La Regione Marche ha siglato un accordo che riguarda un contributo di solidarietà di quasi un milione di euro destinato ai comuni colpiti dall’alluvione del 2024. Le risorse, raccolte da organizzazioni come Confindustria e sindacati, saranno impiegate principalmente per l’acquisto di mezzi per la protezione civile e per le AST provinciali, rafforzando la risposta agli eventi atmosferici estremi che hanno causato gravi danni sul territorio.
La raccolta fondi e l’accordo per il sostegno ai territori alluvionati
A Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, si è concluso il pomeriggio del 2025 l’accordo formale che conferma la destinazione del fondo raccolto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL. La somma supera i 900 mila euro e nasce come un gesto di solidarietà nazionale verso le zone colpite dal disastro naturale. La cifra servirà per potenziare i mezzi di intervento sul territorio, con particolare attenzione alla protezione civile e all’assistenza sanitaria territoriale. L’iniziativa riunisce diversi soggetti che hanno contribuito economicamente e ora condividono l’impegno per una ripartenza sicura per i comuni alluvionati.
Intervento del presidente della regione
Il presidente della regione, nonché commissario delegato per l’alluvione, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come questo accordo sia “una testimonianza della solidarietà reale e concreta ricevuta, che si traduce in opportunità e sicurezza per le comunità. Il dramma che ha colpito i bacini del Misa, del Nevola e le aree interne di Pesaro-Urbino nel 2024 ha mosso tutto il paese a offrire aiuto, e questa somma rappresenta un gesto tangibile a favore della ripresa”. Acquaroli ha ribadito la presenza di una risposta collettiva che va al di là delle parole.
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Destinazione dei fondi: investimenti per i comuni e le ast provinciali
Stefano Babini, vice commissario per l’alluvione, ha fornito dettagli sulle modalità di utilizzo della raccolta. La somma servirà all’acquisto di automezzi adatti alle esigenze dei 24 comuni maggiormente colpiti. In particolare, sarà fornita una vettura 4×4 a ciascun comune per agevolare le operazioni di pronto intervento nelle zone difficili da raggiungere. Inoltre, le AST provinciali riceveranno nuove automediche per garantire continuità e efficienza nelle attività di emergenza e assistenza medica. Babini ha spiegato che questa scelta mira ad aumentare la capacità operativa delle strutture di protezione civile e sanitarie sul territorio, rafforzando la risposta alle emergenze future.
Aggiornamenti sui ristori
Sul fronte dei ristori, Babini ha ricordato che il decreto per le compensazioni economiche alle famiglie e alle imprese è stato varato il mese scorso. Le misure prevedono aiuti fino a 5mila euro per ogni famiglia e 20mila euro per le attività produttive danneggiate. Sebbene i fondi siano stanziati e ufficializzati, il trasferimento materiale sulle contabilità dedicate è ancora in fase di completamento. Babini ha indicato che solo pochi giorni separano dalla distribuzione effettiva degli importi.
Il ruolo dei soggetti sindacali e di confindustria nella solidarietà
Durante la firma erano presenti anche esponenti di rilievo dei sindacati marchigiani: Giuseppe Santarelli , Claudia Mazzucchelli e Marco Ferracuti . Ferracuti ha ringraziato le persone che hanno contribuito personalmente alla raccolta fondi e ha parlato dell’importanza di individuare priorità concrete per la ricostruzione. Ha evidenziato come il denaro raccolto debba tradursi in azioni precise per il rilancio delle aree colpite.
Il presidente di Confindustria Ancona, Diego Mingarelli, ha aggiunto un richiamo alla prevenzione. Ha detto che il territorio marchigiano soffre di fragilità idrogeologiche e che serve lavorare per aumentare la capacità di resistenza degli ambienti e delle comunità. Mingarelli ha sottolineato la necessità di attuare misure che aiutino aziende e cittadini a ridurre gli impatti di eventi come l’alluvione, evidenziando la prevenzione come un nodo cruciale per la sostenibilità futura.
Il quadro dei comuni colpiti e gli interventi in corso nelle marche
L’alluvione del 2024 ha interessato principalmente il bacino del Misa e del Nevola, oltre alle aree interne della provincia di Pesaro-Urbino. I danni hanno riguardato infrastrutture stradali, abitazioni private, attività commerciali e terreni agricoli. La risposta regionale ha previsto da subito l’attivazione del commissario delegato e il varo di fondi per la ricostruzione. Le risorse ora stanziate supportano sia le attività di emergenza in corso sia il recupero delle aree più vulnerabili.
Le nuove vetture 4×4 e automediche andranno a rafforzare la presenza sul territorio delle protezioni civili comunali e delle AST provinciali, incrementando la capacità di intervento in situazioni di emergenza come frane, allagamenti o isolamento di frazioni. Questo tipo di mezzi risponde alla necessità di superare difficoltà logistiche riscontrate nelle prime fasi dell’alluvione. I 24 comuni destinatari rappresentano una parte significativa delle zone devastate, e l’investimento in attrezzature è fondamentale per garantire rapidità e sicurezza nelle risposte future.
Il piano di ristori, le nuove uscite per i mezzi e le iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione indicano una gestione articolata che punta a sostenere le comunità colpite con più strumenti, dal supporto economico alla dotazione tecnica. Resta il monitoraggio continuo della situazione idrogeologica e l’impegno per migliorare la sicurezza quotidiana delle persone che vivono nelle aree più a rischio della Regione Marche.