Open day di conserve italia a ravarino per reclutare lavoratori stagionali nella campagna pomodoro 2025

Open day di conserve italia a ravarino per reclutare lavoratori stagionali nella campagna pomodoro 2025

Sabato 5 luglio lo stabilimento di Conserve Italia a Ravarino apre per selezionare lavoratori stagionali per la campagna pomodoro, con visite guidate e focus sulla produzione biologica e i marchi Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani.
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Sabato 5 luglio lo stabilimento Conserve Italia di Ravarino (Modena) apre per selezionare lavoratori stagionali per la campagna di trasformazione del pomodoro, inclusa la produzione biologica, offrendo visite guidate e informazioni sulle mansioni. - Gaeta.it

Sabato 5 luglio, dalle 9 alle 13, lo stabilimento di Conserve Italia a Ravarino, in provincia di Modena, aprirà le porte a chiunque sia interessato a un impiego stagionale legato alla campagna di trasformazione del pomodoro da industria. Questa iniziativa anticipa l’avvio delle attività fissato per la seconda metà di luglio, con la lavorazione che proseguirà fino alla fine di settembre. L’evento offre un’opportunità diretta per conoscere il sito e valutare un possibile inserimento nel periodo di picco produttivo.

Apertura dello stabilimento di ravarino per la selezione dei lavoratori stagionali

La giornata di sabato sarà dedicata a far incontrare i responsabili delle risorse umane e della produzione con i potenziali candidati. Durante questo appuntamento, sarà possibile effettuare una visita guidata all’interno dello stabilimento: il personale illustrerà le principali attività previste e spiegherà nel dettaglio le mansioni affidate agli addetti stagionali. L’interazione punta a fornire un’informazione chiara e diretta sui ritmi di lavoro e sulle responsabilità che coinvolgeranno i nuovi assunti. Questo incontro è fondamentale per consentire a chi è interessato di farsi un’idea precisa dell’ambiente e del tipo di impegno richiesto.

Visita e conoscenza del processo produttivo

La visita offrirà anche uno sguardo approfondito sul processo produttivo del pomodoro, utile per chi andrà a lavorare in questo ambito specifico. Saranno illustrate le varie fasi di trasformazione che convertono le tonnellate di materia prima in prodotti finiti pronti per il mercato, con particolare attenzione agli standard qualitativi e alle metodiche adottate dallo stabilimento. In questo modo si cerca di creare una base di conoscenza solida per chi debutterà come stagionale. È un’occasione per accorciare le distanze tra candidati e realtà produttiva, creando aspettative realistiche e consapevolezza.

La campagna pomodoro a ravarino: numeri e caratteristiche del sito produttivo

Lo stabilimento di Conserve Italia a Ravarino è una realtà industriale importante, dove a pieno ritmo lavorano circa 200 persone. Nel corso degli anni queste linee hanno lavorato fino a 80.000 tonnellate di pomodoro, raccolte da agricoltori soci di cooperative locali. Questi dati sottolineano la portata della produzione e il suo legame con il territorio emiliano-romagnolo, un’area storicamente vocata a questo tipo di coltivazione. La materia prima qui conferita viene trasformata in vari prodotti commercializzati sia in Italia che all’estero, raggiungendo oltre 70 paesi.

Marchi e produzione

I marchi storici come Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani rappresentano il riferimento nazionale e internazionale per la conservazione del pomodoro, una garanzia di qualità su cui punta l’azienda. Accanto a questi marchi, lo stabilimento lavora anche per la produzione con il marchio del distributore, offrendo quindi una gamma di prodotti ampia che si adatta alle diverse richieste del mercato. Queste dinamiche rendono la campagna di lavorazione del pomodoro un periodo cruciale per l’attività dello stabilimento, un momento in cui l’apporto di manodopera stagionale diventa indispensabile per gestire i picchi di produzione.

La produzione di pomodoro biologico a ravarino: un unicum nella rete conserve italia

Il sito di Ravarino ha una peculiarità che lo distingue all’interno della rete produttiva di Conserve Italia. Qui avviene infatti la lavorazione del pomodoro biologico, una materia prima proveniente da tutta l’Emilia-Romagna. Questa specializzazione rappresenta un settore in crescita e risponde a una domanda di mercato sempre più attenta alle produzioni naturali e certificate. La trasformazione del pomodoro biologico comporta procedure di controllo rigorose per mantenere l’integrità del prodotto e rispettare i disciplinari previsti dalle normative nazionali e comunitarie.

Legame con il territorio e requisiti per i lavoratori

Il coinvolgimento di fornitori locali, agricoltori biologici, consente di mantenere un legame stretto con il territorio e di valorizzare la produzione agricola locale, offrendo al contempo prodotti con caratteristiche specifiche che soddisfano consumatori esigenti. Questo spazio produttivo richiede figure stagionali preparate e motivate, perché la gestione della materia prima biologica segue protocolli particolari rispetto a quella convenzionale. Per chi si candida, è un’opportunità per partecipare a un processo produttivo con standard elevati e caratteristiche distintive all’interno del più ampio mercato del pomodoro da industria.

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