoperta
Nonostante i sospettati avessero cercato di rimanere anonimi creando profili social con dati falsi e utilizzando reti wi-fi non protette o intestate a terze parti, le investigazioni e l’analisi di migliaia di connessioni effettuate dagli esperti cibernetici hanno permesso di identificarli. È importante ricordare che gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a una sentenza definitiva.
Questo report è stato redatto seguendo le linee guida indicate dall’ANSA e rispettando la privacy e la dignità delle persone coinvolte.