L’omicidio avvenuto ieri sul lungomare Ognina di Catania ha sconvolto la città. Santo Salvatore Giambattista Re, un pasticcere di 30 anni, è stato ucciso con più coltellate da John Obama, un 37enne dello Zimbabwe senza permesso di soggiorno e noto come posteggiatore abusivo. Non è ancora chiaro il movente che ha portato al gesto violento, ma le forze dell’ordine indagano senza escludere alcuna pista.
Indagini e provvedimenti della procura di catania
La procura di Catania ha avviato immediatamente le indagini coordinate dall’aggiunto Fabio Scavone. L’accusa contestata a Obama è quella di omicidio volontario aggravato. È stato disposto l’arresto e, nella giornata odierna, gli atti saranno depositati alla segreteria del gip per la convalida del provvedimento restrittivo.
I magistrati hanno incaricato il professor Cristoforo Pomara di effettuare l’autopsia. Questo esame fornirà dati precisi sulle cause del decesso e sulle modalità delle ferite, elementi fondamentali nel procedimento giudiziario. La procura segue la vicenda con attenzione, valutando ogni aspetto che possa aiutare a chiarire la vicenda e le dinamiche che hanno portato all’omicidio.
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Cronaca dell’omicidio e modus operandi
Il fatto si è svolto lungo il lungomare Ognina, una zona abitualmente frequentata per passeggiate e attività commerciali. Santo Salvatore Giambattista Re è stato ferito mortalmente con un coltello dal 37enne John Obama. Dopo il fatto, l’aggressore ha cercato di scappare ma è stato fermato dagli agenti delle Volanti della Questura catanese. Le prime dichiarazioni del presunto responsabile sono state confuse e prive di senso, riferite come «farneticanti» dagli investigatori. Al momento, non si hanno dettagli precisi su un eventuale litigio o motivazione determinante.
L’intervento della polizia è stato rapido e decisivo. Il fermo del sospetto è avvenuto poco dopo l’aggressione e ha permesso di evitare ulteriori episodi di violenza. La vittima, invece, è deceduta sul posto o poco dopo il ricovero, per via delle ferite riportate. La dinamica precisa dell’accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti che stanno raccogliendo testimonianze e svolgendo accertamenti.
Reazione della comunità e chiusura della pasticceria
La vittima lavorava nella pasticceria Quaranta, storica attività commerciale di Catania. Santo Salvatore Giambattista Re era anche cognato del titolare. La notizia della sua morte ha colpito profondamente il personale e i clienti abituali. Sulla pagina Facebook della pasticceria, è stato comunicato che la bottega resterà chiusa per lutto fino a domenica 1 giugno.
Durante questo periodo saranno evase solo le prenotazioni già registrate. Nel messaggio si ringraziano le persone che hanno mostrato vicinanza in queste ore difficili. La scelta di sospendere temporaneamente l’attività lascia intendere il peso emotivo del lutto per chi conosceva la vittima e quanto la tragedia abbia inciso sulla comunità locale.
Il clima resta teso a Catania, dove l’episodio ha suscitato dibattiti sulla sicurezza nelle aree pubbliche, il fenomeno dei posteggiatori abusivi e le condizioni dei migranti irregolari. Le autorità continueranno a seguire il caso nelle prossime settimane, aspettando il rilascio dell’autopsia e ulteriori elementi dalle indagini in corso.