La grande musica dal vivo ha preso il centro di Milano il 30 maggio 2025 con la 18esima edizione di Radio Italia Live – Il Concerto. Oltre 25 mila spettatori si sono ritrovati in piazza Duomo per ascoltare una serata ricca di nomi noti della musica italiana, in un evento gratuito che ha unito diverse generazioni. Artisti premiati, giovani talenti e icone hanno animato la piazza sotto la Madonnina, mentre la manifestazione veniva trasmessa in diretta su più canali tv e streaming.
Un evento che coinvolge milioni e una piazza pronta a cantare
Il concerto è iniziato ufficialmente sotto la conduzione di Enzo Miccio e Paoletta, volti noti di Radio Italia, con l’introduzione affidata alla voce di Luca Ward. Il pubblico ha potuto seguire la diretta non solo in piazza Duomo, ma anche su Sky Uno, TV8 e la piattaforma NOW, raggiungendo così migliaia di ascoltatori fuori Milano.
Lucio corsi e l’apertura della serata
Lucio Corsi ha inaugurato la serata con un semplice “ciao Milano” prima di sedersi al pianoforte. Ha suonato due brani tratti dal suo repertorio, tra cui ‘Volevo essere un duro’, pezzo che gli ha dato il titolo di artista rivelazione dell’anno. Il pubblico ha reagito cantando a gran voce, superando la sua voce, in un coro collettivo di grande intensità.
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Subito dopo è salito sul palco Fedez, che ha proposto ‘Battito’, il brano con cui si è classificato quarto a Sanremo 2025. Ha poi duettato con Clara in ‘Scelte stupide’, brano candidato a conquistare l’estate. Il rapper ha ringraziato la città e Radio Italia, ricordando il suo prossimo ritorno live previsto per settembre al Forum di Assago, a distanza di dieci anni dall’ultima esibizione in quel luogo.
Duetti e momenti intensi sul palco sotto la madonnina
Quando Marco Masini ha intonato ‘Bella stronza’, il tramonto ha illuminato piazza Duomo, accompagnando la sua voce. Subito dopo, Fedez è tornato sul palco per condividere con lui una performance inedita del brano, ricreando dal vivo la collaborazione vista a Sanremo. Il pezzo ha coinvolto tutta la piazza, che si è unita in un canto corale.
Masini e Fedez si sono scambiati un abbraccio prolungato, segno di un’intesa artistica ben evidente. Quella serata è stata, per loro, un momento condiviso davanti a una folla numerosa, raccolta in uno spazio che ha unito generazioni e stili diversi.
Brunori sas unplugged
Brunori Sas ha proseguito il concerto con un set unplugged, solo chitarra e voce, che ha raccolto applausi e grida entusiaste. Ha eseguito brani come ‘La verità’, ‘Per due che come noi’ e ‘L’albero delle noci’, confermando la sua capacità di creare empatia con il pubblico. La piazza ha risposto presente ad ogni sua nota, creando un’atmosfera intima nonostante la massa di persone.
La carica dei pinguini tattici nucleari e il calore del pubblico
L’arrivo dei Pinguini Tattici Nucleari ha scatenato una vera esplosione di energia tra i presenti. Sul palco hanno suonato pezzi molto amati come ‘Rubami la notte’ e ‘Giovani wannabe’. Il frontman Riccardo Zanotti ha coinvolto il pubblico chiedendo quanti di loro sarebbero stati a San Siro il 10 giugno per il loro concerto. La risposta è stata immediata e vivace, con migliaia di mani alzate in segno di presenza e supporto.
Dopo, è stato il turno di Olly. La sua performance è stata attesa dalla maggior parte degli spettatori, che lo hanno accolto con cori assordanti. Ha cantato ‘Scarabocchi’ e ‘Balorda nostalgia’, spingendosi tra la folla per mescolarsi direttamente con i fan. L’artista ha avuto modo di osservare la folla: “Mi prendo un secondo per guardarvi… che belli che siete”, ha detto lasciando trasparire l’emozione del momento.
Voci emblematiche, rap e nuove generazioni sul palco
Il momento più intenso per la musica pop è arrivato con Giorgia, che molti hanno indicato come la vincitrice morale del Festival di Sanremo. La sua ‘La cura per me’ ha incantato l’intera piazza, scatenando un silenzio quasi reverente. Tra il pubblico si udivano sussurri e qualcuno ha ammesso di avere la pelle d’oca.
Nel rap, Fabri Fibra ha incendiato la scena con ‘In Italia’. A sorpresa, si è unito a lui Tredici Pietro, figlio di Gianni Morandi, che, nonostante una carriera agli inizi, ha dimostrato di saper tenere il ritmo e mantenere alta l’attenzione.
Irama ha scatenato il pubblico con ‘Nera’, portando l’energia a un altro livello. Ha chiesto che venissero accese le torce dei telefonini e la risposta è stata immediata: 25 mila luci hanno fatto brillare il cielo di Milano. Curiosità: è arrivato in moto pochi minuti prima della sua performance, aggiungendo un tocco di spettacolo alla serata.
Emozioni e potenza delle nuove stelle della musica italiana
Alfa, idolo della generazione Z, ha debuttato sul palco con una presenza che sembrava già familiare. Nonostante fosse la sua prima volta a Radio Italia Live, il pubblico conosceva ogni parola delle sue canzoni. L’emozione è trapelata dalle lacrime dell’artista, che ha trovato nel numeroso pubblico un supporto evidente.
Achille Lauro, proclamato artista dell’anno, ha proposto un finale carico di potenza con ‘Amore disperato’ in versione acustica accompagnata da orchestra dal vivo. Ha chiuso la sua esibizione con ‘Amore’ e ‘Incoscienti giovani’, lasciando il segno per forza e intensità. La performance è stata tra le più applaudite e ha chiuso la serata con un tono alto e coinvolgente.
L’evento si è concluso con Elodie, un’artista che ha incarnato eleganza e presenza scenica lasciando piazza Duomo come un vero palcoscenico internazionale. Il singolo ‘Mi Ami Mi Odi’ è stato l’ultimo brano, anticipando il suo atteso tour negli stadi italiani. La sua esibizione ha confermato il suo ruolo di protagonista della musica pop italiana nel 2025.