Oltre 100 intossicati dopo la marcia podistica a Valdagno: fontane private sospettate

Oltre 100 intossicati dopo la marcia podistica a Valdagno: fontane private sospettate

Oltre cento partecipanti alla marcia podistica di Valdagno hanno riportato intossicazione alimentare probabilmente causata dall’acqua contaminata delle fontane private, ora vietate dal comune in attesa delle analisi.
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Oltre cento partecipanti a una marcia a Valdagno hanno subito intossicazioni alimentari probabilmente causate dall’acqua contaminata di fontane private lungo il percorso; le autorità hanno vietato l’uso delle fontane sospette in attesa dei risultati delle analisi. - Gaeta.it

Più di cento partecipanti a una marcia podistica tenutasi il primo maggio a Valdagno hanno riportato sintomi di intossicazione alimentare. L’allarme è scattato grazie ai numerosi accessi al pronto soccorso locale, che hanno fatto emergere un possibile legame con l’acqua bevuta durante l’evento sportivo. Le autorità sanitarie hanno immediatamente avviato accertamenti per individuare la fonte della contaminazione.

I casi di intossicazione: sintomi e decorso

Fin da subito, l’ospedale di Valdagno ha registrato un aumento di pazienti con disturbi gastrointestinali compatibili con un’intossicazione. I sintomi più comuni rilevati sono stati nausea, vomito e diarrea, ma nessuno dei coinvolti versa in condizioni gravi. La maggior parte ha potuto ricevere cure brevi in pronto soccorso o essere dimessa dopo il trattamento. Il gruppo delle persone colpite comprendeva sia adulti che giovani, tutti legati dall’esperienza comune alla marcia podistica locale svolta il primo maggio. Il rapido afflusso di malati ha però fatto scattare un campanello d’allarme che ha attivato le verifiche da parte delle autorità competenti.

Indagini sulle fontane: acqua non conforme fuori dall’acquedotto

Gli accertamenti del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 8 Berica hanno individuato come elemento condiviso tra i malati il contatto con alcune fontane private presenti lungo il percorso della marcia. Queste fontane, non collegate all’acquedotto comunale, servivano come punti di ristoro ai podisti ma sono risultate sospette per la possibile contaminazione dell’acqua. Sono stati effettuati campionamenti e prelievi per analisi di laboratorio, mirati a verificare la presenza di agenti contaminanti o batteri patogeni. I risultati degli esami non sono ancora arrivati ma si attendono nei prossimi giorni per chiarire la natura e la portata della contaminazione.

Provvedimenti del comune di valdagno per limitare i rischi

Il sindaco di Valdagno ha reagito con un’ordinanza che vieta al momento l’utilizzo delle due fontane sospette, denominate “Masteghini o fontana del Cengio” e “Fanana”. L’obiettivo è prevenire nuovi episodi di intossicazione e tutelare la salute pubblica in attesa delle analisi definitive. Queste misure mostrano la volontà dell’amministrazione di intervenire rapidamente per isolare la fonte del problema e ridurre i rischi durante eventi futuri. L’ordinanza comunica anche alle associazioni sportive e ai cittadini di evitare di bere da quelle fontane fino alla revoca del divieto.

Possibili cause della contaminazione: il ruolo del maltempo

Tra le ipotesi prese in considerazione per spiegare la contaminazione dell’acqua, figura il maltempo che ha interessato la zona nelle settimane precedenti alla marcia. Forti piogge o allagamenti possono aver inquinato le fontane private, favorendo la diffusione di agenti patogeni. Questa situazione ha avuto ripercussioni anche sulla sicurezza delle fonti d’acqua non collegate al sistema comunale di distribuzione, che generalmente gode di controlli più stringenti. L’evento a Valdagno conferma un rischio noto ma a volte sottovalutato: le fontane non pubbliche possono diventare veicolo di malattie in circostanze particolari, specie se utilizzate durante eventi con molti partecipanti. Le verifiche in corso dovranno confermare se questa è stata la causa.

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