Omicidio di Pierina Paganelli: il processo si concentra su due video chiave

Omicidio di Pierina Paganelli: il processo si concentra su due video chiave

Il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini si complica con l’analisi di due video chiave, mentre accusa e difesa si confrontano sull’identità del sospettato Louis Dassilva.
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Omicidio di Pierina Paganelli: il processo si concentra su due video chiave - Gaeta.it

La drammatica vicenda della 78enne Pierina Paganelli, trovata morta a Rimini il 3 ottobre 2023, prosegue con un acceso confronto tra accusa e difesa. I protagonisti di questo caso sono principalmente due video registrati dalle telecamere di sorveglianza che potrebbero rivelarsi decisivi per l’esito del processo. Domani, il giudice per le indagini preliminari di Rimini, Vinicio Cantarini, nominerà un perito che avrà il compito di eseguire un esperimento giudiziale analizzando i filmati in questione.

L’analisi dei video: chi è l’uomo ripreso?

L’attenzione si focalizza su due video e sull’identità dell’uomo che compare in essi. L’accusa sostiene che il soggetto ripreso sia Louis Dassilva, indagato per l’omicidio di Paganelli. Dall’altro lato, la difesa di Dassilva, rappresentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, sostiene che l’uomo sia Emanuele Neri, vicino di casa della vittima, che ha dichiarato di riconoscersi nel video.

Un elemento cruciale è rappresentato dal video della farmacia San Martino, descritto dalla Procura come una prova che incrimina Dassilva. Il perito avrà la responsabilità di esaminare con attenzione i frame dei due video per stabilire se ci siano elementi visivi sovrapponibili o riconoscibili che possano confermare o smentire l’identità del passante. Saranno effettuati anche rilievi e verifiche nel luogo del delitto, precisamente in via del Ciclamino, per raccogliere ulteriori indizi.

I dettagli dell’omicidio e le accuse

Il racconto della Procura è agghiacciante: secondo le indagini, Dassilva avrebbe attaccato Pierina Paganelli nel suo garage, infliggendole 29 coltellate in meno di un minuto. Dopo l’omicidio, sarebbe uscito dal condominio per disfarsi dell’arma e, subito dopo, sarebbe stato ripreso dalla telecamera della farmacia mentre tornava a casa. Il tempo di registrazione è cruciale: tra le 22.17.02 e le 22.17.08 della sera del delitto, appare un uomo che, secondo gli investigatori, non può che essere l’assassino.

Tuttavia, la difesa respinge con forza questa narrazione, presentando il filmato del 30 settembre, in cui appare Emanuele Neri mentre si dirige verso casa. I legali di Dassilva affermano che le immagini sono comparabili e che entrambe le registrazioni presentano un uomo molto simile, tanto da non poter escludere la possibilità che Neri sia colui che compare nel video del giorno dell’omicidio.

Presenze in aula e testimonianze

Nell’udienza di domani, oltre a Dassilva, sono attese anche le parti offese, con Davide Barzan in veste di consulente criminalista e l’avvocato Nunzia Barzan che rappresenta Manuela e Loris Bianchi, anch’essi coinvolti nel caso per la loro vicinanza alla vittima. Saranno presenti anche Monica e Marco Lunedei, legali dei figli di Paganelli.

La situazione in aula si preannuncia tesa e fondamentale per stabilire le prossime fasi del processo. Gli sviluppi delle analisi sui video saranno cruciali per la decisione del giudice, che dovrà valutare se esistono prove sufficienti per procedere nelle indagini o se l’ipotesi di un errore d’identità debba essere presa seriamente in considerazione. Le conseguenze di questo incontro tra accusa e difesa potrebbero determinare il futuro legale di Louis Dassilva e riaccendere i riflettori su uno dei casi più complessi della cronaca locale.

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