Al via oggi presso la Corte d’Appello di Catanzaro il processo di revisione a carico di Giovanni Camassa, l’agricoltore salentino condannato all’ergastolo per l’omicidio di Angela Petrachi, madre di due figli. Camassa, 57 anni, era stato dichiarato colpevole di aver ucciso e seviziato la donna, scomparsa nel 2002 e ritrovata senza vita successivamente. Il caso, che ha scosso profondamente la comunità locale, riaccende ora l’interesse grazie all’emergere di nuove evidenze.
La condanna di Giovanni Camassa e la riapertura del caso
Giovanni Camassa è stato condannato nel 2014 per omicidio aggravato, violenza sessuale e vilipendio di cadavere. Inizialmente assolto per non aver commesso il fatto, il suo destino è cambiato drasticamente quando le indagini hanno portato a un processo che ha rivelato dettagli inquietanti sull’omicidio di Angela Petrachi. Quest’ultima, scomparsa il 26 ottobre del 2002, fu trovata senza vita in un boschetto di Borgagne l’8 novembre dello stesso anno, in un caso che ha messo in luce la violenza che può essere inflitta a una donna. La revisione del processo è stata richiesta dai legali di Camassa, i quali intendono contestare l’efficacia delle prove che lo avevano condannato.
Nuove evidenze scientifiche e consulente della difesa
Oggi, il presidente della Corte, Giancarlo Bianchi, ha accolto la richiesta della difesa di ascoltare il professore Adriano Tagliabracci, esperto incaricato di verificare le nuove evidenze scientifiche. Tagliabracci ha utilizzato un software all’avanguardia per analizzare le tracce genetiche rilevate sulle calze di nylon di Angela Petrachi. L’analisi ha portato all’isolamento di una piccolissima traccia genetica che corrisponderebbe a un uomo con cui la vittima aveva avuto legami nel passato. Questo nuovo elemento potrebbe rimettere in discussione l’intero impianto accusatorio nei confronti di Camassa, evidenziando la possibilità di un collegamento con altre figure che erano state escluse dagli esami antecedenti.
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Richiesta di perizia da parte della parte civile
Il legale della parte civile, rappresentante dei due bambini di Angela, ha richiesto una perizia scientifica per valutare l’importanza delle nuove scoperte. Tale perizia è essenziale per determinare se le evidenze portate dalla consulenza di Tagliabracci possano effettivamente avere un peso probatorio significativo nel contesto del nuovo processo. La riapertura della discussione offre anche una scena di ulteriore confronto tra le parti, nella quale potrebbero emergere dettagli inediti sul caso.
Giovanni Camassa, attualmente in carcere a Lecce, ha assistito alla seduta di oggi in videoconferenza. La ripresa del caso non solo riaccende i riflettori su un omicidio che ha segnato la comunità di Melendugno, ma solleva anche interrogativi su come sarà valutato il significato delle nuove prove all’interno dell’intero procedimento giudiziario.