Oltre duemila persone a cherasco per la prima edizione de il nocciolo – prove in campo

Oltre duemila persone a cherasco per la prima edizione de il nocciolo – prove in campo

L’evento di Cherasco organizzato da Confagricoltura Cuneo ha riunito oltre novanta espositori e duemila partecipanti, presentando innovazioni tecnologiche, sostenibilità e sviluppo della coltivazione del nocciolo in Piemonte.
Oltre Duemila Persone A Cheras Oltre Duemila Persone A Cheras
L’evento “Il nocciolo – Prove in campo” a Cherasco ha riunito oltre 90 espositori e 2000 partecipanti per presentare innovazioni tecnologiche e pratiche sostenibili nel settore corilicolo piemontese, evidenziando crescita, sostenibilità e adattamento climatico. - Gaeta.it

L’evento dedicato al nocciolo, organizzato da Confagricoltura Cuneo e altri enti, ha richiamato un pubblico ampio e qualificato. Oltre novanta espositori provenienti da tutta Italia hanno proposto macchinari e prodotti innovativi per il settore corilicolo. La manifestazione ha incluso prove pratiche, convegni tecnici e un’ampia area dimostrativa, confermando l’importanza crescente del nocciolo nel territorio piemontese.

Un evento strategico per il settore corilicolo a cherasco

Il 24 maggio scorso a Cherasco, in provincia di Cuneo, si è svolta la prima edizione de “Il nocciolo – Prove in campo”. L’iniziativa ha raccolto più di duemila partecipanti, segno di un interesse crescente per la coltivazione del nocciolo. La manifestazione è stata promossa da Confagricoltura Cuneo, Agrimpresa, Nocciolo Service, con la collaborazione di altri soggetti tra cui la città di Cherasco e la Fondazione Agrion. Il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo ha conferito un respiro istituzionale all’iniziativa.

Il percorso lungo più di un chilometro ha ospitato un’area convegni, un’esposizione di prodotti e attrezzature specifiche, e più di dieci ettari di noccioleto dove si sono svolte dimostrazioni pratiche. L’evento ha offerto una panoramica completa sulle tecnologie più avanzate per la coltivazione del nocciolo e sullo sviluppo delle sue filiere. L’afflusso di pubblico ha superato le aspettative, con visitatori arrivati anche da fuori regione.

Focus sui contenuti tecnici e innovativi proposti durante la giornata

La giornata è iniziata con i saluti istituzionali di autorità locali e regionali, tra cui il sindaco di Cherasco Claudio Bogetti e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Otto interventi tecnici hanno affrontato tematiche specifiche come le nuove tecnologie per la gestione del nocciolo e le sfide agronomiche legate al cambiamento climatico.

Simone Burdese, rappresentante della Greenhas Group, ha illustrato l’impiego di prodotti biostimolanti per ridurre la cascola, uno dei principali problemi che ha causato cali produttivi negli ultimi anni. Un approfondimento sul controllo di polloni e infestanti è stato offerto da Matteo Bertoglio di Sipcam Italia. Entrambe le presentazioni hanno evidenziato nuove strategie per migliorare la resa del noccioleto.

Il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia, ha fornito dati precisi sull’espansione della coltivazione: il nocciolo si è esteso da 12mila ettari nel 2010 a 29mila ettari nel 2024, con un aumento delle aziende sul territorio. Inoltre ha proposto di valutare l’inserimento della varietà Biglini nel disciplinare della nocciola IGP Piemonte, vista la somiglianza con la tradizionale Tonda Gentile delle Langhe.

Varietà del nocciolo e sostenibilità delle produzioni in primo piano

Tra i temi più seguiti dal pubblico c’è stato l’intervento di Benoit Genin di Agronuts dedicato alla nocciola nordamericana. Questa varietà mostra notevole adattabilità ai mutamenti climatici, un aspetto cruciale davanti alle condizioni ambientali attuali. Federico Marini di Tempoverde ha presentato metodi per preservare la salute del terreno tramite l’uso di sementi per l’inerbimento e il sovescio, soluzioni che supportano la sostenibilità della coltivazione.

Dario Bonavia di Labin Piemonte ha proposto tecniche nutrizionali aggiornate per ottimizzare la gestione del noccioleto. Questi approcci puntano a migliorare la resa e la qualità del prodotto mantenendo un impatto ridotto sull’ambiente. L’aspetto sostenibile è stato centrale nelle discussioni, collegato all’obiettivo di un’agricoltura più attenta alle condizioni climatiche e al suolo.

La tonda gentile e i progetti di innovazione agronomica

Non è mancata un’analisi approfondita sulla Tonda Gentile, una delle varietà più riconosciute del Piemonte. Lorenzo Brigante di Fondazione Agrion ha illustrato il progetto “Tonda Gentile Produttiva”, che mira a sviluppare tecniche di coltivazione capaci di adattarsi alle sfide poste dal clima variabile. Questa iniziativa si concentra su pratiche agronomiche più resilienti e su una gestione attiva del noccioleto.

La relazione tra nocciolo e castagno è stata esaminata da Maria Gabriella Mellano e Alessandro Tomatis, del Centro Regionale di Castanicoltura e dell’Università di Torino. In provincia di Cuneo sta prendendo piede un modello di agricoltura multifunzionale dove queste due colture convivono. Tale sistema aiuta a preservare la biodiversità e a migliorare la redditività, proteggendo il suolo con un approccio più attento all’ecosistema locale.

Nuove tecnologie digitali per l’agricoltura corilicola

Il ciclo di interventi si è chiuso con una presentazione di Massimo De Marziis di 3A Srl riguardante l’adozione di strumenti digitali nelle aziende corilicole. Queste tecnologie consentono un monitoraggio più preciso dei noccioleti e una gestione puntuale di fitopatologie e risorse. L’innovazione digitale si profila come una leva per rendere più efficace l’attività delle imprese agricole, soprattutto in un contesto di cambiamento rapido come quello attuale.

Gli sviluppi presentati hanno messo in luce il ruolo centrale della tecnologia nella modernizzazione della coltivazione del nocciolo. L’evento di Cherasco è diventato, così, una piattaforma per mostrare soluzioni concrete e strumenti aggiornati al servizio degli agricoltori. Il settore continua a crescere nel nord ovest, accompagnato da una domanda che riguarda qualità, sostenibilità e adattamento ai nuovi scenari.

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