Nuovo sciopero nella scuola: il 15 novembre il personale docente e ATA in mobilitazione

Nuovo sciopero nella scuola: il 15 novembre il personale docente e ATA in mobilitazione

Il 15 novembre 2024 si svolgerà uno sciopero del personale scolastico in Italia, indetto da ANIEF e altri sindacati, per protestare contro la precarietà lavorativa e le politiche di reclutamento.
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Nuovo sciopero nella scuola: il 15 novembre il personale docente e ATA in mobilitazione - Gaeta.it

Il 15 novembre 2024 è una data cruciale per il mondo scolastico italiano, poiché è stato proclamato uno sciopero che coinvolgerà il personale docente, il personale ATA e educativo. La mobilitazione, indetta da ANIEF, ha già suscitato l’attenzione sia delle istituzioni che dell’opinione pubblica. Oltre al comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono emerse le ragioni che hanno spinto a questa azione di protesta.

Dettagli dell’avviso ministeriale sullo sciopero

Nel comunicato ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stata confermata l’interruzione delle attività scolastiche per l’intera giornata del 15 novembre 2024. Lo sciopero è stato proclamato non solo da ANIEF, ma anche dall’ADL Cobas e dalla Rete di azione unitaria per l’inclusione, che hanno indetto una protesta generale per il personale del Comparto Istruzione e Ricerca in Lombardia. Questo ha amplificato la portata dell’evento, portando l’attenzione su problematiche che affliggono diverse istituzioni educative.

Recentemente il Ministero ha pubblicato l’avviso per garantire la trasparenza e informare le famiglie e gli studenti su un’eventualità che potrebbe compromettere l’efficacia delle attività didattiche. Le comunicazioni ufficiali servono a preparare le scuole e le famiglie, affinché possano pianificare le loro giornate in base a questi eventi.

Le motivazioni dello sciopero secondo ANIEF

Marcello Pacifico, presidente nazionale di ANIEF, ha espresso chiaramente i motivi alla base di questa mobilitazione. La protesta intende sottolineare la piaga della precarietà lavorativa che affligge il personale docente e ATA in Italia. Pacifico ha evidenziato come il personale scolastico stia vivendo una situazione insostenibile, caratterizzata da un elevato numero di contratti a termine e dalla disparità di trattamento tra insegnanti di ruolo e precari.

È emerso anche un forte dissenso verso le politiche di reclutamento attuate dagli enti governativi precedenti. Secondo Pacifico, questi aspetti non solo minacciano la stabilità economica dei lavoratori, ma compromettono anche la qualità dell’istruzione offerta nelle scuole. Specificamente, l’organizzazione sindacale denuncia che il governo, tramite il PNRR, non ha affrontato adeguatamente la questione, lasciando i precari in una condizione di incertezza.

Le richieste sindacali al ministro Giuseppe Valditara

ANIEF ha presentato anche alcune richieste concrete al ministro Giuseppe Valditara, mirate a risolvere i problemi evidenziati durante la mobilitazione. Una delle principali richieste riguarda la stabilizzazione degli idonei dei concorsi passati, affinché non vengano disperse risorse umane già formate e selezionate dallo Stato.

Il sindacato ha sottolineato l’importanza di garantire un doppio canale di reclutamento per i precari presenti nelle Graduatorie ad Esaurimento e Graduatorie Provinciali per le Supplenze . I rappresentanti di ANIEF chiedono di tutelare il merito e l’esperienza accumulata durante gli anni di servizio, garantendo così una continuità didattica essenziale per il buon andamento della scuola.

In un contesto in cui più di 400.000 precari con oltre tre anni di servizio aspettano di essere stabilizzati, diventa fondamentale affrontare la questione della continuità dell’insegnamento. L’attuale modalità di somministrazione delle supplenze, spesso caratterizzata da contratti temporanei senza prospettive di carriera, minaccia non solo la vita professionale degli insegnanti, ma anche la qualità educativa vicina a studenti e famiglie.

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