Operazione antidroga a Milano: otto arresti tra cui il capo ultrà del Milan Luca Lucci

Operazione antidroga a Milano: otto arresti tra cui il capo ultrà del Milan Luca Lucci

Arrestati otto membri di un’organizzazione dedita al traffico di droga a Milano, tra cui il capo ultrà del Milan, Luca Lucci. L’operazione segue un’indagine su violenze legate al tifo calcistico.
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Operazione antidroga a Milano: otto arresti tra cui il capo ultrà del Milan Luca Lucci - Gaeta.it

Un’operazione di polizia condotta a Milano ha portato all’arresto di otto persone accusate di associazione a delinquere con finalità di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana. Gli arresti, avvenuti nella mattinata di oggi, coinvolgono nomi noti nel panorama calcistico locale, uno dei quali è Luca Lucci, identificato come il capo ultrà della storica squadra del Milan. Questo sviluppo segue un’indagine più ampia che ha visto la luce dopo un violento agguato ai danni di Enzo Anghinelli.

Gli arresti e l’indagine sulla violenza

Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine si inquadra in un contesto investigativo che risale all’agguato avvenuto il 12 aprile 2019. In quella data, Anghinelli fu ferito da quattro colpi di pistola mentre era alla guida della sua auto, un episodio che sollevò un vero allarme sociale a Milano e che ha richiesto un’approfondita analisi da parte della Squadra Mobile. Gli arresti di oggi non sono un caso isolato, ma riflettono un lavoro investigativo meticoloso portato avanti negli ultimi anni, che ha messo in luce una rete di traffico di droga collegata a un gruppo solido di criminalità organizzata.

In particolare, le indagini si sono concentrate sull’analisi delle comunicazioni tra gli indagati, che avvenivano su piattaforme criptate. Attraverso queste analisi, gli inquirenti sono riusciti a identificare scambi di messaggi e informazioni che evidenziano il funzionamento dell’organizzazione e i ruoli dei singoli membri in essa. Questo approccio innovativo ha permesso di raccogliere prove significative, ottenendo così l’approvazione dell’Autorità giudiziaria italiana e supporto internazionale da Eurojust ed Europol.

Le connessioni con la curva del Milan e ulteriori perquisizioni

Tra le persone colpite da queste misure cautelari, non solo Luca Lucci, ma anche altri individui già arrestati nel corso dell’operazione “doppia curva”. Questa indagine ha portato a rivelare legami tra il tifo organizzato e attività illecite, contribuendo a delineare un quadro allarmante di collusioni tra passione sportiva e crimine. Le autorità stanno cercando di fare chiarezza su quanto possa essere profondo questo intreccio e quali siano le implicazioni per il mondo del calcio e la società milanese.

Nel contesto di questa operazione, sono stati anche eseguiti 13 decreti di perquisizione indirizzati verso altrettanti indagati che non sono stati arrestati, ma i cui nomi sono legati allo stesso gruppo investigato. Il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la gravità degli indizi di reato, ma non ha ritenuto sufficienti le motivazioni per i provvedimenti cautelari. Questa decisione mette in evidenza la complessità del sistema investigativo e le sfide che gli inquirenti devono affrontare per garantire giustizia in casi così intricati.

Implicazioni per la società milanese e il sistema calcistico

La sicurezza pubblica e la gestione del fenomeno ultrà nella città di Milano rappresentano una questione di grande rilevanza. Le operazioni antidroga come questa sottolineano l’intento delle forze dell’ordine di combattere crimine organizzato e attività illecite che si nascondono dietro la facciata della passione calcistica. L’arresto di figure di spicco come Luca Lucci pone interrogativi su come i gruppi di supporter possano essere influenzati da dinamiche criminali, richiedendo un impegno da parte delle istituzioni per tutelare il senso di appartenenza senza compromettere la legalità.

Questa operazione non solo segna un passo importante nella lotta contro il traffico di droga, ma evidenzia anche la necessità di campagne educative di sensibilizzazione tra i giovani e il ruolo delle associazioni sportive. La connessione tra sport e illegalità è un tema caldo, e la sua gestione richiederà un approccio multidisciplinare per garantire un futuro senza violenza per il tifo calcistico a Milano.

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