Operaio ferito nello stabilimento Stellantis di Atessa dopo il cedimento della catena trasportatrice, scioperi e proteste sindacali

Operaio ferito nello stabilimento Stellantis di Atessa dopo il cedimento della catena trasportatrice, scioperi e proteste sindacali

Un operaio dello stabilimento Stellantis di Atessa rimane ferito dopo il cedimento di una catena trasportatrice; sindacati Fiom Cgil e Usb proclamano scioperi per chiedere interventi urgenti sulla sicurezza.
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Un operaio dello stabilimento Stellantis di Atessa è rimasto ferito in un incidente causato dal cedimento di una catena trasportatrice, scatenando proteste sindacali e scioperi per chiedere maggiori misure di sicurezza sul lavoro. - Gaeta.it

Un incidente grave ha coinvolto un operaio nello stabilimento Stellantis di Atessa, in provincia di Chieti, durante la notte. Il lavoratore è stato ricoverato in ospedale dopo che una catena trasportatrice si è rotta, mettendolo a rischio schiacciamento tra i furgoni in movimento nelle unità di montaggio 7 e 8. Sebbene le sue condizioni non siano critiche, l’episodio ha scatenato una risposta immediata da parte dei sindacati, con scioperi e richieste di interventi urgenti sulla sicurezza dei mezzi e delle strutture.

Le reazioni sindacali e scioperi: la mobilitazione dei lavoratori

Non è passato molto tempo prima che la Fiom Cgil proclamasse uno sciopero notturno già alle 4.30, poco dopo il fatto. Oggi la protesta si è protratta con astensioni dal lavoro di un’ora per turno: dalle 10.30 alle 11.30 nel turno A e dalle 16 alle 17 nel turno B. Dal sindacato le parole sono nette: “si tratta di un problema noto e da lungo tempo ignorato dalle aziende, non di una semplice fatalità.”

La Fiom rimarca l’urgenza di affrontare con interventi strutturali la manutenzione e la sicurezza degli impianti, pena il rischio di ulteriori incidenti potenzialmente più gravi. Il caso dell’operaio ferito ha acceso i riflettori sulle condizioni all’interno dello stabilimento, suscitando frustrazione e preoccupazione tra i lavoratori.

L’incidente nello stabilimento di atessa: dinamica e condizioni dell’operaio

L’episodio si è verificato nelle prime ore della notte in uno dei reparti più cruciali dello stabilimento Stellantis ad Atessa, dove si assemblano veicoli importanti per la produzione nazionale. La catena trasportatrice, un componente fondamentale per il movimento dei materiali all’interno delle linee di montaggio, ha subito un cedimento improvviso. A quel punto, l’operaio addetto si è trovato pericolosamente esposto: i furgoni in transito sul nastro potevano schiacciarlo.

Il lavoratore è stato estratto e portato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti. Le condizioni, fortunatamente, non sono risultate letali o gravissime, ma si parla comunque di un infortunio serio. Le prime ricostruzioni sul luogo sottolineano che quel tipo di incidenti non sono eventi isolati e richiede attenzione.

Protesta anche dall’usb: le richieste per la sicurezza nelle linee di montaggio

Anche l’Usb è scesa in campo con uno sciopero parallelo, che ha coinvolto i turni delle 12.45-13.45 e 21.15-22.15. Il sindacato punta il dito contro la lunga serie di incidenti simili, che denunciano una carenza di manutenzione e controlli sugli impianti. L’Usb chiede con fermezza un controllo costante e interventi immediati per proteggere la salute e la vita degli operai.

Viene inoltre contestata la gestione aziendale che, secondo il sindacato, tende a minimizzare gli incidenti etichettandoli come errori umani senza conseguenze penali per i responsabili. La sicurezza rimane un tema caldo che gli addetti ai lavori vorrebbero non più ignorato, soprattutto in un contesto produttivo come quello del 2025.

Contesto lavorativo e sicurezza negli stabilimenti industriali italiani

Gli incidenti sul lavoro rappresentano ancora oggi una realtà preoccupante nel panorama industriale italiano, specie in determinati siti produttivi di grandi dimensioni. L’episodio nello stabilimento Stellantis di Atessa riflette una situazione che, secondo molti esperti e sindacati, necessita di interventi più completi e sistematici.

La manutenzione degli impianti impone un impegno continuo e non saltuario. Le aziende gestiscono linee di produzione complesse e pesanti, con macchinari soggetti a usura e guasti che possono provocare danni sia alle persone che alla produzione stessa. In questo senso, la sicurezza non deve mai essere compromessa e le norme di tutela dei lavoratori vanno applicate scrupolosamente.

Gli scioperi e le proteste degli operai rappresentano segnali inequivocabili di disagio e malcontento. Assistiamo a una richiesta collettiva di garanzie reali sul posto di lavoro, da parte soprattutto dei lavoratori più esposti ai rischi quotidiani. Lo stabilimento di Atessa è chiamato a rispondere con precisione, per evitare che episodi del genere si ripetano.

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