Nelle giornate del 25 e 26 maggio 2025, Genova vedrà impegnati 481.754 elettori nel primo turno delle consultazioni per l’elezione del sindaco, dei consiglieri comunali e dei rappresentanti dei municipi. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza, si tornerà alle urne l’8 e 9 giugno per il ballottaggio. Aumentano leggermente gli iscritti rispetto al 2022, a testimonianza di una città ancora centrale nel dibattito politico regionale. Le urne saranno aperte in 653 sezioni distribuite sul territorio cittadino, con particolare attenzione alle esigenze degli elettori con disabilità, che avranno a disposizione servizi dedicati per esercitare il voto senza barriere.
La crescita del corpo elettorale a genova e il confronto con le ultime politiche cittadine
Il ministero dell’Interno ha pubblicato i dati ufficiali riguardanti gli elettori registrati a Genova per le elezioni di maggio 2025. Sono 481.754 le persone abilitate al voto, un incremento rispetto al 2022 che contava 480.424 elettori. L’aumento di 1.330 nuove iscrizioni segna una crescita dello 0,27%. Dieci anni fa l’affluenza era già un tema chiave nelle tornate amministrative: alle ultime comunali, infatti, partecipò solo il 44,17% degli aventi diritto, vale a dire poco più di 212 mila votanti, con oltre metà dei genovesi che scelsero di non recarsi alle urne. Questa bassa partecipazione aveva suscitato molte riflessioni sulla rappresentatività e sulle modalità di coinvolgimento della cittadinanza.
Anche quest’anno l’attenzione resterà alta sulla mobilitazione degli elettori, soprattutto in una fase politica cittadina delicata, dove la scelta del primo cittadino e dei nuovi consiglieri potrebbe orientare decisamente la gestione amministrativa del capoluogo ligure. Le 653 sezioni elettorali presenti sul territorio rappresentano il fulcro della democrazia locale, aperte in modo capillare per garantire a tutti il diritto di voto.
Leggi anche:
I comuni liguri chiamati al voto insieme a genova: numeri e punti chiave
Oltre a Genova, la Liguria vedrà coinvolti altri piccoli comuni chiamati alle urne nello stesso weekend di fine maggio. In provincia di Genova si vota anche a Orero, con 526 elettori registrati, e Rossiglione, che conta 2.206 aventi diritto. Questi piccoli centri mantengono un legame stretto con la vita politica regionale, sebbene con numeri completamente diversi rispetto alla città metropolitana. Nel ponente ligure, più a ovest, si disputeranno le consultazioni a Vellecrosia, comune in provincia di Imperia con 6.086 elettori, e a Sassello, in provincia di Savona, che ne conta 2.245.
Queste tornate elettorali, pur in realtà che variano per densità e popolazione, contribuiscono a delineare il quadro politico ligure in modo completo. Ogni comune tiene viva la partecipazione dei cittadini alle decisioni che riguardano il loro territorio e rappresentano microcosmi dove le dinamiche locali si intrecciano con questioni più ampie come infrastrutture, servizi sociali, gestione ambientale.
Le misure adottate dal comune di genova per facilitare il voto delle persone con disabilità
Il Comune di Genova ha previsto una serie di accorgimenti per garantire che anche gli elettori con disabilità possano esercitare il diritto di voto senza impedimenti. È stato disposto l’allestimento di almeno un seggio accessibile in ogni municipio, strutturato per accogliere persone con difficoltà motorie o altre esigenze specifiche. Il voto assistito è garantito a chi ne fa richiesta, offrendo la possibilità di essere accompagnati nell’espressione della preferenza. Oltre a questo, è stata confermata la possibilità di richiedere il voto domiciliare per gli elettori impossibilitati a spostarsi.
Un ulteriore servizio riguarda il trasporto gratuito ai seggi per coloro che presentano difficoltà a deambulare. Questo intervento intende abbattere gli ostacoli logistici che spesso impediscono una partecipazione effettiva alle consultazioni elettorali. Con queste misure, il Comune conferma l’impegno per un’accessibilità reale al voto, in linea con i principi di inclusione e uguaglianza sanciti dalla legge.
I cittadini genovesi si apprestano a partecipare a una tornata elettorale che, nei numeri come nelle procedure, riflette la complessità e l’eterogeneità della città. Le urne si apriranno tra poche settimane, in attesa di comprendere quale indirizzo prenderà la guida della città nei prossimi anni.