Il caso di garlasco torna sotto i riflettori dopo diciotto anni, con un importante doppio interrogatorio svolto oggi in procura a pavia. Gli occhi sono puntati su andrea sempion e alberto stasi, i cui interrogatori potrebbero dare un impulso nuovo alle indagini, sospese a lungo in attesa di risposte. Le autorità stanno affrontando una fase delicata che potrebbe rimettere in discussione ricostruzioni consolidate dell’omicidio di chiara poggi.
Le convocazioni e il contesto delle indagini a pavia
Quest’oggi alle 14, sia andrea sempion che alberto stasi sono stati convocati in procura a pavia per un interrogatorio definito “anomalo” da alcuni addetti ai lavori, anche per via della sua eccezionalità in questa fase dell’indagine. I due sono stati chiamati in contemporanea, una misura di precauzione per evitare fughe di notizie, cosa non frequente nelle procedure standard. sempion, 37 anni, è al momento l’unico indagato nel filone più recente del caso. stasi, 41 anni, invece, risulta l’unico condannato in via definitiva per l’omicidio di chiara poggi nel 2015, con una pena a sedici anni e attualmente in semilibertà.
Ascolto di marco poggi a mestre
Parallelamente all’interrogatorio dei due uomini a pavia, a mestre è stato ascoltato marco poggi, fratello della vittima. La contemporaneità delle audizioni evidenzia come la procura stia cercando di ricostruire con precisione ogni dettaglio, evitando sovrapposizioni o possibilità di comunicazioni fra testimoni o indagati prima di fornire le proprie versioni. La misura suggerisce quindi una fase investigativa che si vuole mantenere sigillata e sotto stretto controllo.
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Il cambiamento dell’ipotesi investigativa sull’omicidio
Fino ad oggi, la narrazione ufficiale dell’omicidio di chiara poggi si basava sull’ipotesi di un’unica persona presente al momento del delitto. La giovane, 26 anni all’epoca, sarebbe stata colta di sorpresa senza alcuna possibilità di difendersi. Con la riapertura delle indagini, coordinata dal procuratore aggiunto stefano civardi e dalle pm valentina de stefano e giuliana rizza, con il supporto dei carabinieri del nucleo investigativo di milano, si sta invece valutando che potrebbero esserci state più persone coinvolte.
L’indagine ha puntato a verificare ruoli e responsabilità non solo di andrea sempion, amico del fratello della vittima, ma anche di eventuali altri soggetti. Questa nuova direzione cambia significativamente l’approccio alla ricostruzione storica del crimine, aprendo scenari più complessi rispetto alla prima sentenza.
Approfondimenti genetici e tempistiche
Una parte consistente del fascicolo si concentra sulle perizie genetiche, fondamentali per ricostruire gli eventi sulla scena del crimine dopo così tanti anni. Gli esami, partiti ufficialmente a giugno, sono attesi in autunno, con risultati previsti tra ottobre e novembre. Questi approfondimenti devono chiarire se i reperti o i rilievi contengano tracce di più di una persona.
Parallelamente all’attesa per questi riscontri tecnici, sono state compiute nuove perquisizioni a sorpresa mercoledì scorso tra voghera, garlasco e tromello. Questi controlli hanno coinvolto esponenti nuovi e alcuni già noti alle indagini, segnalando un’accelerazione nelle attività investigative. L’acquisizione di nuovi elementi potrebbe portare a modifiche nelle posizioni di persone già coinvolte o a nuove iscrizioni nel registro degli indagati.
Le mosse della procura e dei carabinieri indicano una ricerca di prove concrete, che possano trasformare la trattazione del caso da ipotesi a evidenza giudiziaria negli step successivi. Ogni passaggio, dall’interrogatorio ai riscontri scientifici, si attende con interesse sia dagli operatori giudiziari che dall’opinione pubblica.
Le prossime settimane saranno decisive per definire con maggior chiarezza dinamiche e coinvolgimenti. Il doppio interrogatorio di oggi rappresenta un momento cruciale nella lunga vicenda investigativa che ha segnato garlasco e che continua a suscitare attenzione in tutta italia.