Nuovo progetto FAI a Latina: un ponte culturale tra migrazione e integrazione

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Nuovo progetto FAI a Latina: un ponte culturale tra migrazione e integrazione - Fonte: Radioluna | Gaeta.it

La Delegazione FAI di Latina, insieme al gruppo FAI Ponte tra Culture, lancia un’iniziativa ambiziosa volta a esplorare le dinamiche dell’immigrazione e dell’emigrazione nel territorio pontino. Dopo il successo della scorsa edizione, il nuovo progetto si propone di approfondire le origini e le cause del fenomeno migratorio, creando un vero e proprio ponte tra culture e etnie diverse. Questo progetto non solo contribuirà alla formazione di mediatori culturali, ma cercherà anche di promuovere il dialogo e l’integrazione tra le varie comunità presenti sul territorio.

L’obiettivo dell’iniziativa: integrazione culturale

Un dialogo tra culture

L’iniziativa del FAI mira a facilitare lo scambio interculturale attraverso una serie di incontri con studiosi e esperti che si sono dedicati allo studio delle migrazioni nel territorio pontino. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di condivisione e comprensione reciproca, affinché le diverse culture possano dialogare e interagire. Un aspetto significativo di questo progetto è la presenza di cittadini di origine straniera, che avranno l’opportunità di trasmettere il patrimonio culturale delle loro comunità d’origine.

Formazione di mediatori artistico-culturali

Un altro aspetto cruciale del progetto è la formazione di mediatori artistico-culturali. Questi professionisti giocheranno un ruolo fondamentale nella promozione delle attività del FAI, facilitando il raccordo tra le comunità locali e i nuovi cittadini. Attraverso le competenze apprese, i mediatori saranno in grado di organizzare eventi culturali, laboratori artistici e momenti di confronto, rendendo accessibili temi complessi relativi alle migrazioni.

Primo appuntamento: presentazione del volume su guerra fredda e rifugiati

Dettagli dell’evento

Il primo incontro di questo nuovo percorso si terrà sabato 14 settembre alle ore 18:00 presso il Circolo Cittadino di Latina. La presentazione del volume “L’Italia e la Guerra Fredda – Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di Latina” di Emanuela Gasbarroni rappresenta il punto di partenza di un progetto ambizioso. Questo libro, frutto di una intensa ricerca storica, racconta le storie di circa centomila rifugiati che, dal 1957 fino al 1989, trovarono accoglienza presso il Campo profughi “Rossi Longhi” di Latina.

Storie di vita e accoglienza

Durante la presentazione saranno proiettate immagini inedite e verranno lette testimonianze toccanti che illustrano le esperienze vissute dai rifugiati. Queste storie di fuga e accoglienza rappresentano un capitolo fondamentale della storia recente italiana e offrono importanti spunti di riflessione sul concetto di identità e di integrazione.

Un percorso agile e ricco di eventi

Visite e incontri settimanali

Il progetto FAI Ponte non si limita alla presentazione del volume. Infatti, si articola in una serie di incontri e visite che si svolgeranno ogni sabato pomeriggio a partire dal 14 settembre. Questo approccio dinamico e continuativo permetterà ai partecipanti di immergersi completamente nella cultura e nelle storie di chi vive queste esperienze di migrazione.

Mostra fotografica ed esposizioni

In occasione dell’incontro di apertura, sarà possibile visitare anche una mostra fotografica curata dalla volontaria FAI Oxana Trufen, che porterà i visitatori a scoprire usi e costumi del suo paese d’origine. Tale esposizione avrà lo scopo di illustrare le ricchezze culturali delle diverse comunità, in un’ottica di valorizzazione delle tradizioni e delle diversità.

L’impegno del FAI per l’ambiente e la cultura

Valorizzazione delle comunità locali

Il Fondo Ambiente Italiano, con la sua iniziativa, dimostra un impegno non solo per la tutela dell’ambiente e dei Beni Culturali, ma anche per la valorizzazione delle comunità eterogenee che caratterizzano il territorio. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di attenzione e rispetto verso il patrimonio culturale, suggerendo che la conoscenza e la promozione della diversità siano essenziali per costruire un futuro condiviso e armonioso.

Il FAI, attraverso questo nuovo percorso, si pone come custode delle storie e delle tradizioni che arricchiscono il nostro patrimonio collettivo, dimostrando che la cultura è un bene da preservare e valorizzare.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sofia Greco

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