A roma si è radunata una massa di fedeli per partecipare al giubileo delle famiglie, un evento che unisce bambini, genitori, nonni e anziani attorno a un’occasione di fede. La piazza San Pietro, teatro di questo raduno, ha accolto persone provenienti da numerosi paesi, legate da esperienze di vita spesso segnate dal dolore. Le celebrazioni si concludono con la messa di papa Leone XVI, momento centrale di questa manifestazione spirituale.
Cammino verso la porta santa e storie di fede che uniscono
La giornata si apre con un lento flusso di famiglie che si avvicinano alla porta santa della basilica di san pietro. Si notano gruppi eterogenei: genitori con bambini piccoli, nonni, persone anziane assistite da familiari o volontari. Tra loro c’è Milagros, una neonata di origine colombiana, avvolta in un marsupio che dopo poche ore diventa fonte di disagio per la piccola. Milagros rappresenta un miracolo per i suoi genitori Hernán e Marilena, arrivati da Barranquilla. Qualche tempo prima della sua nascita i medici avevano dato poche speranze di sopravvivenza a causa di problemi in gravidanza. La famiglia, profondamente religiosa, ha sostenuto quei momenti difficili con preghiere davanti all’immagine del “Divino Niño” venerata a Bogotá. Alla fine, la nascita della bimba è stata accolta come un segno di speranza, riflesso della forza della fede che ha unito migliaia di famiglie nel raduno romano. Questo evento è infatti dedicato alle esperienze delle famiglie, con l’obiettivo di testimoniare quei legami forti che superano le difficoltà della vita.
La presenza di famiglie multigenerazionali e adozioni
All’interno di piazza San Pietro, la scena si popola di famiglie che cercano momenti di tranquillità e condivisione. Sergio e Pinuccia, coniugi bergamaschi, sono seduti vicino a una fontana e osservano i loro quattro nipoti che corrono e gioiscono rincorrendosi. Tra i bambini ci sono gemelli e un fratellino più piccolo. La loro storia di famiglia include anche l’adozione di Seblé, una donna originaria dell’Etiopia che ha trovato casa e affetto grazie a Sergio e Pinuccia molti anni fa. L’uomo ricorda il gesto d’amore che ha riempito la loro casa e ha portato nuova vita attraverso l’adozione. La gioia di quei bambini rappresenta una forma di gratitudine e speranza testimoniata proprio nel pellegrinaggio romano. L’evento mette in scena una molteplicità di storie familiari, adozioni comprese, che arricchiscono la comunità e trasmettono il messaggio che “l’amore si costruisce e si moltiplica nel tempo.”
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Tra i tanti partecipanti al giubileo, spiccano anche Mathias e Regina, una coppia tedesca con un lungo matrimonio alle spalle. Sono venuti a roma con la figlia Samira e il suo fidanzato David. Durante la loro esperienza di vita familiare hanno affrontato una fase critica, causata dall’uso di sostanze stupefacenti da parte della figlia. Quello è stato un momento duro che li ha messi di fronte a scelte complesse. La svolta è arrivata grazie all’intervento di strutture come quella della Caritas austriaca, che ha offerto supporto terapeutico, permettendo a Samira di uscire dalla dipendenza. Una storia che parla di dolore ma anche di recupero e rinnovamento, simile a quella di tante altre famiglie che partecipano all’evento in vaticano.
Oltre ai bambini e ai genitori, numerosi anziani, anche non autosufficienti, hanno raggiunto roma accompagnati da volontari. Dal 4 al 6 giugno saranno coinvolti in incontri promossi dal dicastero per i laici, la famiglia e la vita, per poi celebrare il giubileo loro riservato il 7 e 8 giugno. La manifestazione punta a riconoscere il ruolo degli anziani nella società e nella chiesa, sottolineando come la loro presenza e esperienza diano senso e continuità alle generazioni più giovani.