Il villaggio olimpico nell’area dell’ex scalo di porta romana a milano si prepara ad accogliere un maggior numero di atleti e, subito dopo i giochi, diventerà una residenza universitaria. La struttura sarà dotata di tutti i servizi già allestiti, con tempi di trasformazione di appena quattro mesi. Questo nuovo piano nasce dall’accordo fra fondazione milano cortina 2026, coima, regione lombardia e comune di milano, ed è pensato per ridurre i tempi e gli sprechi durante il passaggio da villaggio olimpico a studentato.
Ampliamento dei posti letto e nuovi arredi per il villaggio olimpico
Il villaggio olimpico, che originariamente prevedeva 1400 posti letto per gli atleti, avrà ora una capienza di 1700 posti. Questo è possibile grazie all’aggiunta di circa 300 posti, una decisione presa per raggiungere l’obiettivo di un’accoglienza più ampia nelle fasi successive. Le camere totali saranno 1200, divise tra singole e doppie. A differenza del progetto iniziale che prevedeva due diversi tipi di arredamenti, ora sarà usato un unico allestimento per tutte le stanze.
Servizi fissi al piano terra
La zona al piano terra, che occupa una superficie di 10.000 metri quadrati, ospiterà servizi fissi per gli atleti come palestra, coworking, ristorazione e strutture medico-sanitarie. Questi locali non solo garantiranno un’esperienza migliore durante le competizioni, ma rimarranno a disposizione del quartiere anche dopo la fine dei giochi. Questo elimina l’uso di strutture temporanee e fissa una dotazione funzionale stabile nel villaggio.
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Accordi tra fondazione milano cortina, coima e istituzioni per la consegna
L’accordo tra fondazione milano cortina 2026, coima, regione lombardia e comune di milano segna un passo avanti verso una gestione efficiente del villaggio olimpico. In particolare, la consegna dell’area, prevista per l’autunno, sarà anticipata a marzo 2026. Questo consentirà a coima di prendere in carico la struttura subito dopo la fine dell’evento.
Riduzione dei tempi di transizione
L’anticipazione riduce i tempi di transizione e consente di organizzare l’allestimento necessario al passaggio da villaggio olimpico a residenza per studenti in modo molto rapido. La presenza di servizi permanenti aiuta a limitare gli interventi e a velocizzare la riconversione. Nel complesso, si punta a garantire che il villaggio sia pronto per accogliere studenti già dall’anno accademico 2026/2027. Questo snellisce anche la logistica sul territorio e offre un’opportunità concreta a migliaia di giovani.
Tempi record per la trasformazione in residenza universitaria
Il progetto si distingue per la rapidità con cui il villaggio olimpico di milano passerà da struttura temporanea a campus universitario. Infatti, la trasformazione richiederà soltanto quattro mesi, una durata nettamente inferiore alla media storica di 15 mesi per analoghe conversioni registrate dal 1960.
Nel confronto internazionale, il tempo previsto si conferma tra i più brevi mai osservati. Quanto accaduto a seoul nel 1988 è uno dei pochi casi comparabili, con appena tre mesi di lavoro. Nel confronto, altre città come rio de janeiro hanno impiegato anni, e anche parigi 2024 si aspetta tempi molto più lunghi. In italia, roma 1960 e torino 2006 avevano tempi di consegna notevolmente più lunghi.
Progettazione e sostenibilità
Questa accelerazione è stata possibile grazie a una progettazione dettagliata, che ha previsto fin dall’inizio arredi e servizi fissi. Così si evita di dover smontare strutture temporanee e si riducono costi e impatto ambientale. Il villaggio olimpico milanese diventa un esempio per le future manifestazioni, mostrando come si possa garantire ospitalità alle competizioni olimpiche e al contempo preservare un’eredità utile per la comunità.