L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha registrato nel 2024 un ammontare complessivo di più di 8 miliardi di euro distribuiti ad agricoltori, allevatori, enti locali e altri soggetti collettivi. Tra le somme stanziate spiccano i fondi destinati ai giovani agricoltori e gli interventi di sostegno alimentare rivolti alle fasce sociali più vulnerabili. Questi dati emergono dal primo rapporto annuale presentato a Roma, a cui hanno partecipato il direttore di Agea Fabio Vitale e il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
I dati chiave delle erogazioni agea nel 2024
Nel corso del 2024 Agea ha gestito oltre 400 mila domande di aiuto riferite ai fondi europei per l’agricoltura. La cifra totale degli aiuti finanziari supera gli 8 miliardi di euro. In particolare, 76,7 milioni sono stati indirizzati a giovani agricoltori, una misura pensata per favorire il ricambio generazionale nelle campagne italiane. Parallelamente, 111 milioni di euro sono stati impiegati per fornire sostegno alimentare alle persone in difficoltà, intervenendo su una necessità crescente in vari territori.
Questi numeri tracciano il quadro di un sistema che, pur con le sue complessità, ha saputo rispondere a molte esigenze del settore agricolo e sociale. I fondi europei confermano il loro ruolo centrale nel mantenere viva la produzione agricola e sostenere i soggetti più fragili, sia tra i produttori sia tra i consumatori. L’efficace gestione e l’erogazione tempestiva di questi aiuti emergono come elementi fondamentali per affrontare un contesto economico e climatico in evoluzione.
Leggi anche:
Le parole del direttore fabio vitale sul percorso e le sfide del 2024
Fabio Vitale, alla guida di Agea, ha descritto il 2024 come un anno impegnativo. Ha ricordato che i fondi distribuiti rappresentano il frutto di un lavoro iniziato già nel 2023, in un contesto con molteplici difficoltà. Il direttore ha sottolineato come l’ente abbia costruito relazioni operative e sviluppato sinergie interne, lavorando per evitare di trasformare Agea in un semplice sistema burocratico.
Da queste azioni è stata tracciata una strategia per rafforzare quella che ha definito «la sovranità alimentare italiana». Nelle sue parole emerge la volontà di mantenere affidabile il meccanismo di sostegno al settore agricolo, con un’attenzione particolare alla collaborazione tra diverse figure e istituzioni coinvolte. C’è stata una forte spinta a fare squadra, tra le strutture di governo e i territori, per rispondere efficacemente alle emergenze e ai bisogni.
Un esempio lampante è stato l’intervento rapido per la siccità in Sicilia, affrontata con uno stanziamento ministeriale di 110 milioni di euro. Il tempo di distribuzione di questa somma, avvenuta in quattro mesi fino ad aprile 2025, ha dimostrato un’attenzione concreta alle difficoltà dei lavoratori del settore in situazioni di crisi climatica.
Futuro dell’agricoltura: sostenibilità, tecnologia e nuove generazioni
Secondo il direttore di Agea, il futuro dell’agricoltura italiana dovrà basarsi su elementi chiave quali sostenibilità ambientale, digitalizzazione, presenza di giovani agricoltori e capacità di resistenza alle sfide. Questi aspetti non sono stati solo citati a titolo teorico: rappresentano l’orientamento concreto su cui vengono costruite le politiche di sostegno e i programmi di finanziamento.
La sostenibilità comprende sia la gestione delle risorse naturali, sia il rispetto per il territorio. La digitalizzazione si traduce nell’adozione di tecnologie per migliorare la produzione, ottimizzare tempi e risorse, e monitorare in modo preciso le coltivazioni. L’ingresso e il supporto ai giovani agricoltori è giudicato fondamentale per assicurare la continuità produttiva. La resilienza riguarda la capacità di superare eventi come siccità o fluttuazioni di mercato.
Le riflessioni di Vitale hanno trovato riscontro tra gli altri interventi della giornata, come quelli dei rappresentanti del governo e del parlamento. Questi hanno confermato l’impegno verso un’agricoltura che possa rispondere alle aspettative economiche e sociali del paese, mantenendo un rapporto saldo con i territori.
Contributi istituzionali durante la presentazione a palazzo wedekind
La presentazione del primo rapporto annuale Agea si è svolta a Roma, nel palazzo Wedekind. Oltre al direttore e al ministro dell’agricoltura, ha preso la parola Renato Loiero, consigliere per le politiche di bilancio del presidente del Consiglio. Loiero ha portato il punto di vista del governo, illustrando le priorità di finanziamento e controllo dei fondi. Luca De Carlo, presidente della Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, ha evidenziato le esigenze normative e politico-istituzionali connesse al settore.
Antonio Di Matteo, consigliere di amministrazione Inps, ha collegato le tematiche agricole al mondo del lavoro e delle protezioni sociali, sottolineando l’importanza del supporto alle categorie più deboli. Le diverse prospettive arricchiscono la lettura del rapporto Agea e mostrano come l’agricoltura sia al centro di molte dinamiche, sociali, economiche e istituzionali.
Le cifre illustrate e gli interventi programmati fotograficamente individuano la rete di strumenti e collaborazioni che sostengono l’attività agricola nel presente e si preparano alle sfide future, con grande attenzione sia agli operatori sia alle necessità delle comunità.