Obbligo di indicare il cin e dispositivi di sicurezza per le locazioni brevi a partire dal 2025

Obbligo di indicare il cin e dispositivi di sicurezza per le locazioni brevi a partire dal 2025

Dal 2025 locazioni brevi e turistiche richiedono il codice identificativo nazionale negli annunci, obbligo di rilevatori di monossido e estintori, con sanzioni per irregolarità e restrizioni nei centri storici.
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Dal 2025, le locazioni brevi e turistiche in Italia richiedono l’indicazione obbligatoria del codice identificativo nazionale (CIN) negli annunci e l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio ed estintori, per garantire trasparenza e sicurezza. - Gaeta.it

Le nuove norme sulle locazioni brevi e turistiche implicano importanti cambiamenti per agenti immobiliari, proprietari e gestori. Dal 2025 sarà necessario indicare il codice identificativo nazionale negli annunci immobiliari. Inoltre, scattano obblighi di sicurezza obbligatori riguardo rilevatori di monossido di carbonio ed estintori. La misura interessa non solo le piattaforme digitali ma anche chi pubblica direttamente gli annunci.

Obbligo del cin negli annunci immobiliari per locazioni brevi e turistiche

Dal 2025, chi pubblica annunci che rappresentano in modo chiaro e completo le caratteristiche degli immobili destinati a locazioni brevi o turistiche deve indicare il codice identificativo nazionale, il cosiddetto cin. L’obbligo riguarda sia gli agenti immobiliari che i portali telematici che mettono in vetrina appartamenti e case per affitti temporanei. L’obiettivo è garantire trasparenza e tracciabilità delle offerte.

La mancata esposizione del Cin comporta sanzioni pecuniarie che variano tra i 500 e i 5mila euro, a seconda delle dimensioni della struttura pubblicizzata. Oltre alla multa, l’annuncio irregolare deve essere rimosso immediatamente dal sito o dal mezzo di pubblicazione. Nel caso in cui si affittino immobili privi di Cin, le sanzioni sono più severe e vanno dagli 800 agli 8mila euro. Se le norme sono già coperte da regolamenti regionali, si applicano le sanzioni indicate dalle autorità locali.

Questi interventi mirano a evitare offerte non conformi che possono ingannare i clienti o sfuggire a controlli amministrativi e fiscali. Il Cin diventa quindi uno strumento fondamentale per regolamentare il mercato delle locazioni turistiche.

Obbligo di rilevatori di monossido di carbonio e estintori per gli immobili adibiti a locazione breve

Dal 2 gennaio 2025, tutte le unità immobiliari utilizzate per affitti brevi o turisti, anche se non gestite da attività imprenditoriali, devono essere dotate di rilevatori di gas combustibili e di monossido di carbonio funzionanti. La normativa richiede anche la presenza di estintori portatili conformi alle norme di sicurezza vigenti.

Il ministero del Turismo ha chiarito che non serve installare impianti fissi: “basta la presenza di dispositivi rimovibili, rendendo l’obbligo meno oneroso per i proprietari e gestori.” Le faq pubblicate dal ministero specificano quali tipi di estintori usare e in quale quantità, basandosi sulle dimensioni degli appartamenti.

Per le unità immobiliari destinate alla locazione breve o turistica gestite in forma imprenditoriale, si richiede inoltre il rispetto delle norme di sicurezza previste dalle leggi statali e regionali sui sistemi impiantistici. Queste norme coprono aspetti ulteriori riguardanti gli impianti elettrici, di riscaldamento e gas, che devono risultare a norma per garantire la sicurezza degli ospiti.

L’introduzione di questo obbligo mette in evidenza l’attenzione crescente verso la sicurezza nelle strutture ricettive private, anche quelle di breve durata, che accolgono un numero elevato di persone in molte località turistiche italiane.

I limiti e le restrizioni introdotte dai comuni sulle locazioni brevi nei centri storici

Nel tentativo di ridurre il fenomeno degli affitti brevi nei centri storici, molte città turistiche italiane hanno avviato iniziative restrittive. Questi provvedimenti mirano a contenere la pressione abitativa e garantire una maggiore vivibilità degli spazi urbani spesso congestionati da turisti temporanei.

Alcuni comuni hanno vietato la presenza di keybox, cioè dispositivi di apertura automatica situati in luoghi pubblici, utilizzati per consegnare le chiavi agli ospiti senza incontri diretti. La rimozione di questi strumenti vuole impedire affitti non tracciati o non regolari.

La polizia municipale interviene frequentemente per verificare la regolarità delle locazioni brevi, controllando che gli immobili siano registrati correttamente e che gli ospiti siano identificati secondo le procedure di legge. Questi controlli si intensificano soprattutto in periodi di alta stagione turistica o in occasioni di eventi particolari che attirano un gran numero di visitatori.

Le restrizioni comunali si inseriscono in un quadro di regolamentazione articolato che varia da città a città, riflettendo esigenze locali legate a problematiche abitative, viabilità e gestione turistica.

Le novità del 2025 rappresentano un passo ulteriore nell’ordinamento di un mercato degli affitti brevi in rapido sviluppo. La sorveglianza sulle regole e la sicurezza dovranno rimanere costanti per evitare situazioni di illegalità e tutelare chi sceglie di soggiornare in Italia per motivi turistici o di breve periodo.

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