Il tribunale amministrativo regionale ha confermato via libera al progetto del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia, dopo la demolizione causata dall’alluvione del settembre 2022. Il giudizio del Tar respinge il ricorso di alcune associazioni ambientaliste che chiedevano la sospensione dell’iter, aprendo la strada ai lavori per ripristinare il collegamento tra le due sponde cittadine.
La decisione del tar sul ricorso delle associazioni ambientaliste
Il Tar delle Marche ha rigettato la richiesta di sospensione del progetto avanzata da associazioni ambientaliste contrarie al piano di ricostruzione del ponte Garibaldi. Nella sentenza si evidenzia che la soluzione adottata per la nuova struttura è stata preceduta da un’attenta valutazione di più progetti alternativi scartati per motivi tecnici. Il tribunale ha inoltre sottolineato come l’istruttoria abbia coinvolto ogni autorità competente e gli stakeholder interessati, nel rispetto dell’ordinanza del capo della protezione civile n. 922/22. Non risultano quindi motivazioni legittime per fermare il processo di ricostruzione, permettendo il prosieguo dei lavori.
L’importanza strategica del nuovo ponte per senigallia
Il ponte Garibaldi rappresenta un nodo fondamentale per Senigallia, non solo come collegamento viario tra le due parti del centro abitato. Il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha evidenziato come questa infrastruttura sia essenziale per migliorare la sicurezza idraulica e urbana della città. Senigallia ha subito ripetute alluvioni e eventi meteorologici estremi negli ultimi anni, creando fragilità che devono essere affrontate con interventi strutturali adeguati. La ricostruzione del ponte non serve solo a ripristinare la mobilità, ma anche a prevenire futuri danni legati alle inondazioni e a incrementare la resilienza urbana.
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L’impatto delle alluvioni e la necessità di interventi urgenti
Il nubifragio del 15 settembre 2022 ha provocato l’abbattimento del ponte Garibaldi, lasciando la città divisa e con gravi ripercussioni sulla viabilità. Questo episodio ha ribadito la vulnerabilità di Senigallia rispetto agli eventi climatici intensi. La demolizione del ponte ha complicato gli spostamenti e rallentato le attività quotidiane di residenti e imprese. Nel contesto di un territorio già segnato da passate emergenze meteo, il ripristino del collegamento e il rafforzamento delle infrastrutture rappresentano priorità improrogabili. Il progetto approvato introduce soluzioni tecniche pensate per resistere meglio alle sollecitazioni idrauliche e limitare l’impatto di future piene.
Iter autorizzativo e stakeholder coinvolti nel processo di ricostruzione
La procedura per il progetto del nuovo ponte Garibaldi ha visto una fase istruttoria coordinata dal vice commissario delegato, che ha coinvolto numerosi enti locali e soggetti interessati. Tutti hanno espresso pareri e contribuito a definire la soluzione definitiva. L’ordinanza della protezione civile ha dato mandato preciso di procedere rapidamente, considerando la gravità dell’emergenza e la necessità di ripristinare la viabilità senza ulteriori ritardi. La decisione del Tar dimostra che le scelte progettuali rispettano i limiti normativi, anche sotto il profilo ambientale e tecnico. Questo passo autorizzativo è fondamentale per avviare concretamente la fase esecutiva dei lavori.
L’ok del tribunale amministrativo chiarisce il quadro giuridico e conferma la volontà delle istituzioni di intervenire senza indugi. Il recupero del ponte Garibaldi è ormai in calendario e rappresenta una tappa indispensabile per restituire a Senigallia un elemento chiave per il traffico urbano e la sicurezza della città.