Napoli affronta un’ondata di caldo intensa con temperature che raggiungono picchi oltre i 35°C e un caldo percepito che si avvicina ai 39°C nelle ore centrali del giorno. Questa situazione particolare preoccupa medici e cittadini per i rischi sanitari che si concentrano soprattutto sugli anziani e chi convive con patologie croniche. La pressione dovuta alla combinazione di calore e umidità comporta effetti importanti sulla salute pubblica già messa alla prova in seguito a simili eventi.
Temperature elevate e impatti sulla salute pubblica a napoli
Le temperature registrate nelle ultime settimane a Napoli hanno superato livelli di guardia, e i cittadini si trovano a dover affrontare un disagio notevole. Si parla di valori intorno ai 35°C durante il giorno, con sensazioni di caldo più intense dovute all’umidità che abbonda in città. Gli esperti segnalano come queste condizioni aumentino la probabilità di problematiche legate al sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Rischi per la salute di anziani e malati cronici
In particolare, anziani e malati cronici sono esposti a rischi elevati. Il sovraccarico termico può generare colpi di calore, che nei casi peggiori portano a ricoveri urgenti. La disidratazione rappresenta un altro pericolo concreto, visto che si perde rapidamente liquidi e sali minerali. Questi fattori insieme possono provocare scompensi gravi, come crisi respiratorie o fallimenti cardiaci. Molte segnalazioni arrivano dai medici di base, dai parenti di persone fragili che cercano indicazioni su come comportarsi in questa fase critica.
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Consigli pratici dei medici di napoli per la gestione quotidiana del caldo
La federazione italiana dei medici di medicina generale di Napoli ha reso pubbliche alcune indicazioni semplici e precise per proteggersi dal caldo intenso. “Bere almeno un litro e mezzo fino a due litri di acqua durante il giorno è fondamentale, evitando bevande zuccherate e alcolici che peggiorano la disidratazione.” Il cibo deve restare leggero, con preferenza a frutta e verdura stagionali che aiutano a reintegrare liquidi e nutrienti.
Si consiglia poi di mantenere la casa fresca, chiudendo le finestre nelle ore più calde, cioè tra le 11 e le 17, e arieggiando solo al mattino presto o in serata. Per chi ha condizionatori o ventilatori, è importante non diminuir troppo la temperatura interna rispetto all’esterno, per evitare shock termici. Limitare uscite e spostamenti nelle ore centrali della giornata aiuta a ridurre l’esposizione a condizioni pericolose. Chi deve uscire va protetto con cappelli e abiti leggeri.
I medici sottolineano che conservare i farmaci lontano da fonti di calore è altrettanto importante, come osservare segni preoccupanti quali cefalea intensa, nausea, confusione mentale o spossatezza. “Al manifestarsi di questi sintomi bisogna contattare subito un medico o il pronto intervento 118.”
Misure di prevenzione e attenzione
Il ruolo attivo dei medici di famiglia e le misure per il supporto ai più vulnerabili
Nonostante la carenza di personale, medici di famiglia a Napoli stanno facendo uno sforzo notevole durante questa emergenza. Molti garantiscono visite domiciliari per chi ha difficoltà di movimento o condizioni precarie. La risposta dei professionisti è fondamentale per evitare complicazioni che potrebbero intasare il sistema sanitario cittadino.
Sul fronte formativo, il bando per il corso di medicina generale 2025-2028 ha aperto la partecipazione anche ai medici che sono già in formazione. Questo passo mira a rafforzare il numero di medici disponibili nel prossimo futuro, cercando di ridurre la pressione sulle risorse attuali. Nel frattempo, l’appello rivolto a famiglie e comunità è di mantenere stretti i contatti con anziani e persone isolate per intervenire tempestivamente se necessario.
I medici richiamano quindi a uno sforzo collettivo di attenzione e assistenza, avvertendo che “solo grazie a una rete di supporto sociale si può limitare l’impatto di questa ondata di calore sulla salute della popolazione più fragile di Napoli.”